Fedeva

Capitolo 10

Venerdì 14 febbraio h 8:00

Eva's pov

Oggi è San Valentino, è il vero problema non è questo, il vero problema è che oggi vedrò Fede.. e la cosa non mi va proprio, non sono più tranquilla, non riesco più a parlare con lui e non mi va di passarci del tempo insieme, non so se in questa mia fase c'entri Gio oppure no, ma non voglio prendere in giro nessuno. Dopo essermi messa dei semplici jeans ed un maglione nero, metto le scarpe ed esco. In pullman ascolto solo BLA BLA BLA dei Bolo mai, in loop. 

h 11:00

"Hei ragazze" dice Silvia sedendosi di fianco a Fede.

"Hei Sil, ascolta ma hai sentito che oggi Luchino ha trovato dei cioccolatini nel banco?" dice Sana prendendola in giro.

"Ma che dici? Io non gli ho lasciato nulla" risponde la bionda.

"Sarà stata n'altra, mica ce stiamo solo noi a scuola." dice Fede scherzando.

"Ma siete sceme? Ora lo vado a cercare" va via super infastidita.

"Ma dai che stronze, ma chi è che lascia i cioccolatini a Luchino?" dice Ele.

"Ma che cattivee, è così carino." dico.

"Se se, ma a proposito, Eva, con Fede?" chiede Sana.

"Lo lascio.." rispondo.

"Cosa? Te lasci il tuo ragazzo il giorno di San Valentino e le stronze semo noi?" dice Fede.

"Fede.." dice Ele.

"Scusate, lo sapete che non riesco a sta zitta." dice.

"Non fa nulla, ma non me la sento più." rispondo.

h 16:00

Messaggio da Fede: "Sono qui".

Scendo le scale di fretta, apro lo sportello e mi siedo in macchina. 

"Hei.." dice toccandomi la gamba.

"Dove andiamo?" continua.

"Uguale" dico.

"Ok" risponde.

Guida fino al mare, prende un telo dal cofano e lo stende nella sabbia.

"Che fai? siediti, o adesso ti fa schifo anche starmi vicino." dice.

"Ma che dici?" rispondo.

"Beh, non me baci, a mala pena me saluti, non mi rispondi, me mandi un messaggio due volte al giorno, cerch.." lo interrompo.

"Fede.. è finita" dico tutto d'un fiato.

"Cos.. scherzi?" mi guarda, dritta negli occhi.

"No.." abbasso lo sguardo.

"Guadarmi cazzo, è finita?" dice prendendomi il viso, ha gli occhi lucidi.

"Si.." rispondo, ho gli occhi lucidi.

"Perché mi stai facendo questo? Perché mi hai preso per il culo?" dice, piange, è incazzato.

"Non ti ho preso in giro, ero presa dalla foga, mi piaci, tanto, ma non sono ancora pronta.." rispondo, piango.

"Giovanni, tu lo ami ancora?" chiede con voce strozzata.

"No.." rispondo.

"Eva, non pensi di aver detto abbastanza cazzate?" dice, ora è arrabbiato.

"Senti non lo so, ok? l'ho visto con quella e mi è presa male, non so che cazzo fare nemmeno io." urlo, piango.

"Non me ne frega un cazzo, se non eri pronta non ce stavi con me." urla anche lui.

"Scusami ok? scusami se non sono perfetta, se non agisco nel modo giusto, mai, scusami se sono così fottutamente reale e dannatamente vera, non sono tutti controllati come te Federico." 

"Mi piace proprio quello di te, è questo il cazzo di problema."

Non parlo più, non so più cosa dire, sono seduta a fianco a lui, fisso il mare, mi scendono le lacrime, è zitto, non piange più, fa quella sua cosa con le mani, le sfrega, è nervoso, si alza, va in riva e si risiede, piange, lo vedo. Si alza, da un calcio ad un pietra e si accende una sigaretta, passeggia, avanti e indietro.

"Dove devi andare?" chiede.

"A casa." rispondo.

"Posso andare a piedi." continuo.

"Come vuoi.." risponde.

"Preferisco" dico.

"Ok.. io vado allora."

Mi alzo, mi avvicino, lo voglio abbracciare. Mi blocca, mi prende il viso e mi da un bacio, forte, fisso, quasi cattivo, mi asciuga le lacrime. 

"Sei stata l'errore più bello della mia vita, ne ho fatte di cazzate, ma quella di baciarti è stata l'unica giusta, ciao Eva." dice.

"Ciao.." rispondo.

Va via.. mi siedo, non ho più lacrime.. che cazzo sto facendo..