15. Remember when you...?

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«Fanculo, mi farai prendere un infarto» esclama la Serpe, colpendolo piano sul braccio.

«Perché sono troