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"Mary, ci sei? Non puoi continuare a incantarti, si può sapere che hai oggi?" mi chiese una delle mie amiche il giorno successivo, non sapevo cosa fosse successo ma quanto pare si era sparsa la voce che avevo lavorato per la Big Hit ed era da tutto il giorno che continuavo a ricevere richieste per dei vestiti che erano disposti anche a dare cento o duecento euro per una maglietta o una felpa dipinta a mano.

"Scusa Genny, è solo che credo di essere nei guai con un contratto lavorativo, non ti preoccupare, nei prossimi giorni risolverò tutto" dissi scuotendo leggermente la testa.

"Non dirmi che hai di nuovo litigato con i proprietari del ristorante, lo sai che quella era l'ultima possibilità" di sgridò lei subito.

"No, affatto, il lavoro da cameriera va bene, so che non ne dovrei parlare ma ormai lo sa tutta Italia, ho creato delle magliette per la Big Hit e mi hanno anche pagato bene solo che non si doveva sapere e non so come ora invece lo sa tutta l'Italia, credo passerò dei guai per questo anche se sto continuando a dire che non sono io che ho fatto le magliette" dissi io tendo il tono di voce più basso possibile.

"Non ti preoccupare, vedrai che risolverete, nel mentre perché non fai un video su Tik Tok per specificare la cosa, so che non ti piace mentire ma se sei vincolata da un contratto potresti finire anche in carcere" disse lei premurosa.

Passammo il pomeriggio insieme poi quando tornai a casa la prima cosa che feci fu proprio fare il Tik Tok per dire che non ero stata io a fare i vestiti per la Big Hit e che doveva esserci stato un malinteso.

Dopo quello la maggior parte delle richieste da parte del popolo delle Army cessarono e tornai alla regolare vendita di vestiti.

Pochi giorni dopo ricevetti un altra chiamata su Skype da parte di Sun.

"Buongiorno signorina Mary, va tutto bene?" chiese lui cortese appena risposi.

"Buonasera, io volevo dirle prima di tutto che non sono stata io a mettere in giro le voci sul fatto che io avessi creato dei vestiti per la Big Hit" dissi molto preoccupata per la questione.

"Lo so, stia tranquilla, temo sia stato uno dei nostri collaboratori, lo abbiamo licenziato da poco e ha divulgato molte cose di cui era a conoscenza, tra le quali i nomi delle stiliste che hanno creato i vestiti per i BTS e anche i nomi delle nuove canzoni, ma anzi devo congratularmi con lei, è stata l'unica a negare l'evidenza fino al ultimo mentre tutte le altre hanno ammesso di aver fatto quei vestiti e ne hanno anche iniziato ad approfittare" disse lui gentile per tranquillizzarmi.

"Sun, non starai di nuovo parlando con una di quelle stilisti francesi da i dubbi gusti nel vestiario" sentii dire da una voce fin troppo familiare in Coreano e pochi secondi dopo vidi entrare Taehyung nel inquadratura mentre dava dei piccoli calci a qualcosa atterra.

"Mi spiace doverle dire che io non sono francese, sono italiana e non sono nemmeno una stilista, sono solo una ragazza che ama dipingere i vestiti a mano" dissi io in Coreano sfoderando i miei anni di pratica.

"Lei parla coreano?" chiese stupito Sun sgranando gli occhi iniziando a parlare anche lui in Coreano.

"Si, lo parlo un po', ma non lo so leggere" dissi io leggermente imbarazzata.

"Quindi lei sarebbe la famosa ultima rimasta, sembra una ragazzina ben lontana dalle stiliste che assumi in genere" disse scettico Tae guardandomi attraverso lo schermo.

"Ultima rimasta di cosa?" chiesi io stranita non capendo di che diamine stessero parlano.

"Ma ovviamente dello stupido concorso segreto di Sun, quando finisce le stiliste da licenziare chiede a decine e decine di nuove stiliste di fare dei capi per noi poi mette in giro la voce che sono state loro e le migliori a tenere il segreto solo che ha provato con delle stiliste diverse dal solito a quanto ha detto e quindi l'unica rimasta sei tu" disse Tae divertito.

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