Riapro gli occhi lentamente e c'è una luce soffusa che entra dalla finestra. Guardo la sveglia sono le 8 a.m. . Mi butto giù dal letto,mi lavo e mi vesto velocemente e scendo di sotto dove ci sono mia madre e mia zia Freya.
«Perchè non mi avete svegliato? Adesso farò tardi a scuola.» dico mettendomi le scarpe.
«Pensavamo che dopo il trambusto di questi giorni volessi riposarti un po'.» dice mamma stupita dal mio umore.
«Non mi piace stare fermo. Ti dispiace accompagnarmi a scuola?» le chiedo.
«D'accordo andiamo.» dice ancora confusa.
Una volta arrivati nel cortile di scuola,mi fiondo subito giù dalla macchina e saluto mia madre con la mano per correre a lezione. È cosi strano mi sento pieno di energie,sono euforico e sento che potrei spaccare il mondo. Giro nel corridoio e vedo tutta la mia classe con la professoressa di letteratura che è in cerchio davanti l'armadietto di Max. Vedo Francesca e mi avvicino di soppiatto a lei.
«Ehi Fran,ma si può sapere che è successo?» bisbiglio.
«Ma dove vivi Jacob? Max è morto. Hanno trovato ieri il suo cadavere fatto a pezzi da un animale,in un vicolo vicino casa di Selena.» mi spiega.
Allora faccio mente locale e ripenso a tutto ciò che era successo e sento che sto per avere una crisi. Questa mattina quando mi sono svegliato è stato come se tutto quello che era successo fosse stato un brutto sogno. Invece era tutto reale. Avevo ucciso Max e l'avevo fatto a pezzi. Il senso di colpa stava diventando troppo forte e non riuscivo a controllarlo. Fin quando non arriva lei.
«Jacob,che fine avevi fatto? Ieri tua madre è venuta a scuola a chiedermi dove fossi finito.» mi rimprovera Selena sempre sottovoce.
La sua presenza mi aveva fatto calmare,il senso di colpa e la disperazione erano scomparsi. Avevano lasciato il posto ad un altro sentimento più forte del dolore. La rabbia. La rabbia che provavo perché Selena mi aveva lasciato e soprattutto perché per colpa di quella sua decisione avevo perso il controllo e avevo ucciso Max.
«Ah,quindi ora ci parliamo?» le chiedo con un velo di sarcasmo.
«Io ci tengo a te. Non voglio che ti accada niente.» mi dice sottovoce.
«Beh se ci tieni così tanto come dici,allora dovresti starmi lontana perché è proprio per colpa tua che è successo tutto.» le dico guardandola negli occhi e dal riflesso delle sue pupille,noto che le mie iridi erano diventate di un giallo intenso,così distolgo subito lo sguardo.
«Sei proprio un idiota.» dice guardandomi un po' spaventata per il colore dei miei occhi.
«Potreste gentilmente fare un minuti di silenzio per Max. Sì dico a voi due la infondo.»ci riprende la professoressa.
Al ché decido di andare in classe e aspettare gli altri compagni li per l'inizio della lezione. Non mi è mai piaciuto Max,era uno stronzo,ma comunque mi dispiace per quello che è successo. Non sapevo nemmeno io come reagire, perché sapevo che se lasciavo troppo spazio al senso di colpa mi sarei autodistrutto. Rientrano in classe e tutti,compresi Francesca e Joseph,mi guardano delusi per ciò che sembra il mio menefreghismo. Rimango in silenzio per tutte le lezioni nonostante i miei amici provassero a rivolgermi la parola. Suona la campanella che segna l'inizio del pranzo così mi dirigo in sala mensa,prendo un vassoio e mi metto in fila per il pasto.
«Ehi idiota! Avresti potuto mostrare almeno un po' di rispetto per Max.» dice Carlos uno degli amici del ragazzo che ho ucciso.
«Levati di torno,non sono dell'umore giusto oggi.» gli dico scansandolo.
STAI LEGGENDO
The Originals:"Figlio Di Un Originale"
FanficHo elaborato una nuova storia pieni di imprevisti,amore,amicizia e colpi di scena e spero che vi piaccia più della prima.