Capitolo 23

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Sono passate due settimane e mi sono finalmente iscritta al corso pomeridiano di grafica, non vedo l'ora di cominciare. Sarò da sola perché nessuno del mio gruppo l'ha scelto, i ragazzi hanno puntato sui vari sport mentre Ale e Martin su quello di musica e canto. Purtroppo i nostri orari non combaciano, il mio corso combacia solo con quello di basket e quello di nuoto. Spero Sara e Nina abbiano scelto quello di teatro così potrò passare a vederle.

Dalla festa Cole non si è fatto sentire direttamente, ha provato a contattare Ale ma non ne voglio sapere. Di certo non posso scappare ma finché non si avvicina va tutto bene.
Intanto Jay si è riunito definitivamente al gruppo, non che avessi dubbi ma mi era venuta l'ansia che le cose non fossero più come prima. Fortunatamente è tutto com'era, sono felice di vederci di nuovo tutti insieme. Ci conosciamo fin da ragazzini e gli voglio un bene dell'anima, mi è sempre stato accanto. Vederlo andare via così è stata dura, specialmente in un periodo difficile per me. Ha fatto amicizia anche con Martin e Nash, si sono ambientati e diciamo che ormai fanno parte del gruppo. Vedremo come andrà.

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<Siamo solo all'inizio dell'anno e già hai saltato 4 lezioni di matematica. Vuoi darti una calmata?> borbotta Jay mentre ci avviamo verso il bar.
<Non è colpa mia se mi odia e non sono capace.> cerco di giustificarmi. Anche oggi l'ho convinto ad entrare alla seconda ora con me. Quella strega mi odia, sicuramente non miglioro la situazione ma anche solo vederla mi rovina la giornata.
<Ho perso le speranze da un bel po' con te. Lascia perdere.> si siede al tavolo sconsolato.
<Che corso hai scelto?> chiedo curiosa. Spero ci sia almeno qualcuno che conosco, anche solo per tornare a casa.
<Secondo te? Cosa potrei mai fare.>
<Mm sei proprio il tipo da moda e costumi hai ragione.>
<Haha simpatica. Dillo che mi vuoi nel corso di nuoto.>
<Ammetto che cerco volentieri un passaggio a casa dopo scuola ma no tranquillo, segui la passione per la moda.> gli faccio l'occhiolino e lui mi guarda con gli occhi ridotti a due fessure.
<Beh sarà pieno di ragazze ma preferisco quello di Basket.>
<Non avevo dubbi. Così possono venirti a vedere tutto sudato e sbavarti dietro. Da quando sei tornato è ripartita la fila per te.> dico ridendo.
<Che posso farci se sono uno splendore.> ora inizia a tirarsela ovviamente. Certo che lui e Nash se la contendono a pari punti.
<Gli altri che hanno scelto?>
<Matt e Jack vengono con me a basket, Cameron e Nash andranno a quello di nuoto. Sarai molto contenta.> inizia a fare quei sorrisetti ma gli tiro uno schiaffo.
<Ah dimenticavo che l'amore della tua vita suona la chitarra. Mi dispiace.> inizia a prendermi in giro facendomi ridere.
In queste settimane io e Martin non abbiamo passato molto tempo insieme dato che è rimasto a casa malato per un po'. Con Nash invece ci comportiamo da normali amici ma continuo ad avere un atteggiamento diverso da quello che ho con gli altri. Non posso dire che sia antipatico perché ci siamo divertiti in questi giorni però boh non so. O sono io a voler trovare un difetto per forza.
Si Francesca sei psicopatica.

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Appena entriamo a scuola Ale mi viene incontro con una faccia da pazza.
<Quanti caffè hai bevuto stamattina?> la prendo in giro ma non mi da retta e mi trascina verso le scale che portano in palestra.
<Devo parlarti. Stamattina non so come ti sia venuto in mente di entrare alla seconda ma grazie a Dio l'hai fatto. Cole si è presentato all'entrata e..> non la faccio neanche finire che butto un mezzo urlo. Scherziamo. Che vuole ora.
<Zitta cavolo. Menomale che ti sei portata Josh altrimenti non so come sarebbe finita. Ho detto ai ragazzi di non avvicinarsi e sono andata io a parlargli.>
Bene ora inizia la mia fase di panico. Che giornata del cazzo.
<Che voleva? Ha una bella faccia tosta a presentarsi.> non so neanche se sono arrabbiata o nel panico.
<Voleva parlare con te dato che alla festa ha preferito non avvicinarsi.>
<E??>
Spero abbia fatto finta di niente anche lei e lo abbia mandato a fanculo.
<Gli ho spiegato che è meglio per tutti se non si fa vedere. Non dico che mi dispiaccia ma magari puoi provare a vedere cos'ha da dirti...>
Non voglio neanche sentirla finire. La lascio lì e mi avvio verso la classe. Non voglio che mi metta di nuovo in mezzo alle sue cazzate. Possono essere amici quanto vuole ma non deve tirare in mezzo me. Ho già sbagliato ad ascoltarla l'altra volta, non dovevo proprio scrivergli. Vedi come va a finire.

Appena usciamo dalla classe Jay mi ferma nel corridoio per capire cosa fosse successo. Inutile provare a mentire ma non mi va proprio di parlarne.
<Vuoi passare da me più tardi? Non mi va di parlare ora. Scusami.>
Prendo la mia roba nell'armadietto e mi avvio verso il laboratorio d'informatica.

                            °°°°°°°°°

<Wo ragazza che faccia hai oggi.> mi fa notare Nina appena si siede accanto a me.
<Uccidimi.> classico atteggiamento da persona matura che affronta le cose.
<Hai un'ora per aggiornarmi sui tuoi problemi esistenziali. Vai.>
<Mi dispiace sccassarti sempre con queste stronzate.>
Continuo a lamentarmi ma mi sento veramente in colpa. Con tutti. Devono sorbirsi le mie paranoie.
<Smettila dai. Tanto ti pare che voglio ascoltare quella strega.> mi fa ridere prendendo in giro la prof.

Dopo averle raccontato tutto mi butto con la testa sul banco. Voglio sprofondare.
<Sai vero che può benissimo venire sotto casa tua? Inutile ignorarlo perché non la smetterà almeno per ora. Magari puoi veramente provare a sentire ciò che ha da dirti.>
<Cazzo giusto. No ti prego vengo a vivere con te. Adottami.> non posso fare a meno di lamentarmi.
<È libera la cuccia del cane se vuoi. Massimo che posso offrirti.>
<Ma come sei gentile.> le do uno spintone e inizio a pensare seriamente a cosa fare.
<Scusami ancora. Sei una santa.>
<Tranquilla lo so.> mi fa l'occhiolino e ci salutiamo appena suona la campanella.

Queste ultime due ore sembrano non passare mai. Probabilmente perché sto impazzendo a farmi paranoie.
All'uscita mi metto a cercare Ale per tornare a casa.
<Hey. Scusami per stamattina. Ultimamente questa cosa mi sta scombussolando.>
<Ma di cosa. Non dirlo neanche, tranquilla. Vieni altrimenti restiamo a piedi.> mi prende per il braccio e mi trascina alla fermara dell'autobus.
<Sto pensando di dargli la possibilità di parlare. Me ne pentirò sicuramente, ma ormai. Voglio parlare prima con Jay e gli altri e vedere che ne pensano. Nina ha detto che è inutile scappare che sicuramente continuerà a farsi vivo. Facile a dirsi.> le spiego un po' la situazione finché non arrivo a casa.

                           °°°°°°°°°°

<Ale mi consiglia di farlo ma non se è una forzatura, solo se me la sento. >
Sono al telefono con Jay da dopo pranzo e gli ho spiegato tutto, tra poco viene per studiare e ovviamente per farmi la predica.
<Francesca non voglio che ti avvicini a lui. Non se ne parla.> è arrabbiato ma penso la prenda molto più sul personale per la sua passata assenza.
<Senti non ho ancora deciso nulla. Non saprei neanche che dirgli. Smettila e stai tranquillo.>
Chiudo la chiamata e torno a parlare con gli altri a cui ho spiegato un po' la situazione.
Cam è della stessa idea di Josh. Due cocciuti irremovibili. Jack e gli altri pensano io debba ascoltarlo ma magari avanti scuola o comunque mentre sono in gruppo. E in effetti non so come potrei reagire quindi sono d'accordo ma allo stesso tempo non potrei mai parlargli mentre sono con tutti loro, tra Jay e Cam non so chi lo ridurrebbe peggio. Madonna ma non potevo essere un eremita e vivere con gli animali.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora