Fastidio

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Il suo modo di fare mi innervosiva.

Pensavo che avrei avuto il problema opposto: non sapere come sfuggirgli. Ero convinta non avrebbe perso occasione di saltarmi addosso. Invece, mi ignorò totalmente. 

Ho sempre detestato essere invisibile. Però, riconosco che il turbinio di emozioni che albergavano dentro di me in quel momento erano svariate.

Il mio nervosismo non passò inosservato alla mia amica Karina. 

«Si può sapere cosa ti è successo? Cos'hai? Perché quell'aura scura?», mi chiese in modo diretto e schietto.

In un primo momento divagai. Poi, a seguito di una martellante insistenza di Karina, decisi di raccontarle i miei turbamenti.

Dopo aver ascoltato con attenzione, il consiglio della mia amica fu quello di prendermi ciò che volevo. E secondo lei, io desideravo Alan. Quindi, dovevo farlo mio.

Determinata e spinta emotivamente da l'incitamento di Karina, tornai a casa sicura di mettere un punto a questa storia.

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