5. He's not that bad

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Harry stava iniziando a pensare a una scusa da rifilare a Piton, ma tanto non gli avrebbe mai creduto, l'avrebbe segnalato, messo in punizione, tolto punti a Grifondoro, probabilmente gli avrebbe anche impedito di partecipare alla partita di quidditch di quel sabato, era fottuto, semplicemente fottuto.

«Avrà sentito dal professor Lumacorno che sono il tutor di pozioni di Potter, abbiamo finito qualche minuto fa, lo sto giusto riportando alla torre di Grifondoro» rispose Malfoy, facendo un passo avanti verso Severus Piton.

Harry cercò di elaborare ciò che era appena successo davanti ai suoi occhi. Malfoy l'aveva veramente coperto.

«Capisco, fate in fretta» rispose il professore, sorpassandoli e girando l'angolo.

Il moro era ancora bloccato sul posto, incredulo e.. colpito?

«Potter, muoviti, ho delle cose da fare»

«Puoi andare, torno da solo»

«Rischieresti di beccare altri insegnanti o di nuovo Piton, se ti vedessero senza di me toglierebbero punti a entrambi» il biondo afferrò quindi Harry da una manica, dandogli un leggero strattone in avanti, per farlo muovere.
Poi entrambi camminarono in silenzio per il castello, verso la torre di Grifondoro.

Giunti davanti al ritratto della signora grassa, Malfoy fece per andarsene.

«Grazie Malfoy»

«L'ho fatto per non perdere i punti di serpeverde»

«Parlavo delle lezioni, e dei Thestral, ma sì anche questo» il moro sussurra la parola d'ordine e la porta si apre, mentre stava per entrare sentì la risposta del biondo, inaspettata «Prego Potter», quando si voltò, Malfoy aveva già sceso le scale.

Harry trattenne a stento un sorriso mentre si preparava per andare a dormire, cercando di non svegliare nessuno.

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Il giorno successivo a colazione, il Grifondoro faceva fatica a tenere gli occhi aperti; aveva passato la notte a chiedersi cosa fosse quel sorriso che era spuntato automaticamente sul suo volto dopo essere stato accompagnato al dormitorio da Malfoy.

La teoria che aveva sviluppato era la seguente: in seguito all'aver passato del tempo in compagnia della serpe senza cercare di ammazzarsi a vicenda, stava iniziando a pensare che forse ci fosse una possibilità di avere un rapporto normale senza litigare ogni volta che si sarebbero visti nei corridoi.

Harry voleva solo non litigare, nient'altro, ne era sicuro.

«Harry! Ci sei?» Hermione sventolò la mano davanti al volto del suo amico, dopo essersi accorta che non stava minimamente prestando attenzione alla conversazione.

«Uh? Sì, sì certo ci sono, scusa, non ho dormito bene»

«Cosa voleva Hagrid ieri?» chiese Ron. Harry se ne era quasi dimenticato, aveva detto a Ron che sarebbe andato da Hagrid...

«Niente, ha detto che gli sembrava di aver visto qualcuno entrare nella foresta proibita, mi ha chiesto se io avessi notato qualcosa di sospetto, gli ho detto di no»

«Non sarebbe meglio controllare?» chiese quindi Hermione.

«No» scattò il moro, sollevando la testa dal piatto, gli amici lo guardarono storto, come a chiedere il perché di quella reazione, quindi Harry continuò «No, non credo dovremmo, voglio dire, non abbiamo notato nulla di strano»
Malfoy aveva coperto Harry con Piton, lui voleva solo ricambiare il favore, solo per non dovergli nulla.

I due amici allora annuirono leggermente, alla fine un po' di calma era più che apprezzata, non volevano andare a cercare ulteriori casini senza che ce ne fosse il bisogno.
La ragazza chiese quindi, cambiando argomento, come fosse andata la lezione del giorno prima con Malfoy.

«È andata bene in realtà, la prende sul serio, sono riuscito a fare la Felix Felicis»

Ron iniziò a ridere tra un sorso e l'altro del suo succo di zucca, «Ora siete amici per la pelle?»

«Certo che no, però non è nemmeno così male»

Harry l'aveva detto senza pensare, generando l'ennesima occhiata storta dai suoi amici.
«Harry stiamo parlando di Malfoy, sì? La peggiore serpe che si sia mai vista dopo tu-sai-chi e forse suo padre» controbattè Ron, tornando metà serio, metà preoccupato per ciò che aveva appena sentito.

Harry si limitò a un mezzo sorriso, annuendo.
In realtà veramente stava iniziando a pensare che Malfoy non fosse così male come lui stesso voleva far credere.
Mentre era nuovamente immerso nei propri pensieri, si ricordò qualcosa.

Non aveva detto a Malfoy che non poteva più tornare nella foresta proibita.

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L'ora di pozioni stava passando tranquillamente, Harry ricordava i consigli del suo tutor su come mescolare i diversi tipi di pozioni, per cui riuscì a farlo, senza sbagliare, cosa che colpì parecchio Hermione, accanto a lui.

Mentre tutti stavano per uscire dall'aula, Harry ne approfittò per far scivolare un biglietto nella tasca di Malfoy.

"Non puoi più tornare nella foresta, Hagrid ti ha visto"

Dopo ciò che aveva visto -e anche che non aveva visto- col biondo nella foresta, a Harry un po' dispiaceva dirgli di non tornare.
Quando l'aveva visto leggere, appoggiato al tronco di quell'albero, mentre accarezzava uno strano cavallo fantasma, gli era parso così tranquillo, quasi angelico, per via della carnagione così pallida e quei capelli tra il biondo e il bianco, che sembrava impossibile che quel ragazzo fosse in realtà uno stronzo di prima categoria.

Il Grifondoro scosse la testa, cercando di tornare in se, stava di nuovo pensando troppo a Malfoy, non ce n'era motivo.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora