Appena suona la campanella metto la testa sul banco, sono già stanca di stare a scuola.
Appena rialzo la testa vedo Jack ridere mentre mi guarda.
<Che c'è?> gli chiedo.
<Sei un caso perso.> mi risponde scuotendo la testa sorridendo.
Martin ridacchia e si gira verso di me. <Ti capisco, anche io mi sto annoiando. E pensare che potevo dormire stamattina.>
<Finalmente qualcuno che mi capisce! > gli rispondo accennando un sorriso e facendone spuntare uno anche sul suo viso.
<Non pensare che io sia contento di stare qui eh.> mi dice Jack, ma io lo ignoro.
<Ho fame.> siamo alla prima ora e già mi sto lamentando. Ma perché mi sono svegliata.
Jack scuote la testa rassegnato facendo ridere me e Martin.
<Puoi resistere un' altra ora?> mi chiede il ragazzo dagli occhi belli sorridendo.
<Mm..forse. >gli rispondo continuando a guardare i suoi occhi.
<Lasciala perdere...è senza speranza.> dice il biondino a Martin.
<Haha..come sei simpatico.> gli faccio il dito medio.Noto che Martin mi guarda con un sorriso e poi mi chiede <Posso saper il tuo nome, ragazza senza speranza?>
Jack ride e io li guardo male.
<Se mi chiami così non puoi.>
<Questa rompiscatole si chiama Francesca. Preparati, dovrai sopportarla.> gli spiega ridendo.
Lo guardo male.
<Beh mi sembra simpatica> afferma Martin sorridendomi.
<Cambierai idea.> insiste Jack guardandomi.
<Dai mangiona andiamo. Abbiamo tutti e tre lo stesso orario per ora. > continua.
Gli sferro un pugno sul braccio e lui impreca. Io e Martin ridiamo e ci avviamo verso l'aula di inglese.
Mi giro per chiamare Ale ma mi fa segno che ci raggiungerà dopo.Quando mi giro verso Jack noto che mi guarda con sguardo malizioso mentre indica con il capo Martin.
Gli faccio il dito medio e torno a camminare.
°°°°°Ricreazione. Finalmente posso mangiare.
E poi pensi che Jack non abbia ragione.
Ale si mette a usare il telefono a io esco dalla classe per andare alle macchinette.
In corridoio mi raggiunge Jack.
<Come ti sembra il nuovo arrivato? Proprio il tuo tipo.> mi chiede con sguardo malizioso.
Alzo gli occhi al cielo.
<Difficile da dire dopo solo un paio d'ore. Sicuramente più simpatico di te>
Accelero il passo soddisfatta e lo sento ridere.Quando torno in classe vedo che Martin è seduto al suo banco da solo così vado a sedermi vicino a lui.
Da quando sei una persona socievole?<Posso?> gli sorrido indicando la sedia.
<Certo.> risponde ricambiando il sorriso.
<Non hai fame?>gli chiedo offrendogli le mie patatine.
<No grazie. Non molta. >mi dice rifiutandole.
<Se vuoi ti accompagno da Jack e i suoi amici, così conosci persone simpatiche, al contrario di lui.> gli sorrido leggermente.
Fa una piccola risata.
<No tranquilla. Prefersco restare qui.>
<Ok>rispondo sorridendo.<Di dove sei?> chiedo per iniziare una conversazione.
<Seattle.> risponde.
<E come mai sei venuto qui a LA?>
<I miei genitori si sono separati e io e mia madre ci siamo trasferiti qui, anche se vivo per conto mio.> mi risponde guardandomi negli occhi.
<Ho trovato un gemello allora. Anche io sono qui per lo stesso motivo.>
Mi guarda e accenna un sorriso.
<Allora ho trovato qualcuno che sa cosa significhi ricominciare da zero e doversi ambientare. Magari mi dai una mano.> si vede che è un po' pensieroso ma sembra sorridere sempre.
<Certo. Tranquillo ti troverai bene qui. La scuola non è male e anche gli studenti. Beh non tutti ovviamente ma in linea generale c'è bella gente. Io ho avuto la fortuna di partire dal primo anno, così non ero l'unica persona nuova ma ho subito fatto amicizia.>
<Beh mi affido a te allora> mi sorride.
°°°°°°Dopo altre due ore noiose finalmente usciamo. Come primo giorno fortunatamente sono solo 4 ore. Io, Jack e Martin stiamo andando al parcheggio della scuola.
<Dove abiti?> chiede il biondino a Martin.
<Vicino alla spiaggia. Non so se hai presente quella serie di villette vicino allo skate park.> prova a spiegare Martin.
<Abiti nella stessa zona di Jack allora. Più o meno.>
<Se non hai da fare puoi venire con noi. Ti do un passaggio.>
<Volentieri. Grazie mille.>
Andiamo a prendere la macchina e andiamo a casa di Jack.
°°°°°<Fermati qui. Continuo a piedi. Grazie del passaggio.>
Jack parcheggia e Martin scende dall'auto.
<Ehy se vuoi fare un giro più tardi chiamaci.> gli dice Jack dal finestrino.
<Certo.> Martin ci saluta e si avvia verso casa sua.
<Beh non sembra male. Simpatico> afferma Jack parcheggiando nel vialetto di casa sua.
<Si sono d'accordo. Vedremo.>
<Sempre molto scettica tu eh. Non parti mai del tutto convinta.>
<Lo sai che ci vuole tempo per farmi piacere una persona. Boh non so. È presto per dirlo con certezza.> dico entrando in casa.Dopo aver mangiato ci mettiavo a vedere la Tv. È arrivata da poco anche Sara e dopo averle raccontato del nuovo arrivato sembra avere anche lei un'impressione positiva.
<Beh dovrei conoscerlo per dirvi come la penso ma da quello che racconta Jack sembra un bravo ragazzo. Aspettiamo domani.><Che volete fare?> chiede Jack annoiato.
<Andiamo in spiaggia!> rispondo entusiasta.
<Potremmo chiamare anche lui. Che ne pensate?> propone Jack e io e Sara accettiamo.In spiaggia Jack inizia a lanciare la sabbia a Sara che cerca di prendere il sole in pace. È divertente il modo in cui tenta di mantenere la calma e non picchiarlo mentre io e Martin li guardiamo ridendo.
<Da quanto vi conoscete voi tre? >mi chiede.
<Da cinque anni. Siamo molto legati.> gli rispondo guardando i due che si stanno rincorrendo.
<Si, ho notato.> mi sorride.
Lo guardo e ricambio il sorriso.
Ci sdraiamo sulla sabbia e continuaiamo a parlare del più e del meno.<Piccioncini avete fame?> ci chiede Jack quando tornano da noi.
<Si ho fame.> rispondo guardandolo male.
<Risposta ovvia.> afferma ridendo con il suo nuovo amico.
Guardo Martin con sguardo assassino.
<Ma da che parte stai?!>
Lui mi sorride e alza le mani in segno di resa.
<Traditore.> gli punto il dito contro con gli occhi ridotti a due fessure.
Mette il broncio e lì mi scappa un sorriso ma scuoto la testa per non darlo a vedere.
Arrivati al bar Martin va a prendere un frappè al cioccolato e me lo porta. <Questo è per farmi perdonare.> mi fa l'occhiolino e me lo passa.
<Se stai tentando di comprarmi sappi che ci stai riuscendo benissimo.> ridiamo insieme.
°°°°°°°°°°°°Io e Jack prendiamo un panino mentre Sara e Martin un pezzo di pizza.
<Vi va di andare allo skate park?!> propongo abbastanza euforica.
<Ormai ci vivi in quel posto> mi risponde Jack.
<Confermo.> dice Sara.
<Vai in skate?> chiede Martin guardandomi.
Quando sto per rispondere Jack mi precede.
<Ormai quella tavola si è fusa ai suoi piedi. E fidati è fastidiosa. >
Vorrei negare ma è vero. È una delle cose che amo fare. Mi rilassa e a volte ne ho veramente bisogno.
<In questo caso ha ragione il biondo.> rispondo a Martin.
<Anche io a volte ci vado ma non sono esattamente un appassionato di queste cose. Però un giro lo farei volentieri.> spiega lui.
<Allora si va?> chiede Sara e io guardo Jack come per dirgli che manca solo lui.
Sospira ma poi acconsente.
