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"Finalmente a casa" dico mentre apro la porta di casa con al seguito il mio capo che, ahimè, è stato zitto per tutto il viaggio in macchina...

"Kook vai pure a farti una doccia, ora ti preparo qualcosa con cui cambiarti, dovrei avere nel mio armadio una tuta che mi è grande..." sto per andare in camera mia, ma sento una mano che mi blocca, mi giro e vedo il suo sguardo che non promette niente di buono...ok mi devo preparare alla sfuriata...

"Me ne vado" mi dice Jungkook duramente "Non capisco perché ti ho permesso di portarmi qui e di gestire la mia vita, tu non sei nessuno per dirmi quello che devo fare e non ho nemmeno voglia di passare il tempo con te e in questa casa...ho del lavoro importante da fare quindi lasciami in pace...ma che cavolo mi ha preso...che cosa ho fatto di male per incontrarti..." urla abbastanza infastidito sbuffando e agitandosi parecchio, ma d'altronde me lo aspettavo, ma sono pronto.

"Eh no" strattono subito il mio polso e afferro il suo avvicinandolo a me "Non hai capito un cazzo Kook di quello che ti ho detto?" detto sinceramente ora sono incazzato per le parole che mi ha detto, anche se so che sono dettate dalla paura, ma ora basta.

"Come cazzo devo farti entrare in quel tuo cervello che ti amo? Cosa devo fare per farti capire che se ti ho portato qui da me è perché voglio aiutarti...sei la persona più arrogante che io abbia mai conosciuto, sei testardo, a volte non ti rendi nemmeno conto che le tue parole feriscono gli altri" si sono proprio incazzato e probabilmente anche Jungkook lo ha capito perché non dice più niente, mi guarda e basta...anche se intravedo un luccichio nei suoi occhi, continuo a urlargli addosso "Nonostante questo io ti amo, perché? Non lo so il perché...so solo che ti penso ogni fottuto secondo, che se vedo che stai male voglio abbracciarti, voglio aiutarti a sconfiggere il tuo incubo e non perché sono curioso di sapere quello che ti è successo, ma perché voglio farti capire che le persone sono diverse che se qualcuno ti ha fatto del male, non è detto che allora tutti te lo debbano fare...ma soprattutto voglio farti capire che ti amo e che qualunque cosa succeda io sono qui per te..."sospiro dopo aver buttato fuori tutti i miei pensieri, alzo lo sguardo e vedo lacrime scorrere tra le sue guance. Mi avvicino di più e gli asciugo le lacrime delicatamente...lo guardo negli occhi e gli alzo il mento per far incontrare i nostri sguardi...

"E soprattutto non voglio più vederti piangere, voglio vederti ridere, voglio che ti godi questa vita...anche se non ricambi i miei sentimenti, voglio che ricominci a vivere..."lo abbraccio forte e sento di nuovo il suo corpo scosso da fremiti, ma nello stesso tempo sento le sue braccia avvolgermi e stringermi forte...

"T..tu n..no..non ca..capisci...l..lui mi mi ha fa..fatto tr..troppo male" mi risponde continuando a piangere. Lo prendo e lo accompagno sul divano, lo faccio sedere e lo avvolgo ancora tra le mie braccia continuando a cullarlo accarezzandogli la schiena.

"Che cosa è successo Kook?" gli dico dolcemente.

Alza lo sguardo e con quegli occhioni bagnati dalle ormai troppe lacrime, mi dice una frase che mi arriva dritta allo stomaco come se avessi preso una pugnalata.

"Il mio incubo è iniziato cinque anni fa, quando sono stato rapito e per un'intera settimana sono stato..." vedo che si ferma e non riesce a continuare...la sua voce si è bloccata, il suo sguardo si è perso nel vuoto...respira a stento e il suo corpo si è immobilizzato...sento che sta avendo di nuovo un attacco di panico...

Gli prendo il viso tra le mani e lo obbligo a guardarmi "Kook guardami, sono io...sono qui vicino a te...senti la mia voce? Non ti farò mai del male...guardami e respira insieme a me...non permettere più a nessuno di farti del male...nemmeno ai ricordi...guardami Kook ti amo...sono qui per te" Finalmente il suo respiro inizia a regolarizzarsi e i suoi occhi si posano sui miei anche se sono ancora sperduti...sento la mia guancia sfiorata dalla sua mano...sembra stare meglio anche se il suo sguardo è ancora perso nei suoi pensieri...fino a quando ricomincia a parlare "Non puoi amarmi Jimin, nessuno può amare una persona che è stata torturata e violentata...nessuno può amare una persona che non ha il coraggio di guardarsi allo specchio perché si odia..." 

THE BOSS - KOOKMINWhere stories live. Discover now