Confronto

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Alan, ignaro del mio piano, si trovava in cucina. 

Entrata nella stanza da pranzo pronta per il pasto, lo chiamai. Appena entrò nella camera, lo guardai dritto negli occhi e utilizzai l'assogetazione. Lo fissai intensamente e gli impartii il comando: «Dimmi cosa pensi e provi!».

Lui accennò un sorriso e rispose: «La cena si sta raffreddando».

Il mio sgomento fu totale: l'assogetazione non funzionò.

Mi sedetti a tavola e, mentre mangiavo, mi domandavo come fosse possibile. Tutti gli umani sono influenzabili e tramite l'assogetazione perdono la volontà di opporsi. Come era possibile che Alan fosse immune? Era possibile? Il dubbio che lui non fosse un semplice essere umano iniziò a farsi largo nella mia mente.

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