Capitolo 2

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Stavo tornando a casa, ero sovrappensiero per quello che era appena successo, il ragazzo di cui adesso conoscevo il cognome mi era passato accanto indifferente, ma io li avevo visti i suoi occhi catapultarsi nei miei per un secondo, o almeno, così mi sembrava.

Percorsi il tragitto che mi separava da casa di mia zia, per fortuna la strada era semplice, l'avevo imparata la sera prima, quando ero uscita per fare un giro del quartiere e riflettere sulla mia stramba famiglia.
Senza accorgermene mi trovai davanti al cancello d'entrata e esaminai la villetta di mia zia, forse un giorno sarei riuscita a chiamarla "casa".

Entrai e sentii subito un profumo delizioso invadermi le narici, mi scappò un sorriso, voleva aiutarmi, farmi sentire accolta.
Posai lo zaino e andai in cucina, mia zia era lì, intenta a cucinare qualcosa.
<Jenny! Ciao>, non mi ero ancora abituata alla sua esuberanza, in fondo eravamo semplici estranee, parenti si, ma estranee.
<Ciao zia>, mormorai facendole un debole sorriso e mi sedetti a tavola, vidi in lei un velo di turbamento oscurarle il viso, ma io non ce la facevo proprio a fare finta di niente, che tutto fosse normale, la mia presenza lì, i miei genitori assenti.

<Com'è andata oggi?>
<Bene...ho firmato gli ultimi documenti in segreteria, ho conosciuto il preside, ho scelto il corso facoltativo e...> "ho incrociato gli occhi più strani e meravigliosi che io abbia mai visto"
<E?>
<Come? No niente, sono poi tornata a casa ed eccomi qui>
<Oh bene! Che corso hai scelto tra quelli facoltativi?
<Canto> sorrisi, l'unica mia via di fuga dai pensieri che mi tormentavano le giornate
<Che meraviglia! Non sapevo che tu cantassi Jenny!>
<A volte...grazie per il pranzo, salgo su, devo fare dei compiti>

Rimasi a fissare il muro per troppo tempo, mi capitava spesso, mi perdevo con la mente in mondi miei, mondi dove i miei genitori erano lì con me, a sostenermi ed incoraggiarmi in ogni mio piccolo traguardo o sconfitta che fosse.
Presi il cellulare per vedere se fosse arrivata qualche chiamata o messaggio da loro ma lo schermo senza notifiche mi riportò alla dura realtá.

Era ormai ora di cena, scesi di sotto e trovai mia zia alla finestra, con sguardo cupo.
<Zia Lucy tutto bene?>
<Sai...stavo pensando a quello che potremmo essere noi due, io lo so Jenny che i tuoi genitori ti mancano, è normale e io non ho nessuna intenzione di prendere il loro posto, però...vorrei che tra noi si instaurasse un bel rapporto ecco>

La fissai ... <Perchè non sei mai venuta a trovarmi?...Perchè?>
Le sue palpebre tremarono impercettibilmente <Non...non trovo le parole in questo momento per spiegartelo>
Capii che dovevo lasciare perdere la questione.
<Zia, io ci proverò, te lo giuro ci proverò a farti entrare nella mia vita...ma...cerca di fare lo stesso con me altrimenti tutto questo non potrà mai funzionare>
Ricevetti in risposta un debole sorriso.

Quella notte faticai a prendere sonno.

SPAZIO PICNIC ⭐️

Come vi è sembrato il capitolo?
Oggi abbiamo conosciuto la zia di Jenny, un personaggio che sarà fondamentale nella sua vita.
Riusciranno a creare un rapporto sincero?
Fatemi sapere nei commenti!

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