Inside Us

Chapter 1

Fece scorrere i polpastrelli sulla carta ruvida della busta ancora chiusa, riconobbe immediatamente il sigillo in cera lacca rossa e la calligrafia elegante, quante ne aveva ricevute uguali da giovane...
Per qualche momento si abbandonò ai ricordi di quei tempi passati a partire dal giorno stesso in cui ricevette la propria lettera, scoprendo che quelle cose strane che accadevano in torno a lei ogni volta che provava emozioni forti, altro non erano che la manifestazione della sua natura. Un mondo nuovo e sconosciuto, ma incredibilmente affascinante di cui lei faceva parte senza esserne consapevole, naturalmente fin da subito ne era rimasta ammaliata, la sua sete di conoscenza l'aveva portata a tanti guai insieme ai suoi amici e tirati fuori da altrettanti.
Già... Con Harry e Ron aveva salvato il mondo magico, ma non erano riusciti a prevenire la guerra e quel terribile massacro aveva segnato tutti.
Venne scossa dai brividi causati da quel ricordo, come ogni volta in cui ci pensava. Chiuse gli occhi cercando di allontanare quelle terribili immagini dalla sua mente, come faceva sempre. C'erano stati giorni in cui i suoi figli la trovavano a fissare il vuoto persa negli orrori del passato e cercavano in tutti i modi di risvegliarla, in altri momenti si trovava a piangere senza apparente motivo e notti intere tormentate da incubi. Nonostante ciò era riuscita ad andare avanti con la sua vita, si era sposata con Ron (Per ben due volte a dire la verità), avevano avuto due bellissimi bambini insieme, aveva trovato un lavoro di prestigio al ministero. Poi... Beh, poi erano cominciati i problemi: Il lavoro stava diventando ingestibile e di conseguenza non aveva più tempo per la famiglia; Si era messa nei guai e si era esposta davvero molto per proteggere suo nipote Albus e il figlio di Malfoy solo pochi anni prima, a causa di quella bravata aveva dovuto praticamente riscuotere tutti i favori che le dovevano per non fare espellere i ragazzi dalla scuola mettendo dunque a rischio il suo posto.
Ora si trovava davanti a quella lettera senza dubbio proveniente da Hogwarts con milioni di dubbi in testa, se i ragazzi ormai avevano finito la scuola cosa poteva volere la preside da lei?
Nonostante un iniziale esitazione aprì la busta estraendo la lettera scritta in corsivo elegante.

Gentilissima signora Granger,

Sono venuta a conoscenza della sua delicata posizione al ministero e con la presente, la invito a presentarsi di persona alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, al fine di discutere faccia a faccia di un eventuale possibilità di assunzione.
L'appuntamento è fissato per il giorno odierno alle 18, mi scuso per il poco preavviso ma come ben saprà le lezioni inizieranno a breve.
Sarò lieta di darle maggiori informazioni durante il nostro incontro.
Colgo l'occasione per porgerle i miei più sinceri saluti nella speranza di vederla presto.

La preside
Minerva McGranitt

Rilesse la lettera un altro paio di volte indecisa sul da farsi, sicuramente una cattedra ad Hogwarts le sarebbe piaciuta molto, ma a livello logistico ed economico non le sarebbe convenuto più di tanto. In fondo al ministero però non aveva più nulla, il mese successivo sarebbe stata declassata e sostituita da quella Rowina... Solo il nome la disgustava.
Lei era la classica arrampicatrice sociale, che sfrutta il suo magnifico (Perché si, per quanto le costasse ammetterlo era davvero in forma perfetta) corpo e quel poco di intelligenza (Se così si potevano chiamare le sue infide tattiche) per ottenere ciò che vuole ed avere tutti ai suoi piedi. Le bastava scuotere la folta chioma bionda ridendo e tutti gli uomini erano pronti a lucidarle perfino le scarpe con la lingua, pur di avere anche solo uno sguardo da lei.
Appallottolò la lettera e la gettò nel camino acceso osservando le fiamme che cambiavano colore a contatto con la carta.
Diamine! Sì, lei sarebbe andata a quel colloquio e avrebbe anche ottenuto quel posto ad ogni costo, non avrebbe potuto tollerare quella bionda ossigenata in veste di capo nemmeno sotto Imperio.