s i x t e e n

1.7K 102 53
                                    

- chi è? - mi chiese Pasquale.

- è...un mio amico... - dissi premendo il pulsante verde sul mio schermo.

- Finn.

- Chiara. - rispose con il mio stesso tono.

- scusa, so che è ora di pranzo, ma ti volevo chiamare appena sveglio.

- non preoccuparti, puoi chiamarmi anche di notte, lo sai. - dissi timidamente.

- ciao Finn! - urlò Dalila per farsi sentire.

- chi era? - chiese ridendo.

- Dalila. Ti saluta.

- metti il vivavoce. La saluto. Ciao Dalila. - disse con uno strano accento.

- ma Chiara non ti insegna l'italiano? Cosa fate quando siete insieme? - chiese lei avvicinandosi al telefono.

Arrossii violentemente ricordando il nostro bacio e avvicinai il telefono all'orecchio.

- cosa fai? - gli chiesi non sapendo cos'altro dire.

- nulla, sono sul letto.

- oh, interessante. - dissi ridendo.

- già. Sono molto produttivo. - disse ridendo. Era una risata-sbuffo.

- Chiara, mi passi l'acqua? - chiese Pasquale alla mia destra.

- oh, sì. Aspetta... - dissi sollevando la bottiglia.

Gliela porsi e mi ringraziò con un sorriso, che ricambiai.

- ah, non sei solo con Dalila? - chiese Finn dall'altro capo del telefono.

- no. Siamo con altri due nostri amici. - dissi addentando una patatina fritta.

- oh... - disse e sentii nella sua voce una punta di gelosia.

Sorrisi.

- se stai mangiando ti chiamo dopo. - disse.

- no, no. Non ho più fame.

Mentii spudoratamente. Stavo morendo di fame, ma volevo parlare con lui.

- oh, okay allora.

Calò il silenzio.

- come ti sei vestita oggi? - mi chiese.

- oh...ehm...ho un jeans e un top. - dissi ridendo.

- un top? Quanto corto?

- la smetti di fare il geloso? - chiesi divertita.

- non sono geloso. Ero solo curioso. - mi rispose difendendosi.

- oh, se sei solo curioso posso anche uscire in costume. - dissi provocandolo.

- non azzardarti neanche.

- ah ah. Perché?

- perché nessuno deve vederti scoperta.

Sorrisi ancora.

- cosa vuoi, mamma? - urlò. Lo sentii sbuffare.

- mia mamma mi sta minacciando di morte. Devo andare a fare colazione. Ci sentiamo dopo, vero?

- sì, vai. A dopo. - dissi e la telefonata finì.

Rimasi per un po' in silenzio, mentre gli altri parlavano tra di loro.

- cosa c'è? - mi chiese Dalila toccandomi una spalla.

- mh? Ah, nulla. Stavo pensando.

- a Finn immagino. - disse alzando le sopracciglia.

those damn eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora