Capitolo 7✅

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Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
(Abbi cura di me, Simone Cristicchi)

Ok... Eccomi qui.... Oddio, lo sto davvero per fare... Calma, Cindy, respira! Andrà tutto bene!

<Sei tu Cindy Scott? >, mi voltai verso la voce che mi aveva chiamato, annuii.

<Ansia da primo giorno? >, rise.

<Non sai quanta>, risi anche io e gli strinsi la mano.
Cavoli... È un figo da paura!
Aveva I capelli neri e lucenti, gli occhi verdi come lo smeraldo e la pelle candida, sembrava appena uscito da un qualche libro di creature mistiche.

<Io sono Zayn Davidson>, sorrise cordiale e mi squadró da capo a piedi per poi schiarirsi la gola,

<Che materia hai adesso?>, chiese lui imbraccianndo la sua borsa di cuoio.

<Ho letteratura classica... Con... >, controllati sul mio calendario delle lezioni che mi era stato fornito da una segretaria che leggeva romanzi rosa a scuola, davanti agli studenti,

<La Peterson!>, lui fece una smorfia tirata e ridacchiò.

<Attenzione Cindy, quella è una arpia! ti serve che ti accompagno a lezione? >, chiese lui, io annuii conoscendo fin troppo bene il mio senso dell'orientamento. Mentre camminavamo per i corridoi spaziosi del college chiaccherammo sui corsi e suoi professori, Zayn era un ragazzo davvero amabile e simpatico, un ragazzo con la testa a posto!

<Se hai bisogno di una mano con le aule o con i corsi chiedimi pure, questo è il mio numero, dopo tutto sono o non sono il tuo tutor? >, rise ed io lo seguii prendendo un bigliettino con il suo numero sopra.

<Beh, ci sentiamo allora>, dissi io imbarazzata, ci salutammo sorridenti e lui se ne andò verso la sua lezione di metafisica.

Che ragazzo affascinante ma non quanto...
Bloccai con forza I miei pensieri e strizzai le palpebre cercando di non urlare dalla rabbia.

<Abbiamo la stessa lezione piccola>, quella voce.... Quella dannatissima voce!

<Si, ho la sfortuna di frequentare questo corso con te>, dissi io acida guardandolo negli occhi.

<Cosa hai? Le tue cose>, ridacchiò lui.

<No, non mi piacciono solamente gli arroganti palloni gonfiati>, sputai io fuori arrabbiata più che mai.

OK...magari sto esagerando ma lui è davvero un rompi palle che solo perché è un figo si crede chissà chi!

<Sei sexy quando ti arrabbi>, mi provocò lui sempre ridendo.

Stronzo.
Entrai nella grande sala in cui si sarebbe svolta la lezione e mi sedetti verso le file centrali dove c'era una visuale perfetta sui professori, Chase si sedette in fondo alla sala osservandomi divertito.

<Bene ragazzi, per iniziare il nostro percorso scolastico direi che sarebbe meglio presentarci! A turno direte i vostri nomi, non me li ricorderò molto probabilmente ma a voi servirà per sentirvi più a vostro agio>, la professoressa si appoggiò alla sua cattedra e sorrise amorevolmente a tutti noi. Sembrava davvero simpatica e sentii parte della tensione scivolarmi via d'un tratto.
L'intera classe a turno disse io suo nome, compresa io e Chase che stava stravaccato sulla sua sedia con l'aria annoiata.
Mi ero decisa ad ignorarlo categoricamente, non avrei potuto fare in modo contrario. La stupida attrazione che provavo per lui era dovuta ai miei ormoni impazziti che non avevo adoperato a tredici anni, quando sarebbe servito, e stavano venendo adesso per essere usati. Non avevo intenzione di avere un qualsiasi tipo di relazione con una persona del genere e mi ripromisi di scrivere a Zayn appena uscita dalla classe, magari avremmo potuto prendere un caffè o simili.
Il mio telefono vibrò nella tasca dei miei jeans, per fortuna avevo tolto la suoneria, guardai lo schermo e mi raggelai all'istante:

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