Le vacanze di Natale erano arrivate prima di quanto mi aspettassi.
"Gilbert che ne pensi di questo qua?" Matthew mi svegliò dai miei pensieri indicando un piccolo abete vicino a lui. Guardai per un attimo l'arbusto, poi spostai lo sguardo altrove. "E tu che ne pensi di questo?" ammiccai accarezzando la folta chioma di un altro abete più verde. Matthew sorrise e si avvicinò a me, passandomi l'accetta. "A te l'onore." Con un cenno fiero presi l'utensile e cominciai a tagliare il piccolo tronco. Dopo pochi colpi l'albero si piegò leggermente, per poi cadere pesante sul suolo innevato alla mia destra.
Caricammo poi l'abete sulla carrozza e partimmo per Greengables. Durante il viaggio di ritorno, se pur breve, riuscii a godermi la tranquillità della serata accompagnata dalla caduta di continui e leggeri fiocchi di neve.
Per portare l'albero all'interno ci facemmo dare una mano da Jerry e il trasporto fu più facile del previsto. "Che meraviglia!" Marilla ci aprì la porta con un sorriso raggiante e ci fece spazio per entrare. "Aspetta a vederlo decorato!" le risposi sorridendo.
Portammo l'albero in salone e lo posizionammo in un angolo libero. Il vaso era già lì, quindi ci bastò solo metterlo al suo interno.
L'immagine finale era una meraviglia. Non avevo mai visto un albero così bello, non vedevo l'ora di vederlo finito e decorato.
Passammo il resto della serata a preparare le decorazioni natalizie, perlopiù se ne occupò Marilla, ma per lo meno provai a dare una mano.
Sentimmo poi bussare alla porta. "Vado io." Avvertii Marilla e mi indirizzai all'ingresso nell'altra stanza. Aprii la porta e davanti mi ritrovai tre delle mie compagne di classe. Anna, Diana e Ruby. "Buonasera ragazze." le salutai con un cenno e aspettai con un sorriso da ebete sul volto. Mi guardarono per un po' perplesse, come se stessero aspettando qualcosa. "Oh giusto che maleducato, non vi ho offerto di entrare. Prego, accomodatevi nella mia umile dimora." Alzarono gli occhi al cielo e varcarono la soglia di casa. "Come mai da queste parti?" gli chiesi guardando il cesto nelle mani di Ruby. "Comunque ce ne andiamo subito, siamo venute solo per darvi questi biscotti, abbiamo pensato di regalarli a tutti i nostri compagni." Diana aprì il cestino nelle mani dell'amica e ne prese un piccolo vasetto riempito di biscotti alla frolla, che poi mi consegnò. "Spero ti piacciano, questi li ho fatti io." Ruby arrossì guardandomi negli occhi e io le feci un occhiolino. "Allora grazie... vi posso offrire qualcosa?" "Sì, certo" dopo quella risposta, la ragazza venne fulminata con lo sguardo da Anna che si avvicinò alla porta. "No. Ruby si è confusa, scusa. Stiamo andando proprio di fretta." La rossa prese per il braccio le ragazze e aprì la porta. "Ciao Gilbert, buon Natale... in caso non vi vedessimo prima." Non ebbi il tempo di rispondere che vidi la porta chiudersi. Sorrisi ripensando alla scena appena vista e tornai da Marilla.
"Chi era?" "Erano delle mie compagne, ci hanno regalato dei biscotti." Le feci vedere il barattolo felice. Marilla si alzò dopo aver messo l'ultima decorazione sull'albero e si avvicinò a me. "Che gentili, li vado a mettere in cucina." Mi prese dalle mani il regalo e uscì dall'accogliente stanza.
Decisi di andarmi ad accomodare sul piccolo divano che c'era e appena mi sedetti sospirai guardando l'abete decorato. Avevamo fatto davvero un ottimo lavoro, sentivo che questo sarebbe stato un bellissimo Natale.
Guardai fuori dalla finestra e notando che aveva smesso di nevicare decisi di fare una passeggiata. Il sole ormai era calato, ma la luna riusciva a illuminare bene tutte le strade. Presi il solito sentiero per il bosco, ma stavolta decisi di provare un strada che non avevo mai preso. Voltai a sinistra prima del ruscello e mi ritrovai in una piccola vallata innevata. Gli alberi erano più radi lì, e questo lo rendeva diverso da quello a cui mi ero abituato. Camminai per diverso tempo, lasciando impronte sparpagliate qua e là, finché una strana costruzione non attirò la mia attenzione. Era come una piccola casetta di legno, alla prima impressione sembrava abbandonata, ma evidentemente mi sbagliavo, dato che dal tetto usciva una piccola scia di fumo. Come se qualcuno avesse accesso un fuoco per riscaldarsi. Mi avvicinai incuriosito e decisi di bussare alla piccola porticina. Una voce familiare rispose quasi subito. "Vieni Diana, non serve bussare." Sorrisi a quelle parole e aprii la porta. "Posso entrare comunque, anche se non sono Diana?" Anna stupita rimase in silenzio. "Fa freddo qua fuori." Indicai la neve alle mie spalle e Anna sospirò. "Puoi entrare." Mi accomodai e rimasi a guardare un quaderno vicino ai piedi della ragazza. "Che scrivi?" "Di certo non cose che ti riguardano." "Bene, quindi non posso leggere, immagino." "No di certo." Sorrisi alla sua risposta e rimasi a guardare intorno. "È carino questo posto, l'hai costruito tu?" "Sì." "Complimenti, sei stata davvero brava." Le sorrisi, ma lei continuò a non guardarmi. Non capivo perché si comportasse così, io cercavo solo di essere gentile. "Se non mi devi parlare allora me ne vado, scusa se ti creo così tanti problemi." Senza rendermene conto avevo alzato la voce e avevo aperto la porta. Dopo essere uscito ripercorsi i miei passi arrabbiato. "No, Gilbert aspetta!" la voce di Anna mi fece fermare. Mi girai e mi trovai davanti degli occhi tristi che non riuscivano a guardare nella mia direzione. "Scusa. Non volevo." Pronunciando quelle parole si portò dietro le orecchie le trecce arancioni.
STAI LEGGENDO
Your lovely freckles||SHIRBERT
Romansa*AU* E se fosse stato Gilbert Blythe ad essere adottato dalla famiglia Cuthbert? (SI PUO' LEGGERE ANCHE SE NON SI CONOSCE IL FANDOM, NO SPOILER S3) FF COMPLETA IN REVISIONE