Capitolo 16

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Resto in camera tutto il giorno, i ragazzi vanno al pic nic.
Nel pomeriggio mi annoio, apro piano la porta e mi guardo attorno, non c'è nessuno, prendo un respiro profondo, corro nel corridoio e poi giù dalle scale, corro in biblioteca.
Sospiro e cerco qualche libro interessante, ne prendo due e poi corro di nuovo alle scale.
Salgo di sopra e sbatto contro qualcuno, urlo sentendo la terra sparire sotto i miei piedi.
Qualcuno mi prende al volo, apro piano gli occhi e vedo Eugene che mi tiene stretta.
"Santo cielo sono viva" dico sospirando, mi rimette dritta "grazie signore"
"Di niente signorina" sorride e devo ammettere che Jane aveva davvero ragione, ha un bellissimo sorriso "state bene? Perché correvate?"
"Vorrei non incontrare nessuno quindi mi sposto velocemente" dico imbarazzata, mi porto i capelli dietro le orecchie.
Mi accorgo che non ho i libri, mi guardo attorno e li vedo sulle scale "oh i libri, mi sono caduti"
Scendo e ne prendo uno mentre Eugene prende l'altro.
"Ecco"
"Grazie signor Eugene, vi sono grata anche per avermi salvata"
"State attenta okay?"
"Si grazie"
"State bene?" Annuisco e sento la porta aprirsi.
"Vado, grazie ancora" corro di sopra e corro in camera mia.
Mi rannicchio sulla poltrona e comincio a leggere tranquilla.
Qualcuno bussa, alzo lo sguardo.
"Avanti" Alfred entra sorridendo.
"Ciao piccola"
"Ciao Alfred" gli faccio segno di sedersi chiudendo il libro, si siede e mi guarda rilassato.
"Un uccellino mi ha detto che non stai bene" dice tranquillo "e il mio intuito mi dice che c'entra il giovane Stuart"
"Ottimo intuito" dico sospirando e sorridendo gentilmente.
"Cos'è successo? Non è da te rinchiuderti in camera"
"Provo qualcosa per lui" dico di slancio "ho lasciato che i miei sentimenti per lui crescessero, ma ho scoperto che è un ragazzo che desidera solo la passione e i rapporti carnali e occasionali, non voglio essere un'altra delle sue vittime"
"Ma?"
"Ma lui mi giura che vuole altro da me, che mi ama, che vuole sposarmi e che io non sono come le altre, stamattina l'ho visto mentre ero sulla spiaggia e lui mi ha supplicata inginocchiandosi, di dargli un'altra opportunità" dico teneramente "sembrava sincero e non riesco a capire se si sta prendendo gioco di me e del mio cuore oppure è sincero" sospiro "in ogni caso ho chiuso ogni rapporto, non intendo rivederlo, non voglio stare male ancora"
Mi guarda attento "e cosa provi verso Peter?"
Sussulto e stringo lo scialle con entrambe le mani, il mio cuore batte a mille "non lo so" dico in un sussurro "Peter è..." metto una mano sul petto "ogni aggettivo sembra troppo poco per descriverlo, i suoi occhi mi guardano con una dolcezza assoluta e mi sembra di vedere il suo cuore ogni volta che mi guarda e siamo soli, mi sono resa conto di aver bisogno della sua presenza al mio fianco, e mi sono resa conto che adoro stare con lui anche nel silenzio"
"E cosa provi quando non c'è?"
Trattengo il fiato "a volte mi manca" dico dolcemente "ma non possiamo stare sempre insieme, è davvero un ragazzo meraviglioso"
"Ma?"
"Ma mi confonde, io..." respiro profondamente "a volte siamo soli e lui è dolce, buono e il mio cuore batte a mille quando i nostri sguardi si incontrano e altre volte invece quando siamo in mezzo agli altri è come se lui mi ignorasse e a volte se la prende con me per delle sciocchezze e mi tratta male e questa cosa mi fa stare male, Peter è come...un enigma senza soluzione è un enorme dilemma che stravolge la mia vita è questa cosa mi piace da impazzire perché amo le sfide e l'adrenalina e..."
"E senti qualcosa per lui" termina la mia frase e io arrossisco appena.
"Penso di si..." sospiro guardandolo dolcemente "sento il costante bisogno di sentire le sue braccia che mi stringono e le sue labbra che mi baciando la testa e amo ascoltare il suo respiro regolare quando è addormentato e rilassato, e mio dio adoro quando ride e i suoi occhi brillano e gli si formano quelle meravigliose rughette di riso ai lati degli occhi"
Mi porto le mani tra i capelli, mi guarda divertito "cosa devo fare Alfred? Perché sento il cuore in subbuglio? Perché non riesco a pensare? Perché li metto sempre a confronto e il mio cuore batte così forte come se volesse volare via"
"Ahhh mia cara l'amore è una lama a doppio taglio, ti ferisce eppure è così bello è appagante" dice divertito "che bello essere giovani" Si alza "ahhh come mi manca la mia gioventù e i dilemmi d'amore"
Mi scompiglia i capelli e lo guardo dolcemente "tutto quello che posso dirti è...prenditi un po' di tempo per te stessa" mi mostra delle chiavi "ho un rifugio sicuro in un paese distante tre ore di viaggio da qui, la carrozza ti aspetterà domattina e ti porterà lì se vorrai, stai sola per un po', rilassati, leggi, rifletti e poi torna a casa okay?"
Prendo le chiavi sorpresa "Grazie Alfred" lo abbraccio forte e lui ricambia.
"Ti voglio bene bambina"
"Anch'io, tanto"
"Bene ora vado, ci vediamo dopo okay?"
Annuisco "a cena" sorride e se ne va, guardo la chiave e sorrido alzandomi, la metto sulla toeletta e mi rilasso, mi pettino i capelli e comincio a prepararmi per la cena, Jane mi raggiunge e le dico della casa di Alfred, le chiedo di restare qui e lei accetta felice di avere un po' di tempo da passare con Eugene.

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