Capitolo 14 - Un piano infallibile

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Mi sono sempre chiesta cosa spinge una persona ad aprirsi con un'altra, in che preciso momento capisci che ti puoi fidare di lei raccontandole ogni tuo segreto o rivelandole ogni parte di te. 

Fortunatamente non tutti sono diffidenti come la sottoscritta che ci mette anni prima di fidarsi di una persona, alcune volte questo lato del mio carattere mi premette di affrontare le cose più facilmente ma in alcuni casi mi allontana da persone che magari mi vogliono bene. Tuttavia, con Federico è successo tutto cosi velocemente, non ho mai individuato l'esatto momento in cui ho deciso che lui doveva essere la mia persona, è nato tutto cosi spontaneamente che non mi sono resa conto di aver trovato la mia metà della mela fin a quando non ho capito di provare qualcosa per lui.Vi voglio raccontare la volta in cui ho capito di essere innamorata di lui, eravamo a Firenze quando lui era nel settore giovanile della fiorentina, in quel periodo viveva in un piccolo appartamento al centro e io quasi ogni week-end andavo da lui. In uno dei tanti week-end andai a trovalo e sfortunatamente mi venne la febbre, avevo deciso di rientrare a casa per non rovinare i suoi piani, se mi ricordo male voleva presentarmi una ragazza con la quale si stava sentendo. Tuttavia, lui mi obbligò a restare rinviando ogni suo appuntamento, compreso quello con la ragazza, si occupò di me cucinandomi e comprandomi le medicine. Passammo dei momenti bellissimi vedendo film e giocando come due scemi alla  play, sembravamo una di quelle coppietta da film, li ho capito di amarlo.

Sorrido al ricordo dei nostri momenti insieme, abbiamo trascorso tante di quelle cose che ripensandoci mi vengono i brividi, quanti pianti e quante risate abbiamo condiviso sul mio divano in pelle e sul suo sofà, mentre ora eccoci qui in viaggio verso Courmayeur litigando per l'ennesima canzone da scegliere. Il resto della comitiva già è arrivata a destinazione da un paio di ore, mentre io e Fede siamo appena usciti dall'autostrada, altri pochi minuti e arriveremo davanti alla struttura che Martina ha scelto. E' stata proprio lei ad organizzare tutto, hotel, gite e la serata di Capodanno, che utilizzando le sue parole "deve essere strepitosa".I ragazzi si sono solo limitati a dare la somma senza chiedere altro, Federico, ovviamente, ha deciso di offrirmi tutto perché non vuole che io spenda i miei soldi, dopo l'ennesima discussione ho deciso di accettare solo perché ero stufa di sentire le sue lamentele continue.

-"Terra chiama Giada". La mano penzolante del suo amico davanti ai suoi occhi la riportò alla realtà, era stata sommersa cosi tanto dai suoi pensieri che non si era resa conto che erano arrivati davanti all'albergo. Un bellissimo albergo in legno con decorazioni moderne che lasciavano trapelare tutto il suo fascio e lusso, la ragazza osservando bene aveva intuito che quella semplice vacanza non era costa poca al suo amico.

-"Scusa,ero sovrappensiero".

-"Ho notato, scendi che siamo arrivati, i ragazzi sono nel bar".

-"Si sono già sistemati nelle loro camere?".

-"Nono, aspettano noi, Martina vuole dividere le camere ha lei le chiavi".

-"Mi ricorda tanto il viaggio di quinta superiore". Disse sorridendo.

-"Spero non mi rifili la camera più brutta".

Dopo aver parcheggiato l'auto i due ragazzi si incamminarono verso l'ingresso dell'hotel. Martina aveva scelto davvero bene pensò la ragazza mentre osservava la struttura possente che si innalzava tra le bianche montagne. Il suo occhio da architetto aveva subito ammirato le decorazioni in legno che ornavano la porta d'ingresso combinandosi perfettamente con il moderno delle enormi vetrate che permettevano ai passanti di vedere all'interno dell'hotel.Un ventata di calore sfiorò il viso di Giada non appena varcò la porta scorrevole, tutto il caldo emanato dell'enorme camino in mattoni si diffondeva nell'aria rendendo l'ambiente accogliente. La voce del piccolo Lorenzo riporto, nuovamente, la toscana nel mondo dei vivi.

Non avere paura - Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora