Mi fido di te
Cosa sei disposto a perdere?
-Mi fido di te, JovanottiEmberly
"Sembri abbastanza turbata." Nicole si massaggia il mento con l'indice e il pollice cercando di indovinare che cosa c'è che non va in me.
"Devo raccontarti un po' di cose Nicole..." dico riponendo la mela nel sacchetto.
"Se mi chiami con il nome intero è una cosa seria. Cosa hai dopo?"
"Ginnastica." Mi guarda sorridendo e io capisco già le sue intenzioni.
"Andiamo." Poco prima del suono della campanella saliamo al sesto piano, ormai inutilizzato da parecchi anni da quanto mi ha detto Nicole.È pieno di polvere ovunque, teli che ricoprono tavoli, sedie, banchi.
Ci posizioniamo dentro una classe infondo al corridoio, dietro a qualche banco.
"Aah eccoci." Si siede e mi lancia la mela.
"Giusto." Le faccio cenno con la mela in mano.
"Su parla."
"Allora innanzitutto...""Aspetta prima voglio dirti io una cosa."
Le faccio un cenno per farle capire di continuare.
"Non so cosa stai per raccontarmi, ma voglio che tu sappia che non parlerò con nessuno di quello che stai per dirmi, a prescindere del valore della cosa. Solo il fatto che tu mi voglia parlare mi riempie di felicità. Sono mesi che cerco di conoscerti affondo, perché beh io...ti voglio bene Emberly. Voglio che tu sappia che io ci sono per te.""Oh Ní.." mi butto letteralmente su di lei abbracciandola forte. "Non so cosa dirti. Grazie."
Le guardo gli occhi azzurri diventati lucidi.
Mi fido mi ripeto dentro di me. Di lei mi fido.
Così con l'idea di parlarle solo di Elia decido di sfogarmi, di raccontarle tutto, di mia madre, mio padre tutto.
Parto con la mia infanzia, i pochi ricordi che collego subito con l'abbandono di mia mamma. Le racconto di Matt, del nostro rapporto. Di Ethan.
"Poi questi..." tiro su la manica mostrandole le cicatrici dei tagli causati dai piatti, che dopo essersi riaperte ho dovuto farle chiudere da un chirurgo "...uno dei regali di mio padre." Ormai Nicole è in lacrime, non ne ho idea del perché.
"E-Emberly io.."
"Aspetta. Non è sempre così, solo quando si arrabbia. Da quando ci ha detto della sua malattia non è più successo."
"Malattia?" Ripete tirando su il naso.
"Non arriverà al prossimo inverno." Dico quasi sussurrando. Nel dirlo ad alta voce ancora non ci credo."Ehi ma stai tranquilla." Mi avvicino ancora a lei.
"Io davvero non so cosa dire. Perché non me lo hai detto prima?"
"Non lo sa nessuno Nicole tranne te e Matt. Non l'ho ancora detto ai ragazzi."
Stavolta è lei ad abbracciarmi. Mi sorride debolmente, come per rassicurarmi."Giuro che per te piccola peste ci sarò per sempre. Te lo giuro sull'angelo."
"È un gran bel giuramento." Dico accarezzandole la chioma corvina.
"Sono disposta a farlo." Mi stacco e ancora mi sorride."Ora devo raccontarti la fase due." Cerco di sorridere, ma mi esce un ghigno. Spengo tutto.
"Spero non sia peggiore." Dice ritornando seria.
"Elia." Dico a bassa voce.
"Che?" Dice avvicinandosi.
"Elia!" Dico quasi urlando.
"Smith??"
"Si!"
Questa volta mi guarda aspettando che continui.
"Tutto è iniziato quando ci siamo conosciuti..." le racconto ogni dettaglio, ogni frase, ogni sospiro.
"Vi stavate per baciare due volte? Anzi ripeto, vi siete praticamente baciati due volte. Ti ha tenuto i capelli mentre vomitavi al posto di scopare con questa Sara...e stamattina?""Stamattina mi ha baciata." Dico tenendo lo sguardo basso. Alzo leggermente gli occhi per vedere la sua espressione. Ha letteralmente la bocca aperta e mi guarda con occhi sbarrati.
"Tu che hai fatto??"
"Io l'ho spintonato via."
"Cosa?"
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Non ti scordar di me
Romance"Lo senti? Questi battiti sussurrano il tuo nome." "Perdendoti io mi sono persi" Dice quelle pagine. E Dio quanto ha ragione. La so a memoria e a volte, quando per un istante dimentico il tuo profumo me la ripeto e subito, come una scossa, ti sento...