Capitolo 16 - Stupido orgoglio

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La gelosia non mi è mai appartenuta, sono sempre stato un ragazzo consapevole dei miei mezzi e questo sentimento, a mio parere autodistruttivo, è sempre stato lontano dalla mia persona. In tutti gli anni trascorsi con Veronica non ho mai avuto "attacchi di gelosia", ho sempre pensato che se una persona volesse davvero stare con qualcuno non cederebbe mai davanti alle prime tentazioni. Lei si lamentava continuamente della mia mancanza di gelosia nei suoi confronti, "non mi dimostri che ci tieni a me se non ti infastidisce se qualcuno mi da attenzioni" mi ripeteva senza sosta durante ogni discussione ma io ho sempre sostenuto la mia tesi senza mai cedere. Tuttavia, in questi giorni ho dovuto rivedere un po' le mie convinzioni, in particolare, dopo che la mia migliore amica ha deciso di accettare l'appuntamento del maestro di sci di cui non voglio dire neanche il nome. Dopo la famosa lezione lui ha iniziato a girarle intorno e lei alla fine ha ceduto accettando il suo stupido invito, io ci sono rimasto di merda perché aveva promesso di dedicarmi del tempo e invece ha speso il"nostro tempo" in altri modi, in realtà, è uscita solo una volta con lui ma comunque non doveva, a mio parere lui è il classico stronzo playboy che vuole solo scoparsi tutte.

La mia stupida gelosia nei suoi confronti mi ha trasformato in un imbecille, ho perfino convinto Paulo ad accompagnarmi per spiarla mentre era all'appuntamento con lo sciatore, siamo stati  un'ora a guardali a ridere e scherzare, che bestia. Inoltre, mi sono dovuto subire le lamentele dell'argentino perché gli avevo rovinato i suoi piani per una serata romantica con Oriana, lo stesso sud americano mi ha anche preso in giro per tutto il tempo ritenendo il mio comportamento "troppo eccessivo" per essere solo un amico. Io mi preoccupo per la mia Giada, al solo pensiero che le possa succedere qualcosa mi sento male, non conosco quel ragazzo potrebbe essere un pazzo, uno stalker o un maniaco e ovviamente come amico è mio diritto proteggerla ad ogni costo. Il mio orgoglio, stupidamente, si è sentito offeso e quindi ho deciso di evitarla per ben tre giorni, ammetto di essermi comportato da bambino ma non riesco ad andare oltre, l'immagine di loro due è fissa nella mia testa, lei che ride e si tocca i capelli mentre lui le accarezza la guancia, in quel preciso momento avrei voluto tanto spaccargli la faccia e invece sono dovuto fuggire via come un ladro perché "sei solo il suo migliore amico" mi ha ripetuto Paulo per bene dieci volte. Tutti mi ripetono continuamente che i miei sentimenti verso di lei sono cambiati, che io non la considero solo un amica ma ben altro, sinceramente non so nemmeno io cosa prova realmente, sono consapevole che queste emozioni e sensazioni sono nuove per me, non mi sono mai sentito cosi e io ho una paura fottuta di tutto ciò.

Ho paura che lei non possa  provare le mie stesse sensazioni che sono un punto interrogativo anche a me.

Ho paura che possa allontanarmi scegliendo di rifugiarsi tra le braccia di un altro.

Ho paura che soffra per colpa dei miei sbagli o dei miei errori.

Ho paura che si possa rendere conto che io non sono il ragazzo perfetto ma solo uno stronzo.

Ho una paura fottuta che tutto questo possa distruggere il nostro rapporto e io non potrei mai perdonarmelo.

Non riuscirei a stare senza di lei, senza il suo profumo di cocco, il suo sorriso, i suoi abbracci, le sue carezza, i suoi baci o le sue lamentele, anche quelle mi mancherebbero. Quando inizi una relazione sentimentale con qualcuno le cose cambiano inconsapevolmente in bene ma anche in peggio, inizi a litigare per cose cosi inutili che spesso dimentichi il  reale motivo del litigio e finisci per non parlare con quella persona per giorni e io non voglio. Invece, in altri rapporti  si finge di stare bene, come è successo a me con Veronica, inizi a sorvolare su ogni cosa oppure ti accontenti del minimo per non discutere cadendo in una monotonia e sterilità che uccide lo stesso rapporto conducendolo verso la fine. Io non voglio il silenzio, l'imbarazzo e la monotonia ma io voglio il "noi"che siamo ora senza nessun cambiamento, desidero la mia Giada in tutti i suoi pregi o difetti è basta, ma ho una paura fottuta.

Non avere paura - Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora