Capitolo 23

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Sabato 6 giugno h 8:00

Federico's pov.

Stasera c'è la festa di fine anno, mi sono alzato così presto di sabato per studiare con Chicco, eh si, Federico Canegallo che studia, alle 8, di sabato mattino, un miracolo di fine anno.
Metto i jeans neri e la maglietta bianca e prendo la macchina. In dieci minuti sono al baretto. Mentre aspetto Chicco scrivo ad Eva, anche se so che dorme.

"So che dormi, e preferirei di lunga essere li con te che al bar a studiare, buongiorno amore mio"

A volte non mi riconosco più, sto sotto a un treno per questa roscia qui. Chicco arriva, ordiniamo la colazione e poi studiamo, matematica, Italiano e lo aiuto un po' in Inglese, lo parlo benissimo, da quando sono piccolo, per merito di mi madre, è l'unica materia in cui vado benissimo, s enon me metto a studià col cazzo che passo la maturità. Sono quasi le due del pomeriggio, ho mangiato un panino ed ora passo un  po' da Edo per aiutarlo con le decorazioni per stasera, nel frattempo prendo il telefono e leggo la risposta di Eva.

"Come sei dolce, buongiorno amore, a che ora dobbiamo essere da Edo stasera?" 

"Te sei alzata alle 2, te stai fuori, alle 7 e mezza passo a prenderti, ti amo"

h 19:00

Eva's pov.

Sono le sette e sono pronta, ho messo un vestito bianco ed i miei soliti anfibi. Un rossetto rosso, mascara e sono pronta, scendo giù correndo, e salgo in macchina.

"Ciao amo" dico a Fede dandogli un bacio.

"Ma come siamo belle" dice toccandomi una coscia.

"Anche tu non sei niente male." dico ridendo.

"Te sei dimenticata che so Federico Canegallo, il più bello del mondo??" dice ridendo.

"Non sarai il più bello del mondo ma io ti amo" dico.

"Anche io amore mio, anche io, ora basta perché altrimenti quella gonna finisce nel tappetino della mia macchina, il mio migliore amico non me parla più perché canno la sua festa e le tue amiche te fanno la testa ad acqua, non se po fa" dice e ride.

"Fai tutto tu, come sempre." dico.

Dopo 10 minuti siamo a casa di Edo, scendiamo dalla macchina, Fede mi da un bacio, poi un altro, e mi ritrovo nel cofano della macchina.

"Fede, non fa" dico.

"Lo so, uff, andiamo, altrimenti chi lo sente Incanti." dice.

Mi prende la mano e andiamo verso il cancello, il sole è ancora alto, tutti ridono e hanno delle collane al collo, entriamo.

"Canegà ce sta la consolle vuota" urla Martucci.

"Arrivo fra." urla Fede.

"Non te mollo tutta la sera, lo sai ve?" dice guardandomi.

"Lo so, vai" gli dico dopo avergli dato un bacio.

"Ma come siamo fregne oggi" è Nico.

"Ciao Nico, come stai?" dico abbracciandolo.

"Tutto bene, stanco per via degli esami, ma va bene." dice.

"A stronza" sento urlarmi alle spalle. Lo so, è lui, il mio migliore amico.

"Ciao Martiii" urlo saltandogli addosso, il mio fantastico migliore amico.

"Mi sei mancata queste due settimane." dice lui stringendomi a sè.

"Anche tu, un sacco" dico.

"Ehiii sei arrivata finalmente" dice Ele alle mie spalle.

"Sii, Fede aveva da fare ed abbiamo fatto un po' di ritardo." dico.

"Sese, non te crediamo Eva" dice Filo.

"Scemo, dai datemi da bere." dico, e con i miei due migliori amici al mio fianco vado verso il bar.

La festa procede bene, Filo mi ha presentato il suo ragazzo, Dario, sembra molto preso, ma mi stupisce vedere Filo avere premura di un essere umano che non sia se stesso o al massimo Ele, Luchino e Silvia stanno appiccicati, lei ride e lui parla, la loro storia va così, Ele ed Edo sono distanti, ma si guardano, come sempre, se in questo momento arrivasse qualcuno che non ci conosce capirebbe che quei due si amano alla follia. Fede invece è tornata con Mauro, anche se penso che Chicco ci stia un po' male, ma oggi si diverte con Rocco e Nathan. Gio sta con Sofia, dopo qualche mese ho smesso di chiamarla "quella" e me sta pure un po' simpatica, ho detto un po' non ce allarghiamo, Marti e Nico stanno bene, Marti dice che questa settimana è andata stra bene ma purtroppo non è sempre così, ma il loro amore è più forte anche della malattia mentale, poi c'è un enorme punto interrogativo, Eli e Sana si sentono e si vedono, durante le serate spariscono insieme e dicono un sacco di balle, ma nessuno dei due ha mai raccontato nulla, magari sono solo amici, magari di più, nessuno lo sa e nessuno indaga più, quando saranno pronti ne parleranno.

"Ehi che pensi qui tutta sola?" dice dandomi un bacio.

"A tutti, a noi, ad Ele ed Edo, Fede, Chicco" dico.

"Sisi ho capito, che palla" dice sbuffando.

"Stronzo" dico.

"Siamo maturati tutti, siamo tutti amici e nessuno si picchia più" continuo..

"Picchiamo gli altri." dice e ride.

"Non fa ridere Federico." dico arrabbiata.

"Eddaje un po' si" dice e ride.

"Balliamo?" chiede.

"Si, non vuoi mai" dico.

"Sono cambiate tante cose" dice.

"Quali cose?" chiedo.

"Tipo allora, fumo meno sigarette" dice con faccia poco convinta.

"Mh" dico.

"Okok forse quello no, però ho smesso di menare Gio, ho smesso de fa lo stronzo co tutte, ho smesso di tradire" dice.

"Insomma un angelo in confronto" dico ridendo.

"Diciamo" dice e ride.

Ridiamo, balliamo e le nostre labbra sono ad un millimetro di distanza, poi si toccano e penso che vorrei che fosse così, non per sempre, per tanto tempo però.

"Ti voglio per tanto" dico.

"Cosa?" dice.

"Non voglio dire che è per sempre, perchè magari non lo è, però ti voglio per tanto" dico.

"Sei così tu, dannatamente complicata" dice.

"Lo so" rispondo.

"Ti amo per questo, soprattutto per questo, e per il tuo culo" dice.

"Ed io ti amo proprio per quello" dico riferendomi alle sue battute.

Fedeva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora