Capitolo 13

1.7K 33 10
                                    

Lunedì 9 marzo h 8:00

Non parlo con Fede, quelle parole mi hanno straziata, mi ama? Federico Canegallo è davvero capace di amare qualcuno? Il mio pensiero fisso è comunque lui, e sto impazzendo, lo devo vedere. Mi preparo per andare a scuola, leggins neri, camicia bianca di papà e anfibi, corro a prendere il pullman.

h 11:00

Esco fuori in cortile e raggiungo le ragazze.

"Ciao raga, avete visto Fede?"  chiedo.

"No Eva, non credo sia venuto oggi." dice Fede.

"Chiedo ad Edo, poi ve spiego giuro" dico e mi allontano.

"Edoo, Edoo" grido.

"Oh dimme, non fa la pazza" dice.

"Dov'è Fede?" chiedo.

"A casa, sta na'merda" dice.

"Perché?" chiedo.

"Eva ma che sei scema? Ti ha detto che te ama e te te ne se annata, te rendi conto?" dice, è incazzato con me.

"Lo so, per quello lo sto cercando." dico.

"E vai allora, rimedia, perché te o' dico io, ce tiene e troppo, e Federico non è uno che ce tiene."

Corro, prendo un pullman e vado verso casa sua, la musica nelle cuffie e le lacrime che scendono, arrivo alla fermata, scendo, cammino per 5 minuti circa, arrivo a casa sua. Suono, nulla, suono, nulla. Lo chiamo, nulla. Porca merda.

"Sono io, sto qui, scendi, te prego" gli mando un audio.

"Eva vattene, hai fatto abbastanza." risponde.

"Ti prego" scrivo.

Non risponde, dopo qualche minuto si apre il portone, è lui, ha gli occhi gonfi, è in pigiama e ha i capelli disordinati.

"Che cazzo vuoi ancora?" grida.

Lo guardo, sorrido.

"Ma che cazzo te ridi.." dice.

"Ti amo, ti amo anche io" grido, corro e lo abbraccio.

Mi solleva di peso, mi bacia e mi stringe, i pianeti sono tornati nei loro assi, lo sento.

"Sei pazza." dice.

"Scusa, sono stata una stupida, lo sento." dico.

"Cosa?" chiede.

"Quello che c'è tra noi." rispondo.

Sorride, mi guarda, non ci credo, non ci crede, mi bacia.

"Non scappo più" dico.

"Non te faccio andà da nessuna parte." risponde.

Passa qualche ora, siamo a casa sua, nel setto, ancora vestiti stranamente, stiamo parlando, come mai prima d'ora, mangiamo e ridiamo.

"Ma lo sai che Chicco se sta a sentì co Federicona?" dice ridendo.

"Non chiamarla così stronzo, pessima, non me ha detto nulla" dico.

"Se so pure visti, me fa schiattà sta cosa" dice e continua a ridere.

"Domani me faccio raccontà tutto." dico.

"Smettila di ridere così." dice.

"Perché?" chiedo.

"Perché io non gliea faccio più" mi bacia.

"Fede no, non ora" dico.

"Perché?" chiede.

"Ce sta tu mamma de la, so entrata dalla finestra, ce manca solo che entra e ce trova nudi." rispondo.

"C'hai ragione me sa, me cambio e andiamo a pranzo?" dice.

"Non posso, devo studià e cercà na scusa per l'uscita anticipata" dico.

"Ce l'ho"

"Che cosa?" chiedo.

"La scusa" risponde.

"Sentiamo." dico.

"Federico è un fregno pazzesco e non riuscivo più a stare senza di lui" ride.

"Guarda che pure la Rovelli te giustifica co na cosa del genere" continua.

"Ma sei proprio scemo eh" lo bacio.

Sono tornata a vivere, respirare e sorridere, e chi avrebbe mai pensato che Federico Canegallo, il migliore amico di Edoardo Incanti sarebbe diventato così tanto per me, dovrei ringraziare Sana.

FLASHBACK

Siamo fuori da scuola che parliamo.

"Oddio ce sta Edoardo, Eva dammi una sigaretta" dice Silvia.

"Non fumo, ma chi è?" chiedo.

"È lui non guardate." continua la bionda.

Un gruppo di cinque ragazzi si ferma davanti al cancello della scuola, e so solo che quello con i ricci è Edoardo, la più grande fissazione di Silvia, ci passano davanti e tutta la scuola gli guarda.

"Ciao" dice uno dei cinque.

Non rispondo, non lo conosco nemmeno.

"Ma conosci Federico?" chiede Sana.

"No." rispondo.

"Eva ma ti ha appena salutato." dice Silvia.

"Si ho capito ma non so chi sia." rispondo. 

"Ma come no? è tipo il migliore amico di Edoardo." dice Sana.

"Boh no, non lo sapevo." rispondo.

"Ma lo segui su instagram?" chiede ancora Sana.

"Perché dovrei?" rispondo.

"Fa parte del piano eh" dice Sana.

"Sana, sono fidanzata ok? no" rispondo.

"Vabbè ma non ci devi fare mica niente, devi solo diventarci amica, così ci invita alle feste di quelli di villa e finalmente Silvia conosce Edoardo." continua la mia amica.

"Esatto" dice la bionda con un sorrisino.

"E chi sono quelli di Villa scusate?" chiedo.

"Il gruppo di Edoardoo" continua Silvia.

"Ahh e sti cazzi?" dico.

Sana mi prende il telefono.

"Ehm Sana, che cosa stai facendo?" chiedo.

"Sto mettendo like a tutte le foto." dice con tranquillità lei.

"Ma sei pazza? Bastaa" dico riprendendomi il telefono.

"Allora, appena ti scrive, tu gli rispondi e devi sempre mettere tanti puntini di sospensione" dice.

"Perchè dovrebbe scrivermi?" chiedo.

"Tu non preoccuparti, l'importante è che metti i puntini." risponde e va via.

FINE FLASHBACK

Quel giorno ero un po' incazzata, ma effettivamente lui mi aveva scritto, ed ora non vorrei nulla di diverso da questo.

Fedeva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora