Capitolo 10✅

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Some mistakes get made
That's alright, that's okay
In the end it's better for me
That's the moral of the story babe

Ashe _the moral of the story_

Era una mattina soleggiata o almeno così sembrava data la luce che mi colpiva dritta in faccia. Mugolai e con il braccio di Chase mi coprii gli occhi.

<Che cazz... Mh... >, Chase mi strinse a se e mi fece poggiare la testa sul suo petto.
Due labbra morbide si posarono sulla mia fronte ed io sorrisi serena.

<Buongiorno, piccola>, le sue labbra si spostarono sulle mie guance, il cuore iniziò ad accelerare.

<Buongiorno, scemo>, lo sentii ridere e il letto tremò leggermente.

<Dovremmo alzarci prima di fare tardi alle lezioni>, le sue mani mi accarezzarono il ventre con gentilezza e mi sentii fremere come se avessi un uccellino impazzito al posto del cuore. Volevo svegliarmi così ogni giorno ma ero troppo orgogliosa per dirglielo.

<Si, hai ragione>, mi alzai controvoglia dal suo fianco e mi sedetti sul letto.

<Oggi c'è la mia partita alle 6, ci sarai, vero?>, annuii e mi avvicinai all'armadio, tirai fuori un vestitino bianco senza spalline e mi infilai un cardigan per coprire i lividi. Non ero costretta a cambiarmi davanti a lui, anzi, sarebbe stato meglio di no, ma c'era qualcosa che mi spingeva a mostrarmi davanti a lui, come se avessi un costante bisogno dei suoi occhi sul mio corpo. Chase stava immobile sul mio letto e mi guardava senza spiccicare parola, il suo sguardo mi sfiorava così bollente da sembrare di ustionarmi.

<Tutto ok?>, chiesi io confusa, ma in verità lo capivo: se lui mi avesse fatto un tiro del genere sarei stramazzata a terra morta.

<Si si... Emh... Adesso vado>, sorrisi e mi rigirai sistemandomi il cardigan sulle spalle. Appena lui uscì dalla stanza mi sedetti alla scrivania e mi truccai leggermente e mi piastrai i capelli che sembravano un nido di vespe come sempre.

Scesi le scale e vidi che la colazione era stata preparata da un pezzo ormai, ero stupita. Mi sedetti a tavola con Hope e Christian mentre Josh e Chase sembravano ancora dispersi chissà dove.

<Ieri ho consegnato al mio prof le foto che ho fatto a Cindy e Chase e gli sono piaciute così tanto, sopratutto quella del bacio che mi ha chiesto se volevo iscrivermi ad un concorso. Ovviamente se non volete che le foto vengano viste potete non firmarli, ma questi documenti legalizzato l'utilizzo delle mie foto al concorso... Se arrivo prima potrei prendere 2000 dollari! E vi darei parte della somma, ovviamente!>, mi girai verso Carmen che sventola a due fogli di carta e rimasi di stucco dal suo discorso.

<Non lo so Carmen... Dovrei pensarci e valutare il tutto>, sorrisi piano alla mia amica e presi uno dei due fogli.

<Per me va bene>, anche Chase prese il suo foglio e lo firmò per poi riconsegnarlo, allora decisi di farlo anche io e insieme demmo tutto a Carmen che annuì e saltellò fuori dalla porta senza salutare, troppo impegnata a pensare ad altro.
Camminai per tutto il tragitto verso scuola con Chase, avevo insistito che avrei voluto camminare da sola ma lui non intendeva lasciarmi senza scorta neanche per due secondi.
Le lezioni si susseguivano vuote e noiose, prendevo distrattamente appunti e la mia mente intanto viaggiava lontana, fuori dalla finestra aperta al mio fianco, oltre gli alberi del giardino della scuola...

<Signorina Scott, che ne pensa di Cime Tempestose? L'ha letto?>, sobbalzai alla domanda della professoressa.

<Si, l'ho letto... Penso che l'amore tra Heathcliff e Catherine sia uno dei più struggenti e drammatici amori di tutti i tempi. È interessante come tutti e due abbiano segnato la loro infelicità con le loro azioni. Preferisco molto di più la tragedia di Cime Tempestose a quella di Romeo e Giulietta anche se sono due cose differenti... È solo una mia opinione ovviamente>, dissi per poi tornare a guardare fuori dalla finestra.

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