Capitolo 4

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Mangiammo in un fast food vicino a scuola, ridemmo molto, Carol mi raccontò aneddoti divertenti successi in aula, notai che non nominò mai la sua famiglia, non una parola, ma oltrepassai l'argomento.
Finito pranzo mi ritrovai sballottata al centro commerciale della zona, ero quasi senza fiato, l'energia di questa ragazza era spaventosa.

Entrammo in un negozio, <Questo è il mio posto preferito, hanno un sacco di cose graziose>
Vagai con lo sguardo tra le relle piene di vestiti carinissimi, mi riempii gli occhi di colore, avessi potuto sarei vissuta per sempre in un posto così, in un mondo arcobaleno, pieno di colori a riempire i lati oscuri del mio cuore.
<È bellissimo!>
<Oh puoi dirlo forte, vieni, cerca qualcosa e provatelo, non possiamo uscire di qui senza aver comprato niente>

Mi ritrovai d'accordissimo con lei e iniziai a scorrere fra gli scaffali per trovare qualcosa che mi colpisse.
I miei occhi si posarono su di un vestito verde acqua, corpetto senza spalline e gonna leggera.
<Oddio ma è bellissimo, provalo subito!>
Mi spinse nel camerino, tirai la tenda e mi raccomandai con lei di rimanere lì.
<Ma certo!> squittì.

Indossai il vestito e...rimasi senza parole, mi calzava a pennello. Fu un colpo di fulmine, non mi ero mai sentita così bene con un vestito addosso.
Non immaginavo che pochi secondi dopo sarebbe successo l'inaspettato.
Tirai la tenda esclamando elettrizzata <Carol come mi sta?!>
Nello stesso momento, l'unica persona a cui non pensavo in quel momento, piombò nel corridoio  dei camerini <Astrid sei qui?> esclamò il ragazzo davanti a me prima di fermarsi di botto.

I suoi occhi si incastrarono mei miei, Maicol mi fissò, lo sguardo cauto scese sul vestito e lentamente ritornò su incatenandomi di nuovo a lui.
Le mie guance presero colore e iniziai a balbettare frasi sconnesse per giustificarmi.
<Oh...ehm...io...io pensavo che....dunque...c'era la mia amica qui e io...io>
La sua risposta arrivò calda e affilata <No, sicuramente non sono la tua amica>

Il rossore sulle mie guance aumentò quando una voce che non conoscevo mi riconnesse alla realtá.
<Maicol! Eccoti, io ho finito, possiamo andare, ti piace la giacca che ho comprato?>
<Ti sta benissimo...> una frase rivolta a quella ragazza al suo fianco...o almeno così pensavo...non riuscii a capire perchè il suo sguardo rimase fisso su di me mentre pronunciava quelle parole.
La ragazza lo trascinò via, una fitta mi contrasse lo stomaco, chi era quella ragazza?
Non essere stupida Jenny, cosa importa? 
La mia coscienza mi riscosse un attimo prima che Carol rientrasse nel corridoio.

<Ma dov'eri finita? Ti avevo chiesto di rimanere davanti alla tenda!>
<Scusami, ho visto una bellissima gonna, stavo cercando la mia taglia> rispose candidamente, poi i suoi occhi scesero sul mio vestito <Oddio! Ma stai benissimo! Lo prendi vero?>
<Si...lo prendo>
Un'urletto di felicitá usci dalla bocca di Carol e io non mi trattenni dal ridere.

Pagammo e uscimmo, tornai a casa con il sorriso sulla bocca, mia zia quando mi vide fu contagiata dal mio buon umore.
<Ciao tesoro! Hai passato una bella giornata>
<Ciao zia! Si, è stata una giornata...intensa>

SPAZIO PICNIC ⭐️

Incontri inaspettati!
A chi era rivolta la frase secondo voi? Esplicitamente ad Astrid o implicitamente a Jenny?
Ma soprattutto....chi è Astrid?
Scrivetemi le vostre ipotesi nei commenti ;)

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