Non avere paura - Federico Bernardeschi

Capitolo 11 - 8 Dicembre 2019

L'atmosfera natalizia mi è sempre piaciuta, pensate già all'età di tre anni aiutavo i miei genitori ad addobbare casa. Era tradizione che ogni otto dicembre io, mia madre e mia nonna facessimo i biscotti che poi dovevamo mangiare tutti rigorosamente accompagnati da una bella tazza di cioccolata calda e panna mentre guardavamo i film di natale,credetemi ragazza se vi dico che la cioccolata di mia nonna era qualcosa di indescrivibile. La nostra tradizione è durata per anni e anni, col tempo al nostro trio si sono aggiunti anche Fede e sua madre Paola, non vi dico il casino che io e il mio migliore amico creavamo in quella cucina, quanta farina abbiamo fatto volare, se ci penso ancora mi viene solo da dire povere donne e povero Billy, il piccolo bassotto di mia nonna che da nero diventava completamente bianco. Un'altra cosa che amo fare è addobbare l'albero di Natale,quando ero piccina io e mio padre compravamo l'albero ogni anno al piccolo mercato che facevano in un paese vicino al nostro.L'atmosfera era avvolgente, c'erano piccole casette in legno che vendevano tantissimi giochi e dolci, mi ricordo ancora la signora Rebecca che ogni anno mi regalava due lecca lecca a forma di babbo natale uno per me e l'altro per Fede. Con il passare degli anni questa tradizione è stata persa, io costretta a vivere a Firenze ho optato per un albero artificiale e la medesima cosa ha fatto mia madre, ma nonostante tutto non ho perso il mio spirito natalizio.

Ora basta logorarvi l'anima come sapete sono a Torino per riportare lo spirito natalizio nella casa del Grinch, ovviamente mi riferisco a Federico, ogni anno mi travesto da Cindy Lou è gli riempio la casa di addobbi nonostante i suoi le sue occhiatacce continue.

In realtà la mia missione è un'altra cercare di capire cosa gli sta passando per la testa, mi ha invitato qui come regalo di compleanno ma cerca sempre di starmi lontano, ho paura che forse la situazione"pausa di riflessione" con Veronica lo stia turbando e parecchio.

-"Giada,sei ancora convinta di voler far diventare casa mia il polo nord?"Il calciatore della Juventus entrò nel enorme salone e si avvicinò alla ragazza che era avvolta in una calda coperta sul divano.

-"Ovvio piccolo Grinch, a tal proposito, tu lo sai che io ti voglio un mondo di bene, che sei l'amico migliore del mondo..". Disse mentre cercava di liberarsi dalla coperta che le si era incastrata sotto al piede.

-"Cosa vuoi ?".

-"Ti stavo solo dimostrando il mio affetto caro". Fece la finta offesa e alzò gli occhi al cielo per cercare di nascondere il sorriso furbo che cercava di uscire fuori.

-"Ti conosco bene, quando fai quella vocina vuoi qualcosa in cambio e lo so che ti stai trattenendo per non ridere, cara".

-"Va bene capo, se ti va potresti accompagnarmi in centro per comprare alcune cose di natale" Il tono di voce cosi tenero fece sorridere il ragazzo, quest'ultimo stava forzatamente cercando di stare lontano da quella donna che gli stava creando cosi tanta confusione.

-"Se lo dici con questo tono di voce posso mai dirti di no"

-"Dai piccolo Grinch tutto lo sanno che in questo cuore cosi piccolo c'è tanto amore per la sottoscritta". Le disse avvicinandosi lentamente poggiando la mano al centro del petto, questo contatto complicò ulteriormente la posizione della amico che stava cercando di evitare il contatto fisico a tutti i costi, di fatti, proprio il ragazzo si spostò velocemente facendo aumentare il numero di domande nella testa dell'amica.

-"Va bene piccola Cindy, prendo il cappotto".

-"Aspetta Fede, ti volevo chiedere una cosa". L'amico bloccò il suo tentativo di fuga e si voltò velocemente verso la ragazza incitandola a parlare.

-"Dici".

-"Ti ho fatto qualcosa? C'è preferisci che io vado via?".

-"Ma che dici, ti ho invitata io qui, perché questa domanda assurda?".Federico quasi rabbrividì alla domanda assurda dell'amica, come poteva pensare che lui la volesse lontano da casa sua e da Torino se il solo suo desidero era averla proprio lì tra quelle pareti.