Appena tornato ad Hogwarts Harry fu convocato da Silente, temette che avesse scoperto il suo coinvolgimento con Draco e del suo nascondiglio, ma così non fu, non chiese nemmeno dove fosse Draco Malfoy, ma d'altronde Silente aveva sempre avuto gli occhi di qualcuno che sa già, senza aver bisogno di chiedere.L'aveva in realtà convocato per parlargli degli horcrux, gli oggetti contenenti frammenti di anima di Voldemort. Harry, per quanto in sovraccarico emotivo, tra l'ansia per Draco e questa nuova enorme responsabilità, si sentì sollevato, finalmente sapeva come mettere fine a tutta questa storia.
Si precipitò a informare Ron ed Hermione, che senza esitare acconsentirono ad andare con lui alla ricerca degli horcrux rimanenti. Sarebbero partiti il prima possibile, la scuola non era più un problema, se non avessero fermato Voldemort non avrebbero mai avuto un futuro.
Mentre i tre uscivano dal dormitorio di Grifondoro, una figura conosciuta corse loro incontro. Blaise, che normalmente aveva un'espressione di divertente confusione, era impallidito, aveva gli occhi più aperti del solito, un'espressione seria che non sembrava nemmeno appartenergli, considerata la sua personalità.
«Dov'è?» non ebbe bisogno di fare nomi, era ovvio intendesse Draco.
Harry voleva davvero potergli dire cosa era successo, che il suo migliore amico si stava nascondendo dalla morte, ma come aveva spiegato il biondo, dirlo a Blaise sarebbe stato pericoloso, i mangiamorte l'avrebbero torturato pur di avere una risposta da lui.
Col cuore in gola quindi, mentì «È tornato a casa, i suoi genitori hanno di nuovo organizzato un incontro con Astoria.. Questa volta potrebbe trattenersi più a lungo della scorsa»L'espressione di Blaise mutò da terribilmente preoccupata, ad arrabbiata, Harry pensò che era molto meglio così.
«Di nuovo?? Le vacanze di natale non gli sono bastate? Giuro se avessi qui suo padre..» fece un accenno di gesto con le mani, come se stesse strangolando qualcuno, il Grifondoro pensò che anche lui avrebbe tanto voluto strangolare Lucius Malfoy.
«Blaise, Hogwarts non è sicura, probabilmente tra poco Silente stesso consiglierà agli studenti di tornare a casa.. Vol-.. tu-sai-chi inizierà ad attaccare dall'interno. Noi abbiamo un piano, ma voglio chiedere a te di aiutarci da qua» Blaise annuì determinato, il trio non l'aveva mai visto così serio.
Hermione continuò il discorso «Abbiamo bisogno di studenti di cui ci fidiamo, devono essere meglio addestrati e pronti ad un eventuale attacco»
«Ci pensiamo io e Pansy, voi andate»
*****
«Severus... pensavo di averti già chiesto di utilizzare la legimantia su Harry Potter» il signore oscuro camminava intorno alla tavolata di Malfoy Manor, alle spalle dei mangiamorte, seduti e immobili.
«L'ho fatto, mio signore, le ho riferito ciò che ho visto»
«Allora perché, appena ho provato a farlo io, sprecando molte delle mie energie, ho notato un particolare che a te sembra essere sfuggito?» Piton guardava fisso il tavolo di mogano di fronte a sé, mentre Voldemort si era fermato, proprio dietro di lui.
Stava per rispondere, quando il signore oscuro riprese a camminare, fermandosi questa volta dietro a Lucius e Narcissa Malfoy.
«O forse dovrei chiedere a te, Lucius, sai quanto odio dovermi ripetere. Ti chiesi perché tuo figlio fosse nei pensieri di Harry Potter, tu dissi che si trattava di un piano e che tutto stesse andando per il verso giusto..» la voce melliflua era in grado di far rabbrividire tutti, nessuno fiatava, cercavano persino di respirare il più silenziosamente possibile.
«È così, mio signore» la voce di Lucius non era sicura come al solito, stava esitando.
«Allora dimmi Lucius, dov'è Draco?»
Narcissa sapeva che l'avrebbe scoperto subito, per quanto un mago fosse bravo a non farsi leggere nel pensiero, il signore oscuro era altrettanto bravo a sfruttare quegli unici secondi di debolezza di un mago, di disattenzione o dolore, per entrargli in testa e scoprire ciò che egli stava tanto cercando di nascondere. Draco non era a casa, i mangiamorte sapevano che non si trovava nemmeno ad Hogwarts.
«Non lo sappiamo» rispose lei, che al contrario di come poteva comunemente sembrare, era nettamente più capace di suo marito di mantenere la calma nelle situazioni più disperate.
«Era estremamente contrariato dal matrimonio combinato che abbiamo programmato per lui, l'ultima volta che gli ho parlato abbiamo litigato per questo» sapeva benissimo che Voldemort non si fidava di lei e avrebbe cercato di entrarle in testa, per cui si focalizzò su un pensiero ben preciso, bloccando tutti gli altri: Draco che lamentava di non aver bisogno di conoscere Astoria, durante le vacanze di Natale.
La discussione si era in realtà conclusa con lei che si scusava con Draco per la situazione in cui si trovava, ma non fece vedere quest'ultima parte al signore oscuro.Vi fu un momento in cui nessuno emise un suono, ma tutti sapevano che per il giovane Malfoy non sarebbe andata a finire bene.
«Trovatelo»
La realtà era che da quando Harry aveva imparato a tenere Voldemort fuori dalla sua testa, il signore oscuro aveva avuto infime possibilità di vedere o sentire ciò che il ragazzo stava pensando, in un momento di debolezza, mentre Harry dormiva, era riuscito a scovare queste immagini di Draco Malfoy, sconnesse, senza veramente una ragione dietro ad esse.
Ma tutti gli altri tentativi finivano con il mostrargli sempre la stessa cosa: Harry nel sottoscala dei suoi zii che leggeva un libro dalle pagine offuscate. Il pensiero con cui Draco gli aveva insegnato a contrastare la legimantia.
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Potion tutor || DRARRY
Fanfic*COMPLETA* Lumacorno propone ad Harry di prendere lezioni extra di pozioni con un tutor. • Il tutor in questione non è altri che il suo nemico Draco Malfoy. 🥇#1 in #HarryPotter e #Drarry 27/08/2023