Vieni, parliamo e beviamo fino a quando la vita non ci sembrerà una buona idea.
Emberly
"Emberly è pronta la cena." Mio padre entra in camera senza bussare e come sempre parlandomi con il solito tono dispregiativo.
"Non ho fame questa sera." Dico gentilmente.
"Non mi interessa scendi lo stesso." E sbatte la porta andandosene.
Prendo un grande respiro e ripenso alla promessa che ho fatto a Matt.
Scendo le scale di fretta, per non far spazientire ancora di più mio padre e mi siedo a tavola.
"Dove è Syd?"
"In camera sua non sta bene."
"Okay."Mangiamo in silenzio, come sempre, e appena finito mi levo il piatto da davanti e faccio per risalire in stanza.
"Lavi te?" Dice fermandomi.
Mi avvicino al lavabo "ho scelta?" Bisbiglio.
"Cosa scusa?"
"Niente." Prendo il suo piatto e lo sbatto sul lavabo.Abbi coraggio, abbi coraggio.
Finisco di lavare tutto e salgo in camera a vedere come sta Syd.
"Ehi Syd..." dico aprendo leggermente la porta.
"Non rompere Ember."
"Volevo solo sapere come..."
"Non sono cazzi tuoi!" Dice urlando e sbattendo la porta.
"Come vuoi se hai bisogno sono di là."Mi butto sul letto e accendo il computer in cerca di qualcosa da guardare stasera.
"Embeeeer!" Mi sento chiamare dal piano di sotto così secondo.
"Dimmi."
"Pascal." Dice mio padre.
Guardo verso il mio cagnolone che ha il guinzaglio in bocca.
Sorrido alla vista di quella scena e prendo le Vans che metto."Allora andiamo piccolo?" Dico guardando Pascal.
"Non ritardare." Dice mio padre chiudendomi la porta alle spalle.
Scendo le scale ed esco dal portone con Pascal alla mia destra.
Come sempre decido di andare nella spiaggetta.
Mi siedo dal mio scoglio e libero Pascal che incomincia a rotolarsi nelle pietre.
Guardo fissa davanti a me il mare scuro che ricopre tutta la mia vista.Dindindin
Mi suona il telefono e mi affretto a prenderlo.
"Ehi Ally." Dico un po' sconsolata.
Matt non mi ha più scritto aveva promesso che mi avrebbe scritto appena arrivato e so che è arrivato, l'ho visto dalle storie. Quindi spero non siano cambiate le cose dopo la sua confessione.
"Hey Emberly come va?"
"Come vuoi che vada Ally."
"Dimmi che sei alla spiaggetta."
"Si sono con Pascal."
"Perfetto."E chiude la chiamata.
Rimango un po' li stordita con il telefono sospeso a mezz'aria fin quando non sento la voce di Ally da dietro lo scoglio.
"Dove è la mia piccola bimba asociale??"
"È qui" dico alzando un braccio per farmi vedere.
"Guarda cosa ti ho portato." Tira fuori dallo zaino una bottiglia di vodka alla pesca.
"Ally!" Dico sbattendomi una mano sulla fronte.
"Dai ne ho portata poca vedi, metà bottiglia neanche da dividere non è niente."
"Va bene poca eh."
Tira fuori due bicchierini di plastica e incomincia a versare il liquido trasparente."Allora, raccontami di oggi."
"Ally non credo di aver voglia di parlarne."
"Dici sempre così quando in realtà ti farebbe bene urlare e basta. Su ti ascolto."Butta giù il suo bicchierino in un colpo e mi passa il mio, che butto giù con la stessa velocità.
La vodka scende in gola lasciandomi una scia di bruciore che passa subito, lasciando il posto al dolce gusto della pesca.
"L'ho accompagnato all'aereoporto, solite cose, in treno gli tenevo la mano che aveva appoggiato alla mia coscia."
Gli passo il bicchiere per farmelo riempire ancora.
"E poi arrivati all'aereoporto mi ha detto delle cose."
"Cosa Emberly."
"Dammene un altro non credo di riuscire a dirti tutto da così sobria, ancora non ci credo."
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Non ti scordar di me
Romance"Lo senti? Questi battiti sussurrano il tuo nome." "Perdendoti io mi sono persi" Dice quelle pagine. E Dio quanto ha ragione. La so a memoria e a volte, quando per un istante dimentico il tuo profumo me la ripeto e subito, come una scossa, ti sento...