9. You'd be the bottom

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Harry aveva finalmente confessato a Hermione, ma soprattutto a se stesso la propria innegabile attrazione per Malfoy.

Il biondo probabilmente era etero, ma alcuni suoi gesti non potevano fare a meno che dare speranza a Harry.

Il moro non voleva iniziare una relazione con la serpe, sarebbe stato impossibile, ma almeno voleva capire se in qualche modo potesse interessargli, sarebbe stata un'enorme conquista personale.

Inoltre era disperatamente curioso di scoprire se fosse etero o meno.

«Potter vieni immediatamente qua» qualche settimana dopo, Pansy Parkinson stava fissando il moro con sguardo truce appena finita la lezione di divinazione, facendogli segno di avvicinarsi.

Con riluttanza il ragazzo la seguì, non aveva la minima intenzione di parlarle, ma meglio non ribellarsi, gli avrebbe rotto le scatole per tutta la giornata.

«Smettila di fare schifo in pozioni, Draco passa già poco tempo con me, non ho bisogno che tu abusi anche dei pochi momenti che passiamo assieme» la ragazza era furiosa, sbraitava addosso a Harry, mentre lui si limitava a guardarla con disinteresse.

«Forse se non passa il suo tempo con te è perché non vuole, e comunque lui stesso si è reso disponibile a dare ripetizioni, se la cosa ti crea problemi parlane con lui» Harry parlava con tono tranquillo, ma dentro di se stava sorridendo nel vedere il volto truce e sconfitto di Pansy Parkinson, che dopo averlo insultato aveva girato i tacchi e se ne era andata.

«Potter, parli così a una Serpeverde? Molto scortese»

Harry saltò quasi in aria sentendo quella voce dietro di sé; Draco era uscito da un angolo a nemmeno un metro da dove si trovava lui.
«Malfoy, Dio avverti quando arrivi così di soppiatto»

Il biondo iniziò ad incamminarsi verso la foresta proibita, il moro, capendo, lo segue.
Ormai girava sempre con il mantello dell'invisibilità rimpicciolito in tasca, Malfoy poteva presentarsi in qualunque momento di pausa e iniziare ad andare nella foresta, Harry lo seguiva sempre.

Appena raggiunto in solito posto, i ragazzi non tolsero il mantello, avevano deciso che era meglio tenerlo per non rischiare di essere visti, dopotutto la prima volta avevano rischiato grosso.
Harry non poteva negare di trovare sia piacevole che stressante la vicinanza del Serpeverde: non sapeva mai cosa stessa pensando, se anche lui volesse quella tregua involontaria o se semplicemente stesse sopportando la sua compagnia per avere il mantello.

«La Parkinson non sa che vai nella foresta oscura?»

«No, mi chiederebbe di non tornarci più, o peggio, di venire con me»

«Capisco, preferisci venire con me» solo dopo aver pronunciato quelle parole, Harry si rese conto del terribile doppio senso.

«Non metto in discussione la tua esperienza nel campo, ma preferirei limitarmi a leggere» il biondo stava sorridendo, Harry lo vedeva, il bastardo lo stava prendendo in giro.

«Oh eddai non l'ho fatto apposta» nonostante stesse cercando di rimanere serio anche a Harry veniva da ridere e nascose la testa tra le mani.

«Potter, so di essere molto attraente, in molti la penserebbero come te, non preoccuparti»

«Oh ma per favore!» ormai entrambi i ragazzi stavano ridendo, anche se sommessamente.

Dopo un attimo di silenzio, il biondo, anche se sempre guardando il suo libro, rispose alla domanda originale «Sì Potter preferisco venire qua con te, almeno non cerchi di assalirmi sessualmente»

«La Parkinson lo fa?»

«È stata la mia prima volta e io la sua, io le piaccio ancora»

«Il giorno che vorrai farti diseredare allora dimmelo così la gazzetta del profeta avrà il famoso articolo sulla nostra omosessualità»

«Quindi saresti una specie di power bottom?»

«Chi dice che sono io il passivo della situazione?» Harry si voltò verso il biondo, con un sorriso ironico.

Malfoy ricambiò lo sguardo sollevando il sopracciglio «Lo dico io, tu sei ancora vergine».

«Che ne sai?»

«Te lo si legge in faccia Potter. E comunque staresti tu sotto anche se non lo fossi» Harry spinse leggermente Malfoy col gomito, ridendo.
Scherzare in quel modo con lui lo rendeva felice, davvero... Ma immaginare ciò di cui stavano parlando iniziava a fargli uno strano effetto..

Circa dieci minuti dopo i ragazzi decisero di tornare indietro, Harry doveva assolutamente parlare con Hermione, gli serviva aiuto, quella che sembrava all'inizio una semplice infatuazione per il bello-e-stronzo stava diventando una cotta a tutti gli effetti, e questo iniziava a spaventarlo.

Harry non poteva permettere che succedesse, non era ancora sicuro che Malfoy non fosse effettivamente immischiato negli affari di Voldemort e doveva scoprirlo.
Non poteva permettersi di affezionarsi a qualcuno che avrebbe potuto mentirgli.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora