- cosa mi dici? - chiesi a Dalila.
- nulla. Ah, sì. C'è una cosa. Ho parlato con Mark. È simpaticissimo! Oltre ad essere figo è anche cute. - disse con una voce da bambina.
Stavo per dirle quanto sembrasse psicopatica, quando bussarono alla finestra.
Mi avvicinai e scostai le tende.
Feci un passo indietro.
- cosa...devo staccare. - dissi senza attendere una sua risposta.
- cosa diavolo ci fai qui? - chiesi al ragazzo che si trovava fuori la mia finestra.
- fammi entrare, fa freddo. - disse avvolgendosi le spalle con le braccia.
Aprii le porte di vetro e lui entrò con un salto.
- cosa vuoi?
- mi annoiavo.
- ah e non potevi andare dai tuoi amici?
Lui alzò un sopracciglio come per dire: quelli sono amici?
- potevi evitare di entrare come un criminale e rischiare di morire.
- nah, preferisco così. Mi sento un bad boy. - disse sporgendosi verso di me.
Scossi la testa divertita.
- devi farti vedere. Da un buon medico.
- mi hai offeso. - disse e si sedette sulla sedia della scrivania.
- cosa vuoi fare? - gli chiesi.
- non lo so, pensavo avessi idee.
- ma se sei entrato come un bandito improvvisamente irrompendo in camera mia. Cosa vuoi che ne sapevo io.
- non so, dici di essere tanto speciale...
- non ho mai detto di definirmi speciale. - dissi puntandogli un dito contro.
Lui spostò delicatamente il dito e si alzò in piedi, sovrastandomi.
Piegai leggermente il collo per guardarlo negli occhi.
Ridusse la distanza tra i nostri corpi e io fui costretta ad alzare la testa.
Si avvicinò impercettibilmente al mio viso, ma io lo notai, dato che sentivo il suo fiato sulla punta del naso.
- Chiara posso prendere in prestito il tuo computer? - disse mia sorella da fuori la porta.
Ci allontanammo bruscamente e in quel momento la porta si aprì.
- oh...ciao Finn. - disse lei.
- ciao piccola. - disse grattandosi la nuca.
- posso allora?
- s-si. Prendi pure. - dissi ancora in trance.
- grazie! - disse per poi uscire dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Seguirono tre minuti di silenzio imbarazzante che, a mio parere, sembrarono ore.
Lui spezzò il momento di tensione.
- ehm...quindi?
- film? - dissi evitando il suo sguardo.
- si. Va bene.
Accesi la televisione che si trovava sulla parete di fronte il letto e misi netflix.
- tu scegli il film, io preparo i pop corn. - dissi uscendo dalla camera.
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those damn eyes.
FanfictionFinn Wolfhard, il ragazzo popolare della scuola. Chiara Smith, ragazza italo-americana appena trasferita. Cosa accadrà? Sta a voi scoprirlo. ----------------------- From chapter fourteen. - per cosa, Finn. Per cosa? - chiesi al limite della pazienz...