Capitolo 8

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Tornai in cucina con il cuore congelato da tanta freddezza.
<Jenny, tesoro, stai bene?
<Si grazie..., sono solo un po' stanca, ho avuto una giornata un po' dura>
La serata riprese a scorrere normalmente fino a quando Carmen ci disse che era giunto il momento di rientrare a casa.

Accompagnammo lei e Maicol alla porta, mia zia salutò calorosamente la sua amica mentre io andai a prendere le giacche, <Grazie cara, sei proprio una brava ragazza>
Sorrisi timidamente e passai il cappotto anche a Maicol.

Le nostre dita si toccarono inavvertitamente e lui si allontanò, come scottato dal contatto.
Lo guardai negli occhi per cercare al loro interno una spiegazione ma non ne trovai alcuna.
Li salutammo un'ultima volta e ritornammo in casa.
<Allora? Com'è andata la serata, ti sei divertita?>
<Si...certo zia, scusami salgo in camera adesso, domani mi devo svegliare presto>
<Certo Jenny, oh! Dimenticavo, quando prima ti sei sentita male non sono venuta io perchè Maicol si è fiondato subito da te e ci ha rassicurate appena è tornato ma ero anche io molto preoccupata, non prenderlo come un disinteresse da parte mia>

Mia zia continò a parlare ma io non sentii più niente.
Era venuto volontariamente da me?
Perchè me lo aveva nascosto con quel suo modo scorbutico?

<Jenny! Jenny mi hai sentito? Sei sicura di stare bene?
<S-si zia, sto bene, veramente. Buonanotte> le sorrisi incoraggiante e mi allontanai continuando a sentire il suo sguardo preoccupato addosso.
Salii in camera e mi struccai con un po' troppa forza, misi il pigiama e andai alla finestra, mi persi in quella notte stellata che assomigliava così tanto ai suoi occhi chiedendomi perchè sentivo le persone così tanto lontano da me.

~*~

Tornammo a casa e solo quando arrivammo davanti al cancello mi resi conto di quanto io e Jenny abitassimo vicini, ci divideva un quartiere.
Tutto ciò non aveva importanza mi dissi, perchè avrebbe dovuto interessarmi?
Dopo la morte dei miei genitori mi ero ripromesso di non volere più provare affetto per nessuna persona, escluse mia nonna e mia sorella.

Non avrei potuto sopportare di affezionarmi ad una persona con il rischio di perderla un giorno, no, non poteva succedere, dovevo levarmi dalla testa quella ragazza.

Era bella vero stasera? Indossava quel vestito che avevi visto tu per primo...

Mia nonna mi riportò alla realtà, <C'è qualcosa che non va? Non hai più detto una parola>
<Sto bene nonna> risposi un po' troppo brusco, ma non fu questo a fermarla, mi prese dolcemente la mano e sussurrò quello che non volevo sentirmi chiedere.
<È per quella ragazza vero? Maicol ti ho cresciuto quasi tutta la vita io, ho notato come la guardi, non mentirmi.>
<No!> esclamai <Non è per lei, ma ti pare? Mi hai mai visto così per una ragazza?
<Appunto...> fu il suo sussurro che mi lacerò il cuore, lasciai andare bruscamente la sua mano ed entrai in casa.

Non ero quel tipo di ragazzo, no, non perdevo la testa per una ragazza, non ne avevo il tempo, non avevo la testa per tutto quello.
Il mio cuore si era congelato tempo fa, ripetei nella mia testa.

Non batterà mai più per nessuno

SPAZIO PICNIC ⭐️

Maicol non ha avuto un'infanzia semplice, riuscirà a mantenere la promessa che si è fatto?
È giusto che si precluda la felicità di provare di nuovo delle emozioni?

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