Argentina

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Erano tutti su una nave, che li avrebbe subito portati in acque internazionali. Il Professore aveva ovviamente un piano anche per quello che sarebbe successo dopo la fuga. In caso di pericolo avrebbero dovuto contattare un cosiddetto "trasportatore" (uno per ogni continente) che li avrebbe condotti dal Professore per mettersi in salvo. Si divisero in coppie e ogni coppia sarebbe dovuta andare in un posto diverso. Tokyo e Rio optarono per i Caraibi, Denver e Monica (che ormai si chiamava Stoccolma) scelsero la Thailandia e Nairobi ed Helsinki l'Argentina. Il Professore lasciò a Raquel delle cartoline con degli indizi su dove l'avrebbe potuto trovare. Lui optò per le Filippine. Forse aveva perso la speranza ma quando meno se l'aspettava, vide Raquel. Era in una specie di bar e quando si voltò la vide davanti a lui. Raquel aveva scelto di stare con lui e ovviamente portò con sé la madre e la figlia Paula. Così iniziò la loro avventura nelle Filippine.
Ci spostiamo da tutt'altra parte e arriviamo in Argentina, circa due anni dopo la rapina. Nairobi ed Helsinki sedevano ad un tavolo con le birre in mano ad una festa del paese in cui stavano. Quei due si divertivano come non mai, pieni di soldi, felici e senza pensieri. Per due anni Agata era riuscita a non pensare a suo figlio, si rese conto che andare a prenderlo non era affatto possibile. Come poteva sottrarre Axel dalla famiglia con cui aveva vissuto per tutto questo tempo? Durante questo periodo però continuò a crescere il suo amore per quell'omone di Helsinki. Erano diventati una famiglia e mai Agata aveva creduto di poterne avere una simile. Si sostenevano sempre e non si lasciarono mai ma le cose nella testa di Helsinki erano ben diverse.
- mamma mia, quanto era ubriaca la signora!!
Esclamò Nairobi, tornando a sedersi dopo aver ballato fino allo sfinimento.
- sai che mi ha detto? 'Complimenti signorina, te lo sei scelta bene quel maschione!!' Da non credere, hahaha. La gente pensa che siamo marito e moglie.
- meglio, così passiamo inosservati, hahaha.
- sì ma noi due siamo fantastici insieme, Helsi. Noi siamo una famiglia. Potremmo essere una coppia e continuare così non fa bene a nessuno dei due. Questo è amore.
Disse Nairobi stringendo le mani a quelle di Helsi.
- invece no, Nairobi. Questa si, è famiglia, ma no amore. Tu meriti amore e devi solo aspettare che arrivi quello giusto. Ci vuole più coraggio per amore che per guerra e tu sei coraggiosa.
Spiegò alla sua cara amica e le lasciò le mani.
- ahhh va bene, va bene. Capito.
I due si guardarono con tanta dolcezza che ad Agata scese una lacrima e po Helsinki le sorrise teneramente.
Era tardi e i due decisero di tornare nella loro spettacolare villa, in mezzo alla natura. Una volta arrivati videro un uomo davanti al loro cancello. Helsinki tirò fuori la pistola ma l'uomo gridò:
- aspetta! Non sono un pericolo. Mi manda il PROFESSORE.
Quando udirono quel nome si tranquillizzarono immediatamente. Erano felici di sapere che il loro angelo custode aveva mandato quell'uomo a cercarli. Ovviamente ancora non sapevano per quale ragione ma erano impazienti di avere sue notizie. In quei due anni la nostalgia si era fatta sentire, mancavano i loro amici, quelli con i nomi di città. Mancavano le loro risate, la loro compagnia, tutto.
- sono uno dei trasportatori
Agata allora esclamò:
- va bene ma non ti abbiamo contattato. Che succede?
- il professore vuole riunire la banda, non so perché. Dovete andare in Thailandia e di questo me ne occuperò io stesso. Partiremo domani mattina presto.
- è strano però, insomma, per due anni nessuno si è fatto sentire e ora dobbiamo andare fino in Thailandia. Non che mi dispiaccia eh...
- infatti. Professore strano ma faremo un bel viaggetto, eh Nairobi?
- sì sì, sicuro. Dai "trasportatore" vieni dentro, è tardi. Passerai qui la notte.
L'uomo non fu proprio convinto ad entrare ma Helsinki disse:
- non ti preoccupare, se l'ha detto la donna di casa, va bene. Hahaha
Il giorno dopo all'alba si imbarcarono tutti e tre e dopo la nave è una marea di autobus, arrivarono in Thailandia. Il trasportatore lasciò loro le coordinate esatte e se ne andò. Helsinki affittò una specie mezzo a due ruote, lui alla guida e Nairobi dietro. Durante il viaggio su questo bizzarro mezzo i due amici ebbero un momento di riflessione.
- Helsi, secondo te è solo una reunion di vecchi amici che vogliono solo rivedersi dopo tanto tempo.
- non lo so Nairobi, non lo so.
- io lo spero, perché se qualcuno ha combinato qualche cazzata... siamo nella merda.
- dai speriamo in bene. Non pensare troppo. Io positivo.
- non è che il professore ha scoperto che tu e Rio avete comprato telefoni satellitari in Marocco e ora vuole farvi il culo? Hahaha. Aspetta, non l'hai usato, vero?
- no, tu non preoccupare. Io responsabile. Se non c'è pericolo, no telefono.
I due videro in lontananza una barca con il professore e il resto della banda a bordo che stava già salpando. Helsinki allora gridò:
- Professoreeeeeee!!!!
- Helsinki rallenta!! Aaaaa!!! Helsinki ora non è più divertente!! Oh my God!!
Piombarono in acqua e iniziarono a ridere. Il Professore fermò la barca e gli altri li aiutarono a salire. Nairobi allora:
- che c'è? Nessuno mi abbraccia?!?
Tokyo la abbracciò subito e subito dopo Stoccolma, affiancata da Cincinnati, suo figlio.
- ma come sei cresciuto ometto!! Come ti chiami?
Chiese dolcemente Nairobi. Stoccolma rispose:
- si chiama Cincinnati. Per la famiglia, come questa.
Gli altri raggiunsero il trio e ci fu un abbraccio generale. Erano tutti così felici che nessuno notò che mancava Rio e che l'angoscia di Tokyo, poco a poco, si faceva sempre più grande. Il professore esclamò:
- signori, benvenuti in Thailandia. Sono molto felice di vedervi. Ora stiamo andando nella mia residenza, dove sarò felice di ospitarvi.
Denver allora continuò:
- che fico! Scusa ma tu qua te case hai? Non vivevi nelle Filippine? Va bene che sei milionario ma...
- sì Denver, vivo nelle Filippine, ma sai che i milionari amano avere varie case in giro per il mondo.
- a a a a a (questa è l'iconica risata di Denver per chi non lo sapesse)
Helsinki aggiunse:
- bel paese questo, Professore.
Nairobi non staccava gli occhi di dosso a Cincinnati, che le ricordavano terribilmente Axel, ma cercò di distrarsi, chiacchierando con le donne del gruppo.
- e tuo figlio?
Chiese Tokyo.
- è ancora con la sua famiglia affidataria. Era più sensato aspettare che diventasse maggiorenne. Che avrei potuto fare? Sequestrare un bambino che non sa neanche chi sono? Pfff
- mi dispiace.
- no, no, no. Allegria cazzo. Siamo venuti qui apposta. Allora, vi siete divertiti in questi due anni.
- molto, sì. Beh io e Denver ci diamo divertiti a fare i genitori e non credevo fosse così soddisfacente.
- posso dire di essermela spassata, forse troppo
E così concluse Tokyo.
Nairobi, con l'istinto che si ritrovava, non poté fare a meno di non notare che qualcosa non andava. In quel momento le si accese una lampadina che le fece notare la mancanza di Rio. Aggrottò le sopracciglia ma rimase in silenzio a pensare. Erano arrivati a destinazione, scesero dalla barca e il Professore li accompagnò nelle stanze degli ospiti. Quando finalmente Nairobi si ritrovò in stanza con Helsinki, gli disse:
- manca Rio! Non te ne sei accorto.
- beh sì. Magari ha rotto con Tokyo.
- prendimi sul serio, cazzo. Scommetto che l'hanno arrestato o qualcosa del genere.
- sentiamo che ci dice il Professore.
- stavamo così bene... ma questa è una famiglia e la famiglia si aiuta!

Yo soy Agata (che il matriarcato abbia inizio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora