𝟐𝟎. "𝕐𝕠𝕦 𝕨𝕖𝕣𝕖 𝕞𝕪 𝕓𝕖𝕤𝕥 𝕗𝕣𝕚𝕖𝕟𝕕"

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𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐅𝐚𝐝𝐞𝐝 - 𝐀𝐥𝐚𝐧 𝐖𝐚𝐥𝐤𝐞𝐫

Guardando gli occhi del mio ex migliore amico comprendo di non averlo mai conosciuto davvero, perché il ragazzo che ho davanti ha il fisico del Nigel che conosco ma il cervello di qualcun altro. Sono stata ferita talmente tante volte che ormai sono abituata a sentirmi così male e non sento più il mio cuore infrangersi.

«È ora di sistemare i conti, Grace.» ripete, impassibile, mentre la cicatrice che ha al collo inizia a irradiare la sua figura. Ancora non riesco a comprendere come un padre abbia potuto trasformare suo padre in un mostro ma capisco che per lui non c'è più speranza dal modo in cui si comporta successivamente. Infatti, si avvicina a me con passo falcato tenendo in mano una chiave inglese di metallo pesante almeno quanto l'armatura di mio padre Thor.

Con uno scatto lancia la chiave inglese su Peter Parker e su Doctor Strange i quali non fanno in tempo a deviare l'impatto dato che Nigel ha giocato d'anticipo. Loki e Thor si preparano per combattere ma quando la rabbia di mio padre diventa quasi inarrestabile, Nigel riesce a rinchiuderli in una bolla di fuoco dove non possono sentirci né tanto meno parlarci.

«Bene, Grace, ora siamo solo noi due. Io ho dei poteri e delle abilità mentre tu non hai più nulla. Ti arrendi o vuoi che i tuoi amici assistano alla tua morte?» chiede, sprezzante e senza cuore.

Le lacrime che mi erano fermate sulle guance ritornano a scendere copiosamente lungo il mio viso e dai miei occhi. Indietreggio di qualche passo lasciando poi uno sguardo ai miei amici e alla mia famiglia i quali stanno fissando la scena, senza poter fare qualcosa.

Nigel aspetta la mia risposta con un ghigno superbo e altezzoso stampato in faccia. Silenziosamente, trovo la forza di guardarlo in faccia, lanciandogli uno sguardo deluso e ferito.

«Non so che cosa ti sia successo, Nigel, ma so che questo — indico il suo corpo — non sei tu. Non sei quel ragazzo che cantava canzoni insopportabili durante le lezioni di matematica solo per farmi passare il tempo più velocemente, non sei quel ragazzo solare sempre con un sorriso sulle labbra, non sei quel bambino che ho conosciuto all'asilo e che non sono riuscita mai a scrollare di dosso perché la sua presenza è stata fondamentale nella mia vita. Non sei quel ragazzo, neanche lontanamente.» faccio una pausa, toccandogli il petto con una mano. Il suo cuore batte lentamente, come se volesse smettere da un momento all'altro di fornire vita al corpo del mio ex migliore amico.

«Nigel, se sei ancora lì, sappi che ti volevo bene e che eri il mio migliore amico e che mi dispiace...» faccio per dire altro, quando Nigel mi colpisce allo stomaco e mi fa volare lontano di qualche metro dolorante e senza forze. I miei occhi si soffermano sugli alleati che mi sono fatta in questi pochi giorni passati con gli Avengers e scorgo nei loro occhi emozioni diverse: Doctor Strange è speranzoso e ferito al tempo stesso; Peter Parker è triste, rabbioso e impaurito; Thor è furibondo ma scorgo anche la tristezza mentre Loki invece è impassibile e speranzoso.

D'un tratto, mi vengono alla mente le parole che mi hanno rivolto nei pochi momenti passati con loro.

«Vali più di quello che pensi, Grace.»
«Un giorno capirai che cosa significa essere un eroe.»
«Sei il regalo più bello che la vita potesse farmi.»
«Capirai il tuo significato quando avrai più fiducia in te stessa, Edith.»

Chiudo gli occhi, mentre nella mia mente passano in un flash tutti i ricordi e le emozioni accumulati negli ultimi anni. Serro i pugni e lancio un grido liberatorio prima che possa sentire nuovamente la forza dei fulmini e del ghiaccio percorrere ogni centimetro del mio corpo. Sono tornati, i miei poteri sono tornati!

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐄𝐖 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐄𝐃 » 𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora