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Non ho visto Jungkook per tutto il giorno, l'ho incrociato solo una volta nel corridoio, ma ho fatto finta di non vederlo, sono stato bravissimo a non saltargli addosso e baciarlo mostrando a tutti che lui è mio.

Sono le sette di sera e finalmente ho finito, mando subito un messaggio a Kook e appena mi risponde che è pronto scendo nei parcheggi, così non rimango fuori al freddo. Ormai l'autunno stava lasciando il posto al freddo inverno di Seoul e anche se è la mia stagione preferita non voglio comunque prendermi un raffreddore.

Ecco che mi arriva il suo messaggio "Avviati", che strano...ok che non è la dolcezza fatta in persona, ma che cavolo poteva mettere un "ciao".

Va beh mi avvio subito ai parcheggi e appena vedo la sua macchina accostare mi infilo subito dentro e lui parte subito, senza salutarmi, senza guardarmi, senza un minimo accenno alla mia presenza.

Oh cavolo, mi fa proprio incazzare, mamma mia...calma Jimin, stai calmo, prima di arrabbiarti tasta il terreno, non fare come fai di solito...respira....

"BEH, CHE TI PRENDE?"gli urlo in modo irritato...appunto, mai una volta che ascolto la mia coscienza.

"Niente" mi risponde subito stizzito pure lui.

"Accosta immediatamente e fammi scendere" gli dico ormai incazzato nero.

"No" due sillabe pronunciate ancora in modo scontroso.

"Jeon Jungkook o mi dici immediatamente che cazzo ti prende o fermi subito questa cazzo di macchina e mi fai scendere, non ho la minima intenzione di stare tutta la sera con una persona che mi tiene il muso e che mi risponde male" lo aggredisco ormai sono al limite della sopportazione.

"Porca puttana Jimin, è solo colpa tua se ti tratto così" si gira mentre si ferma ad un semaforo e il suo sguardo è davvero terrificante, ma credetemi il mio è peggio.

"COSAAAA??? CHE CAZZO TI HO FATTO ADESSO?'' urlo ormai in preda alla rabbia.

"Che cosa non mi hai fatto...mi hai snobbato oggi pomeriggio quando mi hai incontrato nel corridoio, non mi hai salutato, non sei venuto nemmeno una volta nel mio ufficio per salutarmi e poi scopro che tutta l'azienda sta spettegolando su una presunta relazione tra te e mio fratello, visto che stavate facendo i piccioncini davanti al tuo ufficio...ti pare poco? Adesso dimmi se non ho il diritto di incazzarmi..."

"Sei geloso..." gli dico soddisfatto, con un sorriso enorme sulle labbra, mi è passata l'incazzatura in un secondo, appena ho capito che è geloso, fottutamente geloso di me...non riesco proprio a non sorridere e questo lo irrita ancora di più.

"Che cavolo ridi Jimin, non ci trovo proprio niente da ridere sai!" esclama Kook mentre ferma la macchina nel parcheggio di casa.

"Stupido idiota" gli dico un attimo prima di slacciare la cintura e sedermi a cavalcioni sulle sue gambe, ho il volante che mi preme sulla schiena ma non me ne può fregare di meno, l'unica cosa che faccio è fiondarmi sulle sue labbra e baciarlo con avidità. Picchietto sulla sua lingua per chiedergli l'accesso che non mi viene negato e inizio a scopargli la bocca, litigo con la usa lingua, la succhio la divoro fino a quando non abbiamo più fiato e mi devo staccare un secondo per poi riattaccarmi immediatamente a quelle labbra.

Sento le sue braccia che mi circondano la schiena e subito mi stringo di più a lui e inizio a muovere il mio bacino sul suo membro e lo sento gemere, mi stacco da quelle labbra che mi attirano come una calamita e gli do un ultimo bacio a stampo.

"Sei un idiota lo sai?" gli sorrido mentre gli do ancora un bacio a stampo, dio quelle labbra, non riesco proprio a non baciarle "Entriamo in casa, sono ancora arrabbiato con te gelosone...non credere di passarla liscia" mordo di nuovo le sue labbra, scendo dalle sue gambe ed esco dalla macchina mentre sogghigno perché ho trovato il modo per zittirlo e lasciarlo senza parole.

THE BOSS - KOOKMINWhere stories live. Discover now