Capitolo 6

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Prima di entrare sento qualcuno piangere, seguo la voce e arrivo alla camera di Margaret, busso.
"Avanti" apro piano la porta ed entro.
"Ciao" dico gentilmente.
"Tu sei la ragazza del giardino" dice dolcemente singhiozzando.
"Si, ti ho vista spesso alla finestra" chiudo la porta piano "perché piangi?"
"Ho fatto un incubo" mi avvicino a lei e mi siedo sulla sponda del letto.
"Gli incubi sono solo brutti pensieri, non sono la realtà" dico teneramente "coraggio asciugati le lacrime, ti va se ti canto una canzone?"
"Va bene" si mette comoda e le sistemo le coperte sorridendo teneramente.
"Ecco qui" comincio a cantare e lei mi ascolta con gli occhi chiusi, si addormenta tranquilla e sorrido gentilmente asciugandole le lacrime.
Mi alzo ed esco piano, chiudo la porta in silenzio.
"Cosa ci fai qui" mi giro di scatto e vedo Peter, spalanco gli occhi schiacciandomi contro il muro.
"L'ho sentita piangere e sono venuta a vedere se stava bene" dico imbarazzata "aveva fatto un incubo e l'ho fatta riaddormentare"
"Nessuno ti ha detto che potevi farlo" dice arrabbiato.
"Mi dispiace Peter non pensavo fosse proibito" dico vedendolo avvicinarsi minaccioso.
"Lo è, stia lontana da mia sorella" lo guardo sorpresa.
"Perché?" La voce mi esce tremante mentre mi sbatte al muro.
"Perché si, lasciala in pace" dice serio.
"V...va bene" dico in un sussurro.
"Vattene da qui" mi lascia e vado in camera mia correndo, mi chiudo dentro e tremo spaventata, non l'ho mai visto così arrabbiato, come se avessi toccato il suo diamante più prezioso.
Metto la camicia da notte e appena Jane arriva sistema il mio abito nell'armadio.
Le confesso cos'è successo e lei mi guarda dolcemente "il signorino Peter è molto legato a sua sorella, si sente in dovere di proteggerla ed è geloso di chiunque le si avvicini, infatti lei ha solo due cameriere è solo loro possono entrare nella sua stanza, io non la vedo da due anni"
"È assurdo Jane, quale male avrei potuto fare a quella povera creatura?" Dico dolcemente "non farei mai del male a nessuno"
"Lo so mia cara, il signorino Peter è molto particolare, fate come ha detto okay?" Sospiro e annuisco.
"D'accordo" mi metto nel grande letto e lei mi rimbocca le coperte sorridendo.
"Buonanotte"
"Buonanotte Jane" spegne le luci e mi rilasso addormentandomi.

Sono in giardino a passeggiare con affianco a me Angel che cammina tranquilla seguendomi, alzo un attimo lo sguardo verso la finestra di Margaret e la vedo intenta a guardarmi.
Abbasso il libro e le sorrido salutandola con una mano, mi saluta anche lei e sorride appena.
Angel nitrisce e la guardo confusa, soffia e alzo lo sguardo, i ragazzi si stanno avvicinando, sorrido loro.
"Ciao"
"Ciao ballerina" Jackson corre da me e mi prende una mano portandomi a ballare, scoppio a ridere.
"Jack!" Mi tiene tra le braccia mentre rido "sei uno sciocco lo sai?"
"Per questo mi adori"
"È vero" dico sospirando, mi libero dalla sua presa sorridendo divertita "beh che fate in giro?"
"Cerchiamo una ragazza simpatica, allegra, dolce e divertente, che ci ha abbandonati ieri sera e ha danzato senza mai fermarsi pur di evitarci" dice Lucas divertito.
"A mia discolpa dico che molti ragazzi mi hanno chiesto di ballare" dico divertita "avrei accettato anche se me lo aveste chiesto voi"
"La prossima volta allora vogliamo un ballo ciascuno"
"Va bene" ridacchio divertita "vi va di andare a fare un giro a cavallo?"
Annuiscono, andiamo alle stalle e metto la sella a Angel, le sorrido e le salgo in groppa.
I ragazzi sono lentissimi e sbuffo aspettandoli, Angel scalpita e comincia a trottare allontanandosi dalle stalle.
"Angel dobbiamo aspettarli" le accarezzo il collo gentilmente.
Vedo Alfred sul porticato della casa, mi avvicino a lui sorridendo "ciao Alfred"
"Ciao piccola, stai uscendo con i ragazzi?"
"Si andiamo a cavallo"
"Bene, divertiti mia cara" sorrido annuendo e i ragazzi mi raggiungono.
"Finalmente, poi siamo noi donne quelle lente"
"Ehi!" Ridono divertiti prendendosi in giro e giustificandosi, alzo gli occhi al cielo.
"Andiamo dai" faccio partire Angel e andiamo su una spiaggia non molto distante dalla villa di Alfred.
"È stupendo" sussurro sorpresa, scendo da cavallo e cammino andando sulla riva, mi tolgo le scarpe e immergo i piedi in acqua.
Chiudo gli occhi rilassandomi "che bella sensazione, sono stata al mare una sola volta in vita mia"
"Davvero?" I ragazzi mi guardano sorpresi.
"Si, era il compleanno di mia madre e mio padre ci portò a mare, poi prese una barca e la portò a largo, mia madre aveva espresso il desiderio di passare qualche ora come una coppia normale, senza categorie sociali, obblighi e pensieri, così io e mia sorella restammo con la nostra balia e loro andarono a largo" sorrido guardando l'orizzonte "quando tornarono mia madre ci abbracciò fortissimo e disse: 'ecco tutto ciò che desidero'"
Sorrido mordendomi il labbro inferiore "ti manca vero?"
"Tanto" dico annuendo "tantissimo, mi mancano i suoi abbracci, le sue canzoni, i suoi sorrisi, le nostre litigate...mi mancano tante cose" unisco le mani dietro la schiena sorridendo, respiro profondamente ricordando quella giornata "dopo l'incidente per parecchio tempo non riuscì a dormire, avevo incubi continui e poi...feci amicizia con un'altra bambina e quando piangevo lei si metteva al mio fianco e dormiva con me, così riuscì a dormire di nuovo"
"E oggi hai ancora quegl'incubi"
"A volte si" annuisco e sospiro "ed è orribile perché sembra tutto così reale"
I ragazzi restano in silenzio.
"Io non ho mai conosciuto mia madre" guardo Dylan sorpresa "è morta quando mi ha dato alla luce, ho avuto una matrigna, ovvero c'è l'ho ancora, per questo passo molto tempo da Alfred, ormai vivo da voi"
"È cattiva?" Dico confusa.
"È isterica, materialista ed egoista, e santo cielo è tremendamente vanitosa, non capisco perché mio padre sia passato da una donna come mia madre ad una...ohh ho i brividi" ridacchio vedendo la sua faccia.
"Beh vedila così" dice Steven tranquillo "siamo noi la tua famiglia, ci siamo noi, non puoi trovare di meglio"
"Sicuro" dice divertito, mette un braccio sulle spalle di Peter e gli sfrega il pugno sulla testa bloccandolo "soprattutto il nostro paparino"
"Peter è il più riflessivo di noi, sembra un papà che sgrida sempre i propri figli" dice Lucas sorridendo "quindi spesso lo chiamiamo il paparino"
Sorrido gentilmente "è una bella persona sotto la scorza dura"
"Si lo è, lo siamo tutti" dice stringendosi nelle spalle.
"Come vi siete conosciuti?"
"Io e Peter ci conosciamo da bambini" dice sorridendo "Steven e io siamo cugini di secondo grado perciò quando era da noi giocavamo sempre insieme, abbiamo incontrato Dylan e Jack ad una festa, molte ragazze impazziscono per loro e Peter e Jack duellarono a causa della cugina di Peter che era convintissima a sposare Jack!" Ridacchio alla sua faccia sconvolta "beh si batterono ma non vinse nessuno, così nessuno ebbe la ragazza e loro diventarono amici, così siamo diventati un gruppo, alle feste stavamo sempre insieme, siamo tutti bellissimi quindi le ragazze ci amano e siamo una specie di squadra strana"
"Siete una bella squadra" dico annuendo.
"Ora anche tu fai parte della squadra piccola fata" mi stringe al suo fianco sorridendo fiero "siamo una grande famiglia"
"Oh io non credo di poter far parte della vostra squadra" dico gentilmente.
Mi guardano confusi "perché?"
"Non è per voi davvero ma...una ragazza non può entrare in una squadra di ragazzi, succederebbe un caos, col tempo potrebbero esserci dei disordini" dico gentilmente.
Peter mi guarda attento.
"Disordini?" Dice Dylan confuso.
"In che senso?"
"Ha ragione" dice Jack annuendo, lo guardo negli occhi "questo che sta cercando di dire è che se qualcuno di noi si innamorasse di lei le cose potrebbero cambiare, se per esempio sia io che Peter ci innamorassimo di Arianna, finiremo per litigare e il gruppo si separerebbe"
"Beh non accadrà" dice Lucas deciso "ne sono sicuro"
Sorrido gentilmente "Lucas non puoi decidere in queste cose" lo guardo teneramente.
"Noi siamo una famiglia, non ci separeremo per una donna"
Sospiro "amico lei ha ragione" dice Steven gentilmente, gli mette una mano sulla spalla "sappiamo che ci tieni e lei fa parte della nostra famiglia ma non può avere con noi un rapporto come il nostro"
"È ingiusto" dice come un bambino.
I ragazzi cercano di farlo ragionare e io sospiro scuotendo la testa, guardo Angel che si avvicina a me, le tolgo la sella e si scuote felice, saltella trottandomi attorno.
"Stanno discutendo" dico alzando gli occhi al cielo "quasi quasi scappiamo che ne dici? Ti piacerebbe venire via con me?"
Mi tocca una spalla con il muso e sorrido divertita "oppure potremmo andare in acqua" Soffia facendo qualche passo indietro "scherzo scherzo" ridacchio accarezzandola.
Prendo il grande telo da mare e lo stendo mentre loro continuano a discutere, mi siedo rilassata e comincio a leggere mangiando i biscotti.
"Ary?" Alzo lo sguardo confusa.
"Si?"
"Sei l'oggetto della nostra discussione e te ne vai?" Dice Lucas buttandosi a sedere accanto a me, sposto velocemente i biscotti.
"Già" dico portandomi una mano davanti alla bocca "biscotto?"
"Si grazie" lo mangia mettendo il broncio e anche gli altri li prendono, leggo tranquilla anche se sto scomoda.
Lo chiudo innervosita "cosa c'è?"
"Sto scomoda" dico infastidita.
"Appoggiati a me" dice Lucas divertito.
"D'accordo girati" mi da le spalle confuso e mi appoggio alla sua schiena ma sto scomoda lo stesso "sei troppo muscoloso"
"Vieni qui allora" apre le gambe e batte una mano in mezzo.
Esito "e va bene" mi siedo tra le sue gambe e mi appoggio a lui "molto meglio grazie"
Ridacchia "prego principessa"
Leggo il mio libro di poesie in silenzio mentre i ragazzi chiacchierano rilassati.
"Mi piace questa poesia" la voce di Lucas mi fa sussultare, alzo il viso guardandolo.
"Quale?"
"Questa" la indica e sorrido annuendo.
"È vero è bella" dico sorridendo gentilmente.
"Ti piacciono le poesie?" Mi da un bacio sulla guancia e annuisco.
"Mi rilassa leggere poesie, è come se un pezzo del cuore dell'autore sia in queste parole, mi piace cercare di capire cosa vuole dirmi" dico teneramente.
"Romantica" dice sorridendo.
Mi stringo appena nelle spalle e lui mi abbraccia, prende il libro sorridendo.
"Le tue mani mi accarezzano le guance,
Un pollice scorre sulle mie labbra,
Il cuore batte più forte,
Ancora e ancora fino a scoppiare,
Se potesse si poserebbe tra le tue mani,
E tu, con quella voce di angelo,
Gli sussurreresti parole così dolci,
Così belle, da togliere il fiato.
Ti prego sussurra ancora,
In un paradisiaco istante,
Che mi ami" legge sorridendo, sorrido felice.
"Romantico" dico divertita.
"Potrei decantarla a qualche affascinante fanciulla per farla innamorare di me" dice divertito.
"Non credo che ti servano poesie" dico ridacchiando "ho sentito molte ragazze parlare di te l'altra sera"
"Davvero?"
Annuisco "tutte pronte ad accalappiarti" dico sorridendo.
"Allora potrei fare pratica con te e catturarti nella mia rete bella sirena" dice divertito stringendomi forte e dandomi un bacio sulla guancia.
Rido divertita mentre mi fa piegare "dai Lucas!"
"Ho catturato una sirena ciurma! Me la mangerò per cena ho deciso!"
I ragazzi ridono, mi fa il solletico e rido cercando di liberarmi "aiuto!Aiuto!" Dico divertita.
"Muahahahahah nessuno ti aiuterà" finge la voce di un pirata e ridiamo ancora, si ferma smettendo di farmi il solletico, riprendo fiato sorridendo e ricomponendomi.
Gli do un pizzicotto "ahi!"
"Così impari a farmi il solletico" dico divertita, sorride e mi da un bacio sulla spalla.
"Devo leggere non mi distrarre"
"Si capo" dice divertito.
Leggo e mi pizzica un fianco, salto sul posto "Lucas" lo guardo male.
"Scusa scusa era l'ultimo"
Riprendo ma lo rifà.
"Vado da Jack se non la smetti"
"Nooo resta qui" dice stringendomi a se "non te ne andare"
"Allora smettila e lasciami leggere"
"Va bene" mette il broncio.
Leggo per un po' finché non sento un soffio vicino all'orecchio, un brivido mi percorre il corpo.
Colpisco la gamba di Lucas con il libro "basta" ride divertito e lo guardo male.
"Lucas smettila di disturbarla" dice Jack divertito.
"Oh andiamo sto solo giocando" dice divertito.
Mi alzo infastidita e mi afferra una mano.
"Lasciamo Lucas" dico infastidita, mi tira e lancio un urletto cadendo su di lui, sorride divertito guardandomi.
"So che mi ami in fondo" dice divertito.
"Neanche un po'" dico divertita.
"Bugiarda" mi morde una guancia e rido divertita, gli do un colpo sulla spalla divertita.
"Lucas!" Sorride guardandomi, alzo gli occhi al cielo "sembri un bambino che vuole continuamente attenzioni"
"Oh si Sorellona mostrami tantissime attenzioni" dice divertito, gli do uno schiaffetto leggero.
"Bimbo" mi rimetto dritta e chiudo il libro "dai dimmi cosa vuoi ti ascolto"
"Allora vorrei...." ci pensa e poi sorride "vorrei che mi cantassi una canzone"
"No" dico ridacchiando.
"Perché no?" Dice confuso.
"È imbarazzante Lucas"
"Dai hai cantato per i bambini e canti continuamente"
"Coma fai a sapere che..." lo guardo sconvolta "voi mi spiate?"
"No!" Dice ridendo "ma ti sentiamo quando spazzoli Angel o quando sei da qualche parte"
Assottiglio lo sguardo "non ti credo"
"Non ti mentirei mai"
Lo guardo negli occhi e gli prendo il viso con una mano schiacciandogli le guance "ti credo ma non canterò per voi"
"Perché?" Dice con la bocca schiacciata, ridacchio.
"Perché ho deciso così" gli do un bacio sulla guancia e mi riappoggio a lui, guardo il mare.
"Antipatica" dice mettendo il broncio, intreccio le dita della mano che ha posata sul mio ventre con le mie.
"Forse un giorno canterò per voi, ma non oggi"
"Va bene" dice sbuffando, appoggia il mento sulla mia testa schiacciandomi.
"Ahi ahi ahi mi fai male" dico divertita, sorride risollevandosi.
Restiamo sulla spiaggia fino a sera divertendoci e poi torniamo a casa.

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