𝟐𝟒. 𝕄𝕪 𝕟𝕖𝕨 𝕖𝕧𝕖𝕣𝕪𝕥𝕙𝕚𝕟𝕘

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𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐖𝐚𝐥𝐤 𝐌𝐞 𝐇𝐨𝐦𝐞 - 𝐏𝐢𝐧𝐤

Sono passate due settimane da quando io e Peter ci siamo baciati e le cose sono tornate alla normalità.

Tony Stark, il Doctor Strange e Bruce Banner hanno trovato l'antidoto per la BD6 e sono completamente guarita, anche se questo ha avuto delle conseguenze sul corpo di Nigel. Infatti, io sono sopravvissuta mentre lui non ce l'ha fatta ed è morto mentre i tre uomini cercavano di salvare entrambi. Poi mi hanno spiegato che era inevitabile dato che eravamo come collegati.

Io e Peter stiamo insieme da due settimane anche se nessuno lo sa ancora.

Mio padre e mio zio Loki si sono trasferiti a casa mia e viviamo insieme da circa una settimana e mezza anche se i due asgardiani si devono ancora abituare alla vita qui su Midgard.

Doctor Strange è tornato alla sua solita vita solitaria, ma ogni giorno si prende del tempo per chiamarmi e per chiamare gli altri.

Tony Stark è tornato dalla sua famiglia, così come Clint Barton, anche se adesso ha preso le redini ed è il capo degli Avengers, anche se nessuno potrà sostituire il capitano Steve Rogers.

Fisso l'insegna della scuola, sospirando. È la prima volta dopo dieci anni che non vado a scuola senza Nigel al mio fianco e devo ammettere che un po' mi manca, anche se ha tentato di uccidermi tre volte. Per me è stato un amico e sotto quella schifosa droga sottoscritta dal padre, sapevo che aveva un cuore.

Scuoto la testa tornando alla realtà. Non vedo Peter da una settimana e oggi mi ha detto che mi farà conoscere i suoi amici. Mi sistemo lo zaino su una spalla ed entro a scuola accolta dal chiacchierio dei miei compagni di scuola, troppo impegnati a parlare di cretinate. Mi isolo dalla confusione e mi dirigo verso il mio armadietto. Cerco con lo sguardo il volto del mio ex migliore amico, non trovandolo. Abbasso lo sguardo mentre ripongo i libri nell'armadietto, immersa nei miei pensieri. Mi guardo nuovamente attorno notando in lontananza l'amichevole Spiderman di quartiere camminare verso di me, parlando con un ragazzo abbastanza rotondetto e una ragazza dai capelli ricci che sembra quasi annoiata.

Quando coglie il mio sguardo, arrossisce e mi rivolge un sorriso timido. Sorrido di conseguenza, chiudendo l'armadietto.

«Hey, ragazzi, vi volevo presentare una persona.» dice Peter, in tremendo imbarazzo, quando mi raggiunge.

«Lei è Grace, la mia ragazza. Grace, loro sono Ned e MJ.» ci presenta il giovane, grattandosi la nuca.

La ragazza mi regala un sorriso mentre Ned si avvicina, tendendomi una mano che stringo.

«Piacere di conoscerti, Grace. Ora capisco perché si comportava così stranamente, Peter.» dice Ned, ridacchiando.

«Oh sì, il nostro Pete aveva gli occhi a cuoricino!» ride MJ guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Peter che mi rivolge uno sguardo di scuse. Mi lascio sfuggire un sorriso divertito.

«Il piacere è tutto mio, ragazzi. Peter, abbiamo la lezione di matematica insieme, andiamo?» cambio argomento, facendo prendere un sospiro di sollievo al ragazzo al mio fianco.

«Certo, ci vediamo a pranzo, ragazzi!» li saluta Peter, prendendomi poi per mano timidamente e allentandosi da loro che ci salutano sventolando in aria una mano.

«Scusali, sono fatti così.» sussurra, con lo sguardo basso.

«Ma non preoccuparti, sono simpatici. E tu sei adorabile quando sei in imbarazzo.» gli dico vicino al suo orecchio, posandogli poi un bacio sulla guancia.
Peter stringe maggiormente la mia mano, prima di sedersi vicino a me.

«E tu sei bellissima anche vestita sportiva.» si complimenta, facendomi arrossire alle sue parole. Ci scambiamo un sorriso prima che il prof di matematica possa entrare in classe e dare inizio alla lezione.

⚡️❄️⚡️❄️

È quasi ora di pranzo e sto andando con Peter a lezione di scienze, quando realizzo che oggi c'è la verifica e io non ho studiato niente.
Mi fermo improvvisamente, rivolgendo poi uno sguardo al mio ragazzo.

«Hey, che succede?» mi chiede, notando la preoccupazione nel mio sguardo.

«Non ho studiato per la verifica di scienze.» ammetto, passandomi una mano sulla faccia.

Lui sgrana gli occhi, sconvolto e realizzo che anche lui è nella mia stessa situazione.
«Accidenti, la verifica!» quasi esclama, attirando l'attenzione di alcuni ragazzi che gli rivolgono un sguardo infastidito.

«Ho un'idea...» mormoro, stampandomi un sorriso malefico addosso.

«Quel sorriso non porta niente di buono, ma ti ascolto lo stesso.»

«Che ne dici se facciamo saltare il cortocircuito elettrico della scuola e ce la svigniamo?» propongo, sfregandomi le mani, pronta per attirare i fulmini da me.

Peter deglutisce rumorosamente, rivolgendomi uno sguardo incerto.
«E se qualcuno mi vedesse?»

«Pete, se faccio saltare la corrente della scuola sarà tutto buio e l'unico che può vederci al buio tra di noi sei tu. Nessuno ti vedrà! Allora, ci stai?»

Il ragazzo mi fissa per un secondo, per poi annuire.
«Ovvio che sì, non posso permettermi un'altra insufficienza!» afferma, mettendosi lo zaino sulle spalle.

Chiudo gli occhi e sento dei tuoni in lontananza, mentre i miei poteri incominciano a farsi più forti. Poi, tendo una mano verso un filo elettrico, attirando un fulmine che colpisce in pieno tutto il circuito elettrico. Si fa immediatamente buio, i ragazzi iniziano a urlare e a correre via, mentre l'allarme antincendio si propaga nell'aria.

Peter mi afferra per la vita e subito dopo non sento più la terra sotto i piedi, ma solo il profumo dolce del ragazzo che amo che mi porta via da scuola e inizia a spostarsi da un edificio e l'altro, prima di atterrare davanti a casa mia, dove mi lascia a terra.

«Wow, è stato troppo bello!» esulta il ragazzo, ancora elettrizzato da ciò che è appena successo. Con una mano, scaccio via i fulmini e i tuoni dal cielo e su New York ritorna il sereno.

«E tu sei straordinaria.» aggiunge, notando la luce del sole illuminare la città. Gli sorrido, avvicinandomi a lui.

«Ho preso da mio zio Loki, oltre ai poteri del ghiaccio, anche la sua incredibile furbizia.» alzo le spalle, mentre lui ridacchia.

«Senti, ho saputo che Nigel non ce l'ha fatta. So cosa significa perdere qualcuno che ami, quindi volevo dirti che io ti sono vicino e per qualsiasi cosa io ci sarò.» mormora, facendosi improvvisamente triste.

«Sei troppo dolce, Pete, grazie. Se devo essere sincera, sto bene, porterò nel cuore i bei momenti passati con lui quando era ancora lucido. È stato una parte importante della mia vita e nonostante tutto gli vorrò sempre bene.» mormoro, intristendomi ripensando a quel ragazzo strano quanto simpatico.

«Scusa...» si incupisce Peter ma io poso una mano sul suo petto, avvicinandomi maggiormente a lui. I suoi occhi incontrano quasi subito i miei e gli rivolgo un sorriso.

«Non devi scusarti, Pete. Tu sei il mio nuovo inizio, il mio nuovo tutto.» dico, per poi spezzare la distanza tra le nostre labbra, baciandolo.

Peter mi afferra per i fianchi e approfondisce il bacio. Quando ci stacchiamo, mi mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

«Non sai quanto ti amo.»

«Dimostramelo.»
E, detto questo, lo bacio di nuovo. Se ho ritrovato la felicità è grazie a lui e agli Avengers.

❄️⚡️HEYA❄️⚡️
E anche questa storia sta volgendo al termine, manca solo l'epilogo praticamente. Comunque, sto già scrivendo altre storie sugli Avengers che pubblicherò dopo aver concluso questa storia. Grace e Peter sono due tesori, non trovate?
Ho buone notizie: forse oggi pubblicherò l'epilogo e successivamente le due storie, ma è tutto da vedere.
Lasciate un commento per farmi sapere che ne pensate!
A presto,
— addictedtomichael (and to Tom Holland 💕)

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐄𝐖 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐄𝐃 » 𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora