Guardo Angel pascolare tranquilla mentre leggo stando seduta tra le radici di un albero.
"Lady Arianna" alzo lo sguardo e vedo Jackie, Rose e Judice guidate da una cameriera "queste ragazze chiedono di voi"
Sorrido e mi alzo lentamente "grazie Marie, benvenute, come state?"
"Bene e tu?" Jackie mi abbraccia e ricambio sorpresa.
"Sto bene" dico sorridendo.
Sento Angel nitrire, si avvicina.
"La lasciate libera?" Dice Rose sorpresa.
"È la mia cavalla, è fedele e non si allontana mai troppo" dico gentilmente.
"Posso accarezzarla?" Dice Judice sorridendo.
"Purtroppo non si fa toccare da nessuno" dico sospirando "è un po' particolare"
La cavalla mi tocca un braccio e poi prende il mio libro trottando via.
"Cosa? Angel" dico corrugando la fronte.
Mi guarda divertita e sospiro.
"Ruba?"
"Mi ruba i libri" dico divertita "non so come fare, ogni volta che leggo viene da me e mi ruba il libro finché non la accontento e non la porto da qualche parte"
Le ragazze sorridono "è molto bella"
"È vero" dico annuendo, fischio e si avvicina divertita, riprendo il mio libro "dopo ti porto a fare un giro promesso"
Nitrisce muovendo le orecchie, guarda le ragazze e soffia guardandole attenta.
"Vai nel recinto coraggio" dico accarezzandole il collo, obbedisce ed entra, chiudo il recinto ed entro in casa con le ragazze
Andiamo in salotto e prendiamo il tè chiacchierando, sono tremendamente divertenti.
"Sento il profumo della bellezza" Jackson entra sorridendo divertito "guarda che meraviglia"
"Ciao Jackson" dico divertita, mangio un biscotto senza guardarlo, mi da un bacio sulla guancia, sorrido divertita.
"E che belle fanciulle" si siede sul mio poggia braccio "chi siete signorine?"
"Jackie Mendosa" dice la spagnola porgendogli la mano, lui la bacia delicatamente sorridendo.
"Incantato"
"Io sono Judice François"
"Io sono Rose Shepard"
Jackson bacia le mani delle altre sue e mi sorride.
"Dove hai lasciato gli altri?" Dico divertita vedendo gli sguardi affascinato delle altre.
"Ho litigato con Peter" dice sospirando "quindi mi hanno cacciato prima che finissimo per picchiarci"
"Ottima scelta" sorrido divertita "se no il tuo bel faccino si sarebbe rovinato"
"Oppure avrei massacrato il bellissimo Peter Santis" dice infastidito.
"Probabile" mi stringo nelle spalle "ora non lo sapremo mai"
"Avete un carattere litigioso lord Vanier?" Dice Jackie guardando Jackson.
"Solitamente no ma io e Peter siamo entrambi testardi quindi discutiamo spesso" sospiro.
"Per cosa avete litigato?"
"Non posso parlartene o mi uccide nel sonno"
"Perché?" Mi guarda e spalanco gli occhi arrossendo.
"Non chiederò" cerco di nascondere il rossore sistemandomi il vestito.
"Lady Arianna" guardo la porta confusa, Jane entra lentamente e mi porge una lettera.
"Di chi è?" Dico confusa.
"Henry Stuart" dice sorridendo appena, mi irrigidisco e la guardo attenta.
"Grazie Jane" si inchina e se ne va.
Osservo la lettera, Jackson la prende.
"Lui non mi piace" dice osservando la lettera e rigirandosela tra le mani.
"Lo so non piace a nessuno" dico sospirando "girano brutte voci"
"Henry Stuart?" Dice Rose esitante, le ragazze si guardano.
"Voi sapete qualcosa? Perché se sapete qualcosa per favore ditemelo" dico sospirando "sono veramente confusa in questo momento, trovo lord Stuart affascinante e tremendamente buono, ma le voci che mi sono arrivate rivelano sulla sua persona una realtà completamente diversa"
"Le voci per una volta sono vere" dice Jecky seria, la guardo negli occhi attenta.
"Jecky" dice Judice guardandola dolcemente.
"Jack sei qui?" I ragazzi entrano e io resto ferma guardando Jackie attentamente.
"Oh quanta gente!" Dice Lucas allegro.
"Ragazzi per favore" dico seria "zitti, per favore dimmi quello che sai Jackie"
"Lord Henry Stuart voleva una persona a me molto vicina, l'ha sedotta dicendole che voleva sposarla, è sempre lo stesso copione, promette matrimonio, viaggi e sogni, e quando la fanciulla è convinta che siano ad un passo lui la seduce e la porta nella sua camera, soddisfa i suoi desideri e poi le dice addio" dice seria, sospira e fa una smorfia di disgusto "è una persona orribile"
Guardo il pavimento riflettendo.
"A cosa pensi?" Dice Jack sospirando.
"A niente" dico seria.
"Vedo le rotelle e nel tuo cervello gironzolare come matte"
"Sono delusa tutto qui" dico sospirando "un ragazzo così bello, di buona famiglia ma con il cervello grande quanto una nocciolina" Mi guardano tutti sorpresi "ho abbassato la guardia come sempre"
Sospiro e guardo la lettera, la apro.
'Mia dolce e bella Arianna,
Stanotte vi ho pensata e non sono riuscito a dormire, i vostri occhi erano nella mia mente ogni secondo e desideravo ardentemente sentire il sapore delle vostre dolci labbra.
Vi prego vediamoci questo pomeriggio sulla spiaggia, vi preparerò una sorpresa, spero che vi piacerà.
Ieri sera è stato meraviglioso danzare con voi e mi dispiace che i vostri amici ci abbiano interrotto, ma ci rifaremo abbiamo moltissimo tempo davanti a noi e se accetterete di sposarmi un giorno, beh avremo un'intera vita davanti.
Vi aspetto sulla spiaggia,
Vi amo fortemente,
Sempre vostro Henry' Jackson legge dal mio fianco.
"Vi amo fortemente" dice divertito "che assurdità"
"Un vero peccato" sospiro tristemente "è così romantico..."
"Ci andrai?"
"No" scuoto la testa e chiudo piano la lettera.
"Ma ti dispiace"
"È ovvio che mi dispiaccia Jack, lui mi piace e tanto anche, sono innamorata di lui, come potrebbe non dispiacermi" mi guardano tutti sorpresi "ma...non voglio soffrire per un uomo, sono stanca di uomini che promettono e poi alla fine non arrivano mai al concreto, di uomini inaffidabili che si prendono gioco di me perché io credo sempre a tutto e mi fido troppo delle persone"
"Mi dispiace Ary" mi accarezza i capelli ma sposto la testa.
"Mi avevate avvisata e io non vi ho ascoltati, per quanto io ci stia male dovrei lasciare perdere, mi passerà prima o poi" dico con gli occhi pieni di lacrime, prendo la mia tazza di tè e bevo lentamente.
"Andiamo a picchiarlo" dice Lucas alzandosi dal divano "ha fatto soffrire nostra sorella"
"Va bene io ci sto" dice Dylan alzandosi.
"Non fare sciocchezze" Steven sospira e mi sorride gentilmente "ti aiuteremo noi a distrarti, e poi noi siamo molto meglio di quel farabutto"
"Si è vero" dico dolcemente.
"E va bene giù le armi ragazzi" dice Jackson a Lucas e Dylan che si sono già tirati su le maniche, si risiedono lamentandosi perché non vedevano l'ora di dargli una lezione.
Lucas mi guarda e il suo sguardo si addolcisce, alza e abbassa le sopracciglia, apre le braccia.
"Vuoi un abbraccio dal tuo preferito?"
"Il suo preferito?" Dice Dylan confuso "sono io il suo preferito"
Cominciano a discutere tutti e quattro mentre Peter mi osserva attento.
Guardo le ragazze "sono chiassosi lo so"
Sorridono "non importa, anche noi lo siamo, ci piace la confusione" dice Judice divertita.
"Ieri ti ho vista ballare, ti volevo dire che quel vestito era stupendo e ti stava benissimo" dice Rose sorridendo.
"Oh grazie, me lo ha regalato Alfred, è il mio abito preferito" dico sorridendo "ho visto la festeggiata di ieri sera è il suo abito verde smeraldo era meraviglioso, sembrava una vera principessa"
"Oh credimi è tutt'altro che una principessa" dice Judice ridendo "è una vera arpia"
"Dico davvero?" Dico sorpresa "a me non sembrava"
"Al compleanno di lady Murple era gelosa che tutti i ragazzi andassero da lei e le buttò del punch addosso fingendo di averlo fatto per sbaglio, le ha rovinato tutto l'abito" dice Rose annuendo, cominciano a parlarmi di gossip e io ascolto sorpresa ridendo di tanto in tanto ai loro commenti.
I ragazzi ci ascoltano divertiti partecipando.
Qualcuno bussa e sorrido guardando la porta.
"Si?"
La cameriera di Margaret sorride gentilmente "lady siete qui" dice sorridendo "ecco Margaret vi cercava"
Vedo la bambina stretta nel mio scialle blu "vieni piccola"
Corre da me e la prendo in braccio.
"Oh che meraviglia!" dice Jackie guardandola "chi è questa splendida creatura?"
"Ti va di presentarti?" Dico gentilmente, Margaret si stringe al mio letto timida "coraggio, una signorina si presenta sempre no?"
"No" dice timidamente.
Le do un bacio sulla fronte "lei è Margaret Santis, la sorella di Peter"
"Sei bellissima piccola Margaret, io sono Jackie" Jackie le porge la mano, Margaret la guarda attenta e poi la stringe delicatamente, lo stesso fa con le altre sue ragazze che si presentano.
"Brava piccola" dico teneramente, si rannicchia su di me tremando "sei ancora un po' calda"
"Dalla a me o ti verrà la febbre" dice Peter avvicinandosi.
Annuisco "voglio stare con Anna" dice la bambina stringendomi.
"Ascoltami tesoro, staremo insieme ma se ti tengo mi salirà la febbre anche a me, lo sai che la mia salute non è delle migliori" dico gentilmente.
"Va bene" dice tristemente.
Peter la prende in braccio e le mette la sua giacca per scaldarla.
"Sei malata?" Dice Jack confuso.
"No ma sono sempre stata di salute cagionevole, se un bambino aveva il raffreddore veniva anche a me, se c'era qualche virus in giro ero la prima a prenderlo e se qualcuno aveva la febbre beh, un colpo di tosse bastava per farla venire anche a me"
"Ero circondata da bambini, eri sempre malata?" Dice sorpreso.
"In pratica si" ridacchio "poi un medico mi ha dato una medicina che mi aiuta a rafforzare il sistema immunitario e ora sto meglio, mi ammalo solo se prendo troppo freddo o se mi affatico troppo"
"Sei troppo delicata"
"Ehi! Non è vero!" Lo spingo appena scoppiando a ridere.
Restiamo tutti insieme fino all'ora di cena quando le ragazze se ne vanno, le abbraccio.
"Grazie per essere venute, sono stata davvero felice di stare con voi"
"Anche noi lo siamo state, siete davvero simpatici"
"Oh si, faremo un pic nic domani a pranzo, sulla spiaggia, verrete?" Guardo i ragazzi che annuiscono.
"Va bene veniamo"
"Bene, ci vediamo domani" le salutiamo mentre partono, vedo un cavallo avvicinarsi velocemente.
"È Stuart" dice Jackson serio.
"Per favore potete lasciarmi sola con lui?" Dico gentilmente.
"Ne sei sicura?"
"Si"
"D'accordo" entrano ed Henry scende da cavallo, si avvicina a me e mi accarezza una guancia.
"Ehi, non sei venuta, ero preoccupato" dice dolcemente.
"Mi dispiace" dico sospirando "penso che dovremmo parlare"
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Dice agitato, non capisco se sta mentendo o meno, i suoi sentimenti sembrano sinceri ma come faccio a capire che non mi sta mentendo ancora, d'altro canto è quello che ha fatto fino ad ora.
"Penso di si Henry" dico dolcemente "ma non posso sapere con certezza se è la verità o meno"
"Di cosa parli?"
"Mi hanno detto della tua passione per le donne Henry" dico gentilmente "ma io non sono una delle tante, non mi farò trattare come una poco di buono per poi essere gettata come spazzatura, io non sono così e di certo non mi concederò a te prima del matrimonio, non sono una donna semplice da conquistare"
"Sapevo che qualcuno ti avrebbe parlato di questo" dice sospirando "ti prego Arianna credimi, non farei mai qualcosa che potrebbe ferirti"
"Mi dispiace Henry" dico con le lacrime agli occhi ma decisa "non rischierò, non posso farlo, finisce qui"
"Arianna" dice dolcemente, mi aprono la porta e lui mi prende una mano, lo guardo e vedo una profonda tristezza nei suoi occhi.
