I had lost my faith, until you appeared

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🎚Ennio Morricone- Togetherness

Ero abbastanza distratto da non rendermi conto di quale fosse la nostra meta fino a quando non la raggiungemmo.

     Dopo quel discorso la signorina Glavens non disse una parola e tantomeno si lasciò sfuggire uno straccio di emozione, perché io riuscissi a capire cosa pensasse.

Di sicuro le mie parole non dovevano averla sorpresa: il direttore l'aveva già informata. Ma ero altrettanto sicuro che non l'avessero lasciata indifferente.

Questo lo avrei scoperto tempo dopo.

     Intanto, quel giorno, il nostro percorso continuò in silenzio lungo un corridoio effluente a quello principale. Non appena svoltammo l'angolo, la sentii annunciare il nostro arrivo e capii dove fossimo diretti.

«Eccoci: questa è la cappella del St.Davis»

Il portone d'ingresso alla piccola chiesa si trovava alla fine del passaggio. Le porte in legno scuro erano spalancate, permettendo all'insistente brusio che proveniva dall'interno di espandersi ovunque.

     Solo quando mi fermai sulla soglia d'entrata, accanto alla signorina Glavens, mi resi conto di quanta agitazione ci fosse tra i banchi della navata.

Non c'era baccano: le loro voci erano poco più che un ronzio. Tuttavia quegli orfanelli non riuscivano a star fermi e calmi neanche in quel luogo sacro.

Il mio sguardo non sapeva a cosa aggrapparsi: c'erano bambini che si spostavano qua e là, ragazzi che gesticolavano e scherzavano tra loro e suore che saltavano di banco in banco per cercare di contenerli.

     Non c'era nulla di cui sorprendersi: erano sempre bambini.

La donna affianco a me però, non sembrava avere gli stessi pensieri difronte a quella scena: vigilava su ognuno di loro con lo sguardo intransigente e un vivido disappunto.

     «Lei è un credente, signor Styles?»

La sua domanda fu improvvisa, ma non mi colpì alla sprovvista.

Ciò che si aspettavano da me, era un uomo modello e sapevo che per ottenere l'affido sarei dovuto diventare tale; che avrei dovuto assecondare ogni sfaccettatura del loro tipo di uomo modello.

E avrebbero mai potuto dare fiducia ad un uomo senza fede?

     «Sì— presi un sospiro —sono della chiesa cattolica. Lo sono fin da quando ero un bambino»

La signorina Glavens fece un cenno d'assenso: «Anche noi. Qui educhiamo i ragazzi al cattolicesimo; sono le suore domenicane ad aiutarci a gestire l'istituto» disse.

«Lo vedo» risposi seccamente.

     Il contrasto tra l'atmosfera che c'era al di fuori della cappella e quella che c'era al suo interno, era netto.

La luce del giorno brillava nel corridoio dal quale eravamo arrivati, tra le pareti chiare e i pavimenti in marmo.

Invece, ogni centimetro della chiesa che avevo difronte era impregnato di una patina oscura: le tende serrate, il legno cupo dei banchi e dell'ambone, i colori morti dell'iconografia sul tabernacolo.

Sarebbe dovuto essere un posto di tranquillità, di sicurezza... Diavolo, io non ci trovavo un bel niente di rassicurante.

     «Elton mi ha detto che l'ultima volta che siete venuto in visita avete conosciuto Quentin Bearchán» disse la signorina Glavens, voltandosi verso di me.

𝐈𝐌𝐌𝐎𝐑𝐀𝐋 𝐋𝐔𝐒𝐓 || 𝒉.𝒔.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora