- cosa mi metto? - dissi spalancando l'armadio.
Domenica sera. Io e Emily eravamo in camera mia per scegliere cosa indossare.
Saremmo dovute andare ad una festa.
- questo. - disse indicando un vestito nero che non avevo mai indossato.
- beh...non mi sembra male. - dissi sfilandolo dalla gruccia.
Lo indossai con le mie dr. Martens e mi guardai allo specchio.
- bomba! - disse sorridendo.
Mi truccai come mio solito e mi piastrai i capelli, poi li raccolsi in una coda alta ben tirata.
Scendemmo le scale e mi ritrovai davanti l'ultima persona che avessi potuto immaginare essere nel mio salotto.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo poi andai verso mia mamma.
- cosa ci fa lui qui? - chiesi portandola in cucina.
- sono i nostri vicini. Conosci il ragazzo?
No, ci parlo solo di notte e mi ha vista praticamente nuda, ma no.
- si. Viene nella mia stessa scuola.
- bene. Dove stavi andando?
- ad una festa.
- la rimanderai. Tu rimani qui. Non facciamo brutte figure. - disse trascinandomi in salotto.
- no, io vado alla festa. - dissi durante il tragitto cucina-salone.
- mi spiace, signorina. Ho detto no.
- si.
- no.
- si. Io vado.
- non lo sognare nemmeno. Tu levo il cellulare.
- no, il telefono no.
- allora...
- e va bene. - dissi avvicinandomi alla mia amica.
- Emily, non posso venire. - le dissi abbassando lo sguardo.
- oh...rimango con te?
- no, vai. Non preoccuparti. - dissi abbozzando un sorriso e accompagnandola alla porta.
- mi racconterai tutto domani a scuola. - disse abbracciandomi e uscendo.
Tornai in salotto e andai vicino mia madre.
- lei è l'altra mia figlia. Chiara. - disse indicandomi.
Già, avevo dimenticato di dirvelo. Ho una sorella. Ha dieci anni e si chiama Giorgia.
È il mio opposto. In tutti i sensi. Sia esteticamente che caratterialmente.
Io ho gli occhi azzurri, i capelli castani e ricci. Lei ha gli occhi marroni e i capelli mori e lisci.
Io sono pigra, svogliata e timida. Lei è ordinata, servizievole e solare.
Il sole e la luna.
Sorrisi ai genitori di Finn e tesi loro la mano.
Dopo un po', ci dividemmo. Gli uomini andarono in giardino a discutere di non so cosa, le donne in cucina a parlare delle comodità che si trovavano in giro. La lavanderia, il supermercato, il centro commerciale...
- Finn, già conosci Chiara? - gli chiese mia madre.
In quel momento l'avrei voluta uccidere.
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those damn eyes.
FanfictionFinn Wolfhard, il ragazzo popolare della scuola. Chiara Smith, ragazza italo-americana appena trasferita. Cosa accadrà? Sta a voi scoprirlo. ----------------------- From chapter fourteen. - per cosa, Finn. Per cosa? - chiesi al limite della pazienz...