"Tu non sei come loro, non sei una delle tante" lo guardo dolcemente.
Sorrido appena accarezzandogli una guancia mentre i suoi occhi diventano lucidi.
"So di non esserlo" gli do un dolce bacio sulle labbra senza alcuna malizia ma solo carico di dolcezza "addio Henry Stuart"
Faccio un passo indietro ed entro in casa, faccio cenno al maggiordomo che chiude la porta, i ragazzi mi guardano scioccati.
"L'hai baciato?" Dice Jackson scioccato.
"Si lo so" dico stringendomi nelle spalle "almeno qualcosa da lui lo avrò avuto"
Salgo le scale e vado in camera, mi cambio indossando un abito da sera dopo essermi fatta un bagno caldo, canticchio e penso a Henry e al suo sguardo carico di tristezza.
Una lacrima mi riga il viso, le altre la seguono prima che io possa controllarle, piango cercando di non farmi sentire, Jane mi lava la schiena con delicatezza restando in silenzio.
Si prende cura di me, quando esco mi sento più tranquilla.
"Lo sai cosa faceva mia mamma quando ero triste?"
"Cosa?"
"Mi metteva lo smalto e cantava per me"
"Davvero?" Annuisce sorridendo "e lo faresti con me?"
Si siede sulla poltrona con lo smalto rosso tra le mani "vieni" mi siedo sul poggia braccio con indosso solo l'asciugamano e lei sorride, comincia a cantare e mi metto lo smalto sui piedi sorridendo, la ascolto e mi rilasso, la guardo mentre concentrata mi colora le unghie dei piedi, sorrido gentilmente.
"Jane tu sei fidanzata?"
"Si" dice sorridendo.
"Non me lo hai mai detto"
"Io sono una cameriera mia cara, devo ascoltare te non viceversa"
"Ma siamo amiche e le amiche di dicono tutto" mi guarda sorpresa, le sorrido "dai parlami di lui"
"Si chiama Eugene, ha la pelle scura come il carbone e la sua famiglia viene dall'Africa, ha due occhi profondi e un sorriso mozzafiato, è il maggiordomo del signorino Peter"
La guardo sorpresa "non l'ho mai visto"
"Questo perché spesso Peter lo fa viaggiare per alcuni lavori, si fida molto di lui, dovrebbe tornare domani"
"Da quanto tempo non lo vedi?"
"Da una settimana, non ho idea di dove sia"
"E lo ami?"
"Moltissimo" annuisce sorridendo "lui è meraviglioso, è galante, buono, gentile e tremendamente romantico" si morde il labbro inferiore sognando ad occhi aperti "aspetto solo che mi faccia la proposta"
Sorrido "sono felice per te Jane, saresti una brava mamma"
"Grazie" appoggio la testa alla sua sorridendo gentilmente.
Una volta finito di mettere lo smalto muovo le dita dei piedi sorridendo.
"È bellissimo" dico felice.
Sorride "come ti senti?"
"Molto meglio? Vuoi che te lo metta anch'io?"
"Oh no non mi farò mettere lo smalto da voi"
"Oh e dai!!! Ti pregoooo" la supplico con lo sguardo.
"Va bene" va a lavarsi i piedi e poi si avvicina, si mette come me prima e le metto lo smalto canticchiando, mi osserva con un dolce sorriso.
"Sei troppo buona per un uomo stupido come quella sottospecie di topo" dice scompigliandomi i capelli, ridacchio.
"Si Peter mi ha detto qualcosa del genere"
"È la verità"
"La verità fa male però"
"A volte è scomoda, è normale che lo sia, ci stiamo male per un po' e poi ci adattiamo" sorrido e finisco di metterle lo smalto.
"Fatto!" Dico fiera.
"Perfetto, ora vestiamoci okay?"
Annuisco e mi aiuta a vestirmi.
Indosso un abito da sera e poi vado a cena raggiungendo gli altri, mangiamo tutti insieme e mi fingo allegra chiacchierando.
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L'angelo perduto
ChickLitArianna Adams, una ragazza dolce e con un cuore grande come una casa, una ragazza fragile e insicura, orfana di madre e padre e ormai sola al mondo. Verrà adottata da un uomo colto e gentile, un vero gentiluomo. La giovane ragazza dovrà fare i conti...