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Continuai a guardare il piatto che Federico mi aveva riempito, e feci finta di non sentire la sua presenza accanto a me; ripresi a girare la mia pasta, ma il rumore della forchetta che sbatteva contro il piatto non faceva altro che ricordarmi il distruggersi di qualcosa, in quel caso il rapporto fra me e fede,a quel pensiero il mio cuore perde un pezzo e mi ricordai che anche il mio cuore era distrutto, forse in mille o duemila pezzi che molto difficilmente si riaggiusteranno, a quel punto inforchettai un pezzo di pasta, ma poco prima di metterlo in bocco Federico decise di parlare
<<Senti,so che non sono stato una brava persona con te, e be le parole che ti ho detto l'altra sera erano sincere anche se non credo che tu lo creda ancora , ma ignorarmi dopo quel post non mi sembra leale, insomma era un post serio, e se devo ammetterlo quella foto era bellissima>> la voce di Federico era calma, ma anche un po'ovattata, ma non riesco a capire a cosa si riferisce, la foto che avevo postato di lui? Insomma non capisco
<<Ti prego Gaia, parlami, in fondo ma molto in fondo sai che tengo a te>> prima era molto in evidenza che tenessi a me...
<<Pensavo mi odiassi dopo quel che ho fatto...>> Sussurrai pianissimo quasi impercettibile
<<Insomma, come potrei odiarti?, Certo un po' stronza lo sei per quel che mi hai fatto in spiaggia>> lo vidi ghignare e gli diedi uno schiaffo leggero sulla gamba, che lui prontamente attutí mettendo la sua mano, e prendendo la mia, a quel tocco fatato il mio cuore prese due o tre pezzi che prima erano giacenti a terra e li attaccó a se, come per costruire un momento nostro
<<ma sei cosí dolce e gentile, nessuno puó odiarti; hai un viso che ricorda i bambini, e sei indifesa proprio come loro ed è proprio questo che ti rende impossibbile da odiare>> a quelle parole sorrisi, mi ricordava la sera in spiaggia, prima che tutto questo casino succedesse, quando mi coccolava e mi teneva le mani strette
<<Dov'è il vero Federico Rossi? Chi sei tu?>>risi un po' e mandai uno sguardo alle nostre mani, che nel frattempo si erano intrecciate, alzai lo sguardo e continuai a guardare il vuoto in cerca di un segnale da cogliere, e questo non tardó ad arrivare
<<Anche ora! Cavolo!>> Mi girai a osservare Federico e lo guardai perplessa <<sei fottutamente bellissima anche con quelle guancie rosse che ti fanno sembrare Heidi>> a quell'affermazione un po' sorrisi, e Federico mi spostó i capelli che avevo davanti agli occhi; spostai lo sguardo e lo riportai sul piatto, i miei occhi cercavano ancora quelli di Federico,ma nonostante tutto gli impedii di guardarlo, sapevo che se lo avessi fissato ancora la mia bocca avrebbe detto qualcosa che avrebbe fermato questo bel momento; ripresi in mano la forchetta e mangiai un po' di pasta che ancora era nel mio piatto e che non se n'era mai andata
<<Adesso va meglio; ti lascio finire di mangiare>> vidi Federico alzarsi dalla sedia, ma prima di andarsene mi lasció un bacio in fronte.
Lo guardai salire le scale, e dopo di che tornati a osservare il mio piatto. Come mai è stato cosí dolce? Il vero Federico Rossi non l'avrebbe mai fatto, che io l'abbia cambiato? Che quel post l'abbia offeso? Che ben gliene abbia cantate quattro?, Mentre pensavo a questo mi ricordai ancora una volta quelle dolci parole "dal primo giorno che ti ho vista i miei occhi non hanno fatto altro che guardarti, e i miei pensieri non hanno pensato ad altro se non a te. insomma, con questo voglio dire che mi piaci" mentre pensavo a queste parole non mi accorsi di aver finito di mangiare;mentre rimettevo il piatto nel lavandino inizió a suonarmi il telefono, guardai la chiamata ed era di mio cugino, ma quindi è vivo!, Risposi alla chiamata in fretta
<<Ma buon giorno! In questi giorni che hai fatto? Ti sei dato morto?>> Risi un po' e attesi con pazienza una sua risposta banale o complessa che sia
<<No, no, ero a lavoro>> lo sentii ridere un po'
<<Tutti i giorni? Per fortuna che dovevamo passare questi giorni insieme, pensa se non dovevamo>>
<<Dai Gaia fai la seria>> lo sentii ridere ancora, che fosse ubriaco?
<<Sei ubriaco per caso?>> Mi preoccupano un po' anche se so che non dovevo perchè a Lisa non piacciono i ragazzi che bevono ma con lui non si sa mai
<<No no tranquilla; ti ho chiamato per chiederti due cose, posso?>>
<<Certo dimmi>> accesi l'acqua in modo da poter lavare i piatti dopo la chiamata
<<Ti va se affittiamo una sala per il tuo compleanno e iniziamo ad organizzare una festa con i tuoi amici?>> Certo, i miei amici, quelli che non ho...
<<Non c'è niente da festeggiare, è un giorno come un altro>> sospirai, perchè? Non ne ho mai fatta una, e non mi pare il caso di iniziare a festeggiare il mio invecchiare con i miei "amici", che fra l'altro ho un amico solo, Benjamin e un altro cose dovrebbe essere il mio quasi fidanzato anche se è uno stronzo ma allo stesso tempo un ragazzo dolcissimo
<<Dai! Ti prego!, Sarebbe la tua prima festa di compleanno con amici! Ti prego!>> Continuai a sentirlo implorarmi ma non voglio cambiare idea, peró voglio sapere il motivo
<<Perchè ci tieni cosí tanto? È soltanto uno stupido compleanno che non fa che farmi crescere!>> A quel punto sbottai, e credo che abbiano sentito anche al piano superiore, ma poco m'importa se mi hanno sentita, capiranno solo che odio il mio compleanno
<<Va bene, va bene ma non scaldarti>> sospiró lui
<<Che altro volevi dirmi?>>
<<Niente di che tranquilla, ne riparliamo stasera>>
<<No, stasera non ci sono, vado ad una festa con delle mie amiche>> amiche?!?! Ma quali amiche?, Che scuse di merda che m'invento
<<Ah,ehmm... Ok, per che ora te ne andrai?, almeno so se riusciró a parlarti>>
<<Per le sette saró già fuori casa>> perfetto, bugie su bugie
<<Okay, be' allora buon divertimento, a dopo>> non feci in tempo a ribattere che mio cugino aveva già chiuso la chiamata.
Poggia il telefono sul tavolo e iniziai a lavare i piatti; quando ebbi finito mi asciugai le mani e salii in camera dove trovai fede intento a leggere la lettera che la mia ex migliore amica mi aveva scritto, e che lui in precedenza si era preso.non so se perdonarlo per questa cosa ma insomma è una cavolata quindi
<<Ehy>> la voce di Federico arrivó calma alle mie orecchie
<<Ehy>> mi sdraiai sul mio letto guardando l'armadio, quando improvvisamente sentii una pressione sul materasso, e solo quando mi girai mi accorsi che quel peso era dovuto al fatto che Federico si era sdraiato accanto a me
<<Che hai?>> Improvvisamente mi sentii una mano afferrare la mia e intrecciarle, mentre in un secondo momento mi accorsi  che fede stava giocando con i miei capelli
<<Niente>> sorrisi, in quel momento mi sentivo al sicuro,forse lo ero, o forse era il suo medesimo cambio d'umore, insomma ne ha avuti cosí tanti ultimamente che non so he pensare…
<<Mh, e come mai se non hai niente i tuoi occhi dicono il contrario?>> Come dargli torto? << Hai gli occhi di chi conbatte da troppo da sola e che non vede l'ora che qualcuno la tiri fuori di lì, quindi dimmi, cos'hai? Mi hai fatto una promessa quindi devi rispettarla, dai spara>>
<<Ma… come fai ad esserne cosí sicuro?, Insomma mi conosci da cinque giorni…>>
<<Mi conosci da quasi un mese , quindi  so come capirti>> mi corresse cosí in fretta che avrei voluto strozzarlo
<<Okay, si, ti conosco da quasi un mese, ma chi ti dice che io non sia una serial killer?>>
<<Lo sei?>> Lo guardai perplessa e nei suoi occhi notai un po' di divertimento
<<No che non lo sono!>>
<<E allora? Perchè dovrei preoccuparmi?
<<Non lo so...>> Sospirai, un altro problema che si aggiunge
<<Ehy no, va tutti bene>> le mani di fede mi avvicinarono a lui mentre la bocca di Fede era occupata a lasciarmi dei teneri baci sulla fronte e sul naso. È seriamente bipolare, stamattina era incazzato ed ora mi coccola? Insomma non è normale, anche se devo ammettere che adoro quando mi coccola cosí, mi fa sentire un brivido che mi percorre la schiena e mi fa avere un blocco allo stomaco; iniziarono a passare le ore e piano piano il mio sorrisó inizió ad arrivare grazie alle coccole di Federico,
<<Che ore sono?>>
<<Sono le sette meno due minuti>> la voce di Federico arrivó lenta alle mie orecchie e subito dopo mi lasciaió un bacio sulla guancia
<<Cavolo!>> Mi alzai in fretta dal letto e presi qualche vestito, quasi non gli diedi una capocciata sul naso
<<Ma che... Che succede adesso?>> Lo guardai e nei suoi occhi notai un po' di delusione
<<Avevo detto a mio cugino che stasera uscivo con delle mie amiche!>> Continuai a tirare fuori dei vestiti ma nessuno mi piaceva
<<Ah e dove andate?>>
<<Magari volevi dire: dove vado, siccome non ho amiche>> sospirai cercando ancora con piú velocitá
<<Allora stasera usciamo io e te>> lo guardai
<<Non credo che...>>
<<Ah, tu esci con me>> lo guardai male.
<<proprio un gentiluomo, neanche mi dai l'occasione di decidere>> mi guardó e lo vidi sorridere. Quando ebbi finito di parlare mi fece una linguaccia, e io gli tiri un vestito che avevo tirato fuori dall'armadio poco prima

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