Capitolo 39

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-Se magari decidi di renderti utile aiutandomi con la valigia non ti prenderò a pugni.- sono 10 minuti che Nash sta lì impalato a non fare assolutamente niente piuttosto che aiutarmi a caricare le cose nell'auto.
-Sei decisamente stressante.-
-E tu decisamente inutile.- sono quasi sul punto di picchiarlo.
-I vostri problemi di coppia lasciateli fuori dalla nostra vacanza.- ride Jack aiutandomi con le valigie.
Siamo in partenza per la montagna e stiamo finendo di caricare la nostra roba in auto.
-Era meglio se lo laciavamo a casa.- fulmino Nash con lo sguardo mentre se la ride con il suo caro amico.
-Ti aspetto nel momento in cui verrai da me strisciando perché ti manco.- incrocia le braccia al petto mentre siamo l'uno di fronte all'altra a sfidarci con lo sguardo.
-Voglio proprio vederti quando andrò a dormire con Jay piuttosto che con te.- e con questa torno a sistemare le mie cose. Smette di ridere e mi guarda storto.
Finalmente si degna di prendere le altre valigie e iniziare a caricarle.
-Possibile che dopo una settimana già litigate?- continua Jack divertito.
-Non litighiamo, semplicemente mi fa perdere la pazienza come al solito.-
-Mmm si vedo molta differenza. - mi prende in giro.
-Taci, è colpa tua.-
-E che ho fatto adesso? - è parecchio divertito a quanto pare.
-Sei stato tu a voler fare il cupido della situazione.-
-Oh ma fammi il piacere.- mi da una spinta e ridiamo insieme continuando a lavorare.

-Direi che abbiamo finito. Se avete dimenticato qualcosa parlate ora o fottetevi.- dichiara Jay chiudendo il portabagagli della sua auto.
Sono riuscita a convincerlo a scambiarmi di auto, andrò con lui Jack e Nash piuttosto che con Martin, sarebbe stato troppo imbarazzante in questo momento. Gli ho parlato in questi giorni per chiarire la situazione ma non mi è sembrato entusiasta nonostante finga non ci siano problemi. È meglio anche per lui stare con qualcuno con cui possa parlare liberamente senza rovinarsi il viaggio.
Per le camere invece non è stato semplice, se dormissi realmente con Nash allora Ale dovrebbe dividere la stanza con uno dei ragazzi, che però allo stesso tempo vogliono restare insieme. Vedremo come andrà a finire.
-Forza sbrigatevi, sono parecchie ore di viaggio. Non voglio perdere l'intera giornata qui.- vedo Cam iniziare a spingere i ragazzi verso le auto.
-Ci sarà da divertirsi.- sento Jay ridere mentre partiamo.
Nash ha deciso di scambiarsi con Cameron e si è seduto dietro insieme a me.
Prendo subito le cuffie pronta a dormire il più possibile.
-Cosa fai?- mi chiede Nash stranito.
-Non fare quella faccia. Non resterò di certo ad ascoltarvi per ore.-
-Se non volevi sentirci potevi prendere l'altra auto.-
-Vuoi provocarmi? Se non sbaglio sei stato tu a seguirmi. Doveva esserci Cam qui se non sbaglio.-
Sento quei due avanti divertirsi parecchio vedendoci così da questa mattina.
Nash mi toglie le cuffie di mano e le posa nel suo zaino.
-Acolta, non ho molta pazienza. Ricorda la tua unica possibilità.- lo fulmino con lo sguardo. Non posso di certo passare tutto il tempo a conversare. Sono anche stanca perché è fin troppo presto per i miei standard.
-Correrò il rischio.- ride beffardo alzando le spalle.
-Jay preparati a dividere la stanza con me.- torno a cercare qualcosa da fare con il telefono.
Li sento ridere mentre Nash cerca di avvicinarsi.
-Scollati.- lo spingo via.
-Mi dispiace tesoro ma poi Jack dove dormirebbe?- ride Jay lanciandomi un'occhiata dallo specchietto.
-Non sono problemi miei.-
-Dormirai con Ale senza fare storie.- mi tira un pizzicotto il ragazzo al mio fianco.
-Vedremo.-
Nash ride e poggia la testa sulla mia spalla.
-Credo dormirò un po'. Sto comodo.-
Adesso lo lancio dal finestrino.

-Approfittatene perché non mi fermerò per un bel po'.- ci lancia un'occhiata Jay scendendo dall'auto in una stazione di servizio.
Quando apro lo sportello Nash mi blocca.
-Che c'è?-
-È da stamattina che ti vedo nervosa. Tutto ok?- mi lancia un'occhiata incerta.
-Ma si.-
-E allora deduco ti diverti a battibeccare con me.-
Sono confusa, dopotutto l'abbiamo sempre fatto. Perché ora mi chiede certe cose.
-Non capisco. L'abbiamo sempre fatto per scherzare. Cos'è cambiato ora?-
Lancia un'occhiata fuori dal finestrino suppongo per assicurarsi che Jay e Jack non stiano già tornando.
-Non lo so. Hai ragione.-
-No spiegati. Se c'è un problema dimmelo. Pensavi me la stessi realmente prendendo con te? Ma se ridi di continuo.- lo guardo stranita. Non capisco.
-Volevo esserne sicuro.- sorride nascondendosi dalla traiettoria del mio sguardo.
-Ti eri per caso preoccupato? Povero playboy, stai perdendo colpi.- ricambio il sorriso e gli do una spinta.
Ride e torna a guardarmi in maniera più rilassata.
-Se fossi arrabbiata con te, te lo direi. Non è che se stiamo insieme devi cambiare il modo di comportarti con me, io non lo faccio.-
-Tutto ok allora? - continuo dato che non mi risponde.
-Certo.- si avvicina e mi da un bacio sorridendo prima di scendere dall'auto.

Non ero mai venuta in questo posto, è bellissimo. Non mi ritengo un'amante della montagna ma il paesaggio è strepitoso.
-Jack perché non ci hai mai invitato? Sei un pessimo amico.- gli tira una pacca sulla testa Cameron appena scendiamo.
-Perché sei capace di distruggere tutto in un attimo.-
Lo vedo abbastanza teso in effetti, capisco la preoccupazione di portare qualcuno qui ed averne la responsabilità.
-Ti ho preso la valigia.- sento Nash passarmela mentre sono intenta a guardarmi intorno.
-Non devi farlo solo perché stamattina non mi hai aiutato sai?- mi piace prenderlo in giro. Solo non vorrei cambiasse atteggiamento ora che stiamo insieme.
-Se vuoi la poso di nuovo.-
Gli tiro una gomitata e mi avvio verso la casa insieme alle ragazze.
Wow. Non ero mai stata in un posto con così tanto legno. È uno chalet bellissimo, totalmente diverso dalle case a cui sono abituata. Non sapevo come immaginarmelo.
-Jack ma è bellissimo!- esclama Ale al mio fianco mentre io non faccio altro che guardarmi intorno da quando sono scesa dall'auto.
-Ti ringrazio. Di sopra ci sono due camere da letto e un bagno. La vostra è la seconda a destra.- ci indica le scale alle sue spalle ci sbrighiamo a salire per vedere com'è.
La camera ha due letti singoli ed il tetto spiovente. Mi sembra di essere in una mansarda. Mi piace tantissimo. C'è un solo lucernario, coperto da una specie di anta di legno, immagino per non appesantire il vetro quando c'è molta neve. Decido subito di aprirla e ci affacciamo entrambe e guardare il paesaggio. Fa abbastanza freddo ma fortunatamente non c'è vento. Ci sono boschi a perdita d'occhio e si intravedono i tetti di alcuni chalet non molto distanti dal nostro.
-Chissà come dev'essere bello passare le vacanze qui ogni anno.- fantastico chiudendo il lucernario e tornando dentro.
- A saperlo avrei convinto Jack molto tempo fa.- risponde Ale iniziando a disfare la sua valigia.
Decido di farmi un giro per vedere un po' la casa.
Anche il piano inferiore è molto accogliente, in salone c'è un bel camino in pietra. La cucina dà sul salotto con un'ampia isola e degli sgabelli.  È l'unica zona in cui non vedo una gran quantità di legno. C'è un piccolo bagno di servizio accanto alla camera matrimoniale e uno di sopra più grande.
Sul retro c'è una piccola terrazza con un barbecue, un falò e dei divanetti intorno.
Non è enorme ma ha tutto ciò che potrei volere in un posto del genere.

-Tanti anni d'amicizia e non mi hai mai portato qui.- mi lamento con Jack mentre lo aiuto a portare dentro le varie cose dalle auto.
-Non sei affidabile tanto quanto Cameron.-
-Mi stai offendendo enormemente sai.-
Mi sorride passandomi un'altra scatola.
-Vi è piaciuta la stanza?- chiede mentre entriamo in salone.
-Ha una vista fantastica.-
-La nostra è l'unica con il balcone. Godetevi la finestra.- mi fa l'occhiolino allontanandosi.
Stronzi, si erano organizzati apposta.
-Com'è la tua stanza?- vengo riportata alla realtà dalla voce di Nash alle mie spalle.
-Mi piace molto. La tua invece? A che piano state?- chiedo voltandomi.
-Sarai triste sapendo che non starò nella stanza accanto alla tua.- si avvicina per abbracciarmi.
-Che fortuna.-
Alza gli occhi al cielo accennando un sorrisetto.
-Sono contento di essere qui con te che mi odi.-
Gli tiro un pizzicotto mentre poggio la testa sul suo petto.
-Non così tanto.-
-Cosa?-
-Non ti odio così tanto.-
Mi sorride e inizia ad avvicinarsi.
Quando credevo volesse darmi un bacio in realtà si ferma e poggia la testa sulla mia ridendo.
-Che c'è? Ci sei rimasta male?- stronzo.
-Chissà se Jay ha già sistemato la nostra stanza.-
-Ma la vuoi smettere!- lo sento trattenersi per non ridere.
Mi libero leggermente dalla sua stressa e gli getto le braccia al collo.
-Mi piace innervosirti.-
Gli sorrido e mi alzo sulle punte per baciarlo.
-E sei decisamente troppo alto.- mormoro tra un bacio e l'altro.
In un secondo mi solleva da terra reggendomi per le cosce.
-Va meglio?- sussurra.
-Se mi fai cadere ti strozzo.- uso il suo stesso tono mentre torniamo a baciarci.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora