stylist in prima linea|| Fanfiction BTS||

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Quando tornai in Corea mi sembrò strano, la casa nuova era già mia e gli scatoloni che avevo spedito erano già lì ad aspettarmi mi diedero un senso di felicità che non mi spiegai fino in fondo ma non diedi peso al domandarmi il perché.

La settimana successiva fui costretta da Lia e Ayla a visitare ogni singolo negozio per la casa di Seoul ma non riuscii a dire di no alle due che mi avevano anche aiutato a trovare e risistemate casa e quando finalmente a fine settimana quando finalmente mi riuscii a sedere per iniziare a disegnare i bozzetti dei concept per il nuovo album dei BTS sentii suonare il campanello e non riuscii a trattenermi dal alzare gli occhi al cielo vista la mia matita ferma a pochi centimetri dalle basi già pronte.

Andai alla porta e quando aprii non potei fare altro che essere stupita dal ritrovarmi davanti un Taehyung sorridente con appresso la stessa valigia che aveva quando venne a casa mia.

"Come mai sei qui?" chiesi dopo averlo abbracciato.

"Non riesco a starti lontano a quanto pare" disse lui mentre lo facevo entrare.

"E come mai non sei passato prima a casa tua a posare la valigia?" chiesi io indicando la sua enorme e fidata valigia blu.

"Perché Sun non sa che sono tornato prima quindi non posso tornare a casa perché altrimenti iniziarei ad essere controllato visto che da quando torniamo dalle vacanze iniziamo diete rigide e allenamenti costanti quindi ho preferito evitare di farmi vedere" disse facendo spallucce.

"Quindi questa settimana sei solo mio?" dissi mettendogli le braccia attorno al collo dopo aver chiuso la porta.

"Solo tuo e ho detto a Ayla e Lia di lasciarti stare così anche tu questa settimana sarai mia" disse lui baciandomi dolcemente il collo.

"Lo sai vero che devo disegnare i nuovi concept creare dei vestiti questa settimana?" dissi io immergendo le mani nei suoi capelli per non farlo muovere da quel punto.

"Lo so, ti disturberò solo nel tempo libero allora" disse lui senza lasciarmi andare continuando a baciarmi dolcemente sul collo.

"Forse inizierò più tardi a fare i bozzetti, vieni" dissi io per poi prenderlo per mano e portarlo verso camera mia.

"Sei sicura di volerlo?" mi chiese bloccandomi appena entrammo nella stanza.

"Solo se è con te" dissi in un sussurro per poi baciarlo.

Fu una cosa speciale, mi sentivo amata e protetta con lui come se tutto ciò che ci fosse stato prima di lui non l'avessi mai percepito, senza nessuna importanza perché quel momento con lui era magico.

Quando finimmo mi rannicchiai tra le sue braccia e mi lasciai coccolare dal suo respiro dolce e dal suo profumo mentre mi stringeva a sé accarezzandomi i capelli.

"Potrei farci l'abitudine a questo" disse ironico continuando ad accarezzarmi i capelli.

"Dovresti, ora che ho una casa mia posso fare ciò che voglio, invitare chi voglio e tu questa settimana sei qui con me" dissi io sollevandomi a guardarlo.

"Allora lo farò, mi dovrei anche impegnare a venirti a trovare più spesso durante la stagione musicale" disse lui ancora stringendosi a me.

"Basta che non ci scoprano e puoi fare tutto ciò che vuoi, io devo andare a fare quei bozzetti" dissi per poi baciarlo e andare a iniziare a preparare i bozzetti.

Passarono un paio di giorni prima che una mattina bussassero alla mia porta e non prestai nemmeno attenzione quando andai ad aprire, sia io che Taehyung eravamo in pigiama e Taehyung si stava divertendo a preparare dei pancake per colazione.

Aprii e mi trovai davanti Sun che mi osservò stupito probabilmente di trovarmi in pigiama e io mi trovai stupita dal fatto che non mi avesse avvisato prima di venire e quello era forse il momento peggiore in cui potesse arrivare.

Entrò senza che potessi dire nulla e si bloccò a guardare Taehyung interdetto finché non si voltò anche lui verso Sun bloccandosi e fu allora che vidi l'espressione del mio capo mutare in vera collera.

"Mary, mi spiace, sai ciò che significa il fatto che tu abbia una relazione con Taehyung, sei licenziata a partire da questo momento" disse serioso e mi spaventano di quanto fosse calmo in realtà.

Abbassai lo sguardo annuendo, ciò significava che io non solo avrei perso il lavoro e la possibilità di stare con i ragazzi ma anche che non potevo più stare in Corea perché non avevo più la possibilità di avere un lavoro e il mio visto non sarebbe stato più valido.

"No" alzai gli occhi su Taehyung e vidi un espressione determinata più che mai.

"Lei signor Kim non c'entra al momento, veda di starne fuori" disse serio Sun.

"Invece centro e come, se lei licenzia Mary io me ne vado dai BTS e lei sa quanto me che ciò li porterà al fallimento e poi credo che dovrai discuterne tu con Lee" disse ancora lui determinato e mi venne da sorridere per la sua determinazione.

"E io cosa dovrei fare, lasciare che voi andiate in giro mano nella mano e che distruggiate il gruppo?" disse lui più in difficoltà.

"Sono mesi e mesi che stiamo insieme, credi davvero che saremmo così stupidi da farci beccare? La maggior parte dei fan pensano che lei stia con suo cugino Max e gli altri credono che sia lesbica come Ayla e Lia, credi davvero che qualcuno possa credere che stiamo insieme quando in pubblico abbiamo un comportamento più distaccato di quello che lei ha con Jimin o con Jungkook?" disse ancora Taehyung convinto.

"Mantenete il segreto e se verrete scoperti io non ne saprò nulla, ma vi aiuterò in questo ma Taehyung deve iniziare il suo allenamento per il ritorno" disse Sun quasi intimidito da Taehyung.

"Io rientrerò ufficialmente in Corea tra quattro giorni assieme agli altri, non devo assolutamente fare nulla" disse Taehyung convinto.

"Come preferisci, io ero venuto per i bozzetti della signorina Mary" disse allora Sun.

"Avevamo concordato con il signor Lee che non avrei più dovuto mandargli le bozze di nulla, ho provato la mia bravura come stilista e la mia capacità di gestione, sto già producendo i vestiti in realtà" dissi io seriosa.

"Bene, ci rivedremo presto allora credo" disse per poi uscire così come era entrato.

Noi ci guardammo e sapevo che anche a Taehyung aveva l'adrenalina a mille ma appena la porta di casa mia si chiuse ci corsimo in contro per abbracciarci e poi dolcemente ci baciammo consapevoli che quello era il nostro momento delle certezze.