Capitoli 37

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Ho passato la notte in bianco. Non ho fatto altro che rigirarmi in quel fottuto letto. Da quando dormire mi è diventato difficile?
L'unica persona con cui ne ho parlato è stato Jay, ovviamente anche lui già era conoscenza del tutto mentre io sarei capace di negare l'evidenza anche in questo momento. Mi odio.
<Cosa dovrei fare secondo te?>
Siamo in chiamata da ore, non gli ho dato neanche il tempo di svegliarsi con calma.
<Se me lo chiedi un'altra volta ti attacco il telefono in faccia. Cosa vuoi che ti dica. Comportati normalmente e vedi se noti dei cambiamenti in te stessa.>
<Scusami. Come faccio a comportarmi normalmente sapendo come la vede lui.> nascondo la faccia nel cuscino anche se non può vedermi.
<E cosa vorresti fare? Evitarlo? Smettila di farti tanti problemi.> sbuffa.
<Ti assicuro che Nash sarà il primo ad essere totalmente spontaneo. Se i tuoi famosi elefanti torneranno avrai una risposta.> gli piace prendermi in giro.
<Simpatico. Vorrei vedere te nella mia situazione.>
<Se rifiuterai Nash e ammetterai di amarmi allora potremo parlarne.>

Lo saluto e vado a fare colazione. Devo riorganizzazione un attimo le idee. Mi andrà comunque di merda. Se gli dico che ricambio e iniziassimo una relazione cambierebbe presto idea conoscendomi meglio, se lo rifiuto rovinerei la nostra amicizia. Inutile fingere, non potrei comportarmi in maniera normale sapendo che lui magari soffre a causa della mia presenza.
Vorrei scomparire.
Stasera devo anche uscire con Martin, non potevo scegliere momento peggiore.
Nash non si è fatto sentire, immagino non voglia mettermi più ansia di quella che già mi procuro da sola.
Voglio fare un giro, camminare un po'.

Per poco non prendevo in pieno un palo a causa della mia distrazione.
Non devo di certo dargli una risposta oggi, ma neanche farlo morire nell'oblio dell'attesa. Il destino ha scelto la persona sbagliata a cui far prendere decisioni del genere.
Sedendomi su una panchina decido di fare qualcosa che somigli ad una lista dei pro e dei contro. Vorrei in realtà distinguere le sensazioni che solo ora mi rendo conto di provare con lui da quelle che provo con altri.
Non nego di avere ancora lo stomaco sottosopra pensandoci, ma potrebbe anche essere l'ansia. Darò un punto ad entrambe le cose.
Ha il mio stesso umorismo. Altro punto per lui.
Mi viene da fare il paragone con Martin, anche se non dovrei. Con lui mi sono lasciata trasportare dalla situazione e da un'attrazione fisica iniziale, alla fine si è ben capito che non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Cose come l'ironia o l'umorismo per me sono importanti e noi due siamo ai poli opposti, restando soli non riusciamo neanche a parlare.

Altra cosa che mi fa riflettere è il fatto che con lui non mi sento a disagio, è riuscito in poco tempo ad avere una tale confidenza con me che non credevo potessi dare a qualcuno che non fosse Jack o Jay. +1
Ma se dovessi dire che ogni volta che lo vedo arrivano gli elefanti mentirei. Da una parte penso sia dovuto proprio al suo modo di mettermi a mio agio, mi sembra di conoscerlo da una vita. Non so se sia una giustificazione ad una mancanza che mi spaventa o sia la verità.
Ci ho pensato per ore, non dovrei almeno sentirmi scombussolata stando insieme a lui? Come ora per esempio. E invece no. Questo significa che non ho interesse? Non saprei.

-Sono passato a casa tua ma non c'eri. Dove sei? -
Mi arriva un messaggio da Jack e gli dico di raggiungermi.

<Secondo me la vera domanda che devi porti è se sei felice quando siete insieme. Se ti diverti. Se ti piace passare del tempo con lui. Fanculo lo stomaco, sarebbe arrivato lo stesso se avessi continuato a starci insieme. Ne sono convinto.> mi osserva serio dopo aver letto i miei appunti.
Resto in silenzio a rigirarmi il telefono tra le mani.
<So già che i tuoi reali problemi non sono questi. Tu hai paura di iniziare una relazione. Fottere tutto con le tue paranoie. Non te lo lascerò fare.> mi fa voltare verso di lui.
<Voi due siete perfetti insieme, l'avete dimostrato fin troppo. Non iniziare a pensare che Nash cambierà idea se gli dici di si. Avrebbe potuto farlo ugualmente in questi mesi, ma non l'ha fatto. Non è un estraneo quindi il tuo atteggiamento verso di lui sarà lo stesso, non devi mica partire da zero.>
<Supponiamo tu abbia ragione. Quanto potrebbe durare? Una volta finita non vorrà più neanche sentirmi nominare.>
<Ma pensa a goderti il presente. Cosa ti costa? Se questo può farvi stare bene entrambi perché evitarlo? >

<Stasera esco con Martin.> torno a parlare dopo minuti di silenzio.
Lui sospira e non posso fare a meno di essere d'accordo con lui già da qui.
<È per caso per lui che ti fai dei problemi? >
<Assolutamente no. La situazione con lui è svanita in ben poco, gliel'ho anche soiegato. In realtà mi sento quasi forzata ad andare.> ammetto tirando le ginocchia al petto.
<E allora perché non gli dci di no?>
<Mi sembrava una buona idea uscire ogni tanto considerando che non ci vediamo spesso. E poi dopo che ha insistito mi sembrava btutto dire di no.>
<Lascia perdere tutte queste cose che non fanno altro che crearti paranoie. Se proprio devi allora spiegagli la situazione. Inutile farsi problemi per cose che non vogliamo fare. Togliti questo peso.>

Parlare con Jack mi è servito a confermare ciò che già so, devo smetterla di pensarci e fare ciò che mi sento di fare.
Ho mandato un messaggio a Martin per informarlo che non ho possiamo uscire stasera ma per il resto preferisco parlarne di persona. Certo arrivare a dirgli che c'è qualcosa tra me e Nash quando fino a ieri affermavo convinta il contrario sarà difficile. Ma non importa. Prenderò le cose come vengono per una volta.

-Ho bisogno di parlarti. Quando puoi passa a trovarmi a casa.✌️-
Mando un messaggio a Nash e lancio il telefono sul letto. Panico, odio fare i discorsi.
Neanche il tempo di riflettere che lo schermo si illumina.
-Sarò lì prima che tu possa cambiare idea.-
Riderei se non mi si stessero contorcendo pian piano le budella.
Ok respira, che sarà mai. Fino a dieci minuti fa eri più che convinta. Torna ad avere quella determinazione.
Fosse facile.
Mi passo le mani tra i capelli e inizio a camminare avanti e indietro tentando di mettere insieme delle frasi che abbiano un senso.

Dalla finestra posso vederlo parcheggiare nel vialetto di casa. Oh cristo. Non poteva esserci almeno un po' di traffico?
Ok non ho assolutamente un discorso, butterò fuori parole a caso sperando di non rovinare anche questa giornata.
Lo osservo un'ultima volta prima di farmi coraggio ed andare ad aprire la porta.

<Ciao.> lo invito ad entrare senza guardarlo troppo. Non riesco a stare ferma, continuo a spostare le mie mani dal retro della schiena alle tadche dei pantaloni.
Mi sorride leggermente impacciato anche lui e si posiziona difronte a me.
Cazzo vai a sederti senza guardarmi ti prego.
<Come stai? > cerca di rompere il ghiaccio.
<Diaciamo che non è il momento migliore per chiedermelo.> ecco le parole mi stanno già uscendo a caso.
Fortunatamente lo vedo ridere e mi avvio verso il divano.
<Vorrei prima dirti che se mi hai chiamato così presto solo perché non volevi farmi aspettare sappi che per me non c'è problema. Puoi prenderti tutto il tempo che vuoi.> mi lancia un'occhiata serio e si siede.
<Smettila di essere così buono o cambierò idea solo per infastidirti.>
Sorride ancora e io non riesco a stare seduta un secondo di più, devo vagare per forza per la stanza.
<Ora ti dirò tutto ciò su cui ho riflettuto. Se dirò stronzate non farci caso ma non riesco a essere del tutto tranquilla. > menzogna enorme perché non lo sono neanche un po'.
Annuisce e continua a guardarmi con quello sguardo ansioso ed impaziente.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora