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Sono le due di notte e non avevamo ancora finito di risolvere il problema del contratto, sono esausto e ho davvero sonno. Mi siedo sul divanetto che c'è nell'ufficio di Kook e lo guardo, è esausto pure lui, da quando siamo arrivati non ha mai alzato la testa da quei documenti.

Mi avvicino e mi metto alle sue spalle, abbasso la testa e gli do un bacio sul collo e poi inizio a massaggiargli le spalle.

"Amore mio, sei esausto..." gli dico mentre gli massaggio la schiena. Si gira verso di me con la sua sedia girevole e mi tira verso di lui ridendo.

"Piccolo, lo sai che questa sarà la millesima volta che mi fermo fino a notte inoltrata e la mattina alle otto sono già qui bello e profumato? Sei la prima persona che me lo fa notare" mi dice mentre mi fa sedere sulle sue gambe e mi sfiora le labbra con un bacio.

"Non mi interessa se gli altri non ti hanno mai detto niente" gli rispondo accarezzandogli la guancia "E' arrivato il momento che qualcuno ti coccoli e si prenda cura di te, visto che tu stesso non lo fai. Dimmi come posso fare per aiutarti, così ce ne torniamo subito a casa tua e ti dimostro come prenderti cura di te stesso" gli schiocchio un bacio sulle labbra e mi alzo. Vedo che mi sta guardando stranito e i suoi occhi sono lucidi e, stanchezza a parte, credo che il mio piccolo ghiacciolino stia iniziando a sciogliersi.

Si gira e ricomincia a scrivere, mi passa dei fogli che devo assembrare in due fascicoli, dopo circa mezz'ora finalmente finiamo e ce ne torniamo a casa.

Durante il tragitto in macchina non parliamo, ognuno di noi è troppo esausto e immerso nei propri pensieri.

Finalmente varchiamo la porta di casa e la prima cosa che faccio è prendere Kook fra le braccia.

"Adesso vai a farti una doccia, infilati nel letto e aspettami" gli bisbiglio all'orecchio. Lo sento deglutire e lo vedo dirigersi immediatamente verso la sua stanza, prende biancheria pulita e se ne va in bagno con passo lento, quasi trascinando i piedi.

E' davvero esausto il mio amore. Nel frattempo vado anche io a farmi una doccia nell'altro bagno e quando rientro in camera trovo Kook già infilato nel letto, appoggiato alla spalliera con il braccio sugli occhi.

Mi infilo sotto le coperte e mi avvicino a lui.

"Sei sveglio?" gli chiedo con voce bassa.

"Si si...sono sveglio e prima che lo dici tu...si sono esausto" mi risponde voltandosi verso di me. I suoi occhi sono piccoli e le occhiaie enormi.

"Vieni qui" gli ordino mentre allargo le mie braccia.

"C-che c-cosa?" balbetta preso alla sprovvista. Non posso fare a meno di guardarlo con tenerezza, la sua spavalderia viene distrutta in due secondi da un gesto di affetto normale per chiunque, ma sconosciuto per lui.

"Ho detto vieni qui, fra le mie braccia. Appoggia il viso sul mio petto e fatti coccolare"

"N-no...n-non s-so c-cosa vuoi fare, m-ma n-no, non mi p-piacciono queste cose" mi risponde imbarazzato e anche un po' intimidito.

Lo prendo e lo strattono verso di me, gli faccio appoggiare la testa sul mio petto con forza e inizio ad accarezzarlo sul viso.

"Non hai capito...era un ordine. Stai qui fra le mie braccia, per una volta lasciati andare e lasciati amare senza pensare a niente...voglio solo cullarti e farti passare lo stress di questa serata"

"P-perché? Jimin...davvero non c'è bisogno, sto bene. Ho bisogno solo di una bella dormita."

"Tu hai bisogno solo di una cosa...di me e delle mie carezze. E per quanto tu non lo voglia ammettere il tuo corpo mi sta parlando. Da quando ho iniziato ad accarezzarti ti sei avvicinato di più e ti faccio notare che il tuo braccio sta avvolgendo il mio corpo" gli sorrido e gli alzo il mento per deporgli un lieve bacio "Ascolta il tuo cuore e lascia perdere la tua mente per una volta, lasciati amare Kook. E' arrivato il momento di essere felice e anche se non sei innamorato di me la fuori c'è sicuramente la tua anima gemella che ti sta aspettando. Io ti amo con tutto me stesso, ma non sono egoista, dopo tutto il dolore e le atrocità che hai dovuto subire l'unica cosa che voglio è vederti felice e anche se non sarò io la tua anima gemella voglio aiutarti a sbloccarti in modo che se la incontri non fuggirai più da lei" gli dico con le lacrime agli occhi. Non voglio piangere e non voglio nemmeno essere così debole davanti a lui, ma le parole che ho detto le sento davvero dal profondo del cuore e le penso...ma sono anche angosciato dal fatto che se lui non riuscirà ad amarmi io lo perderò.

"J-Jimin..." sussurra Kook.

THE BOSS - KOOKMINWhere stories live. Discover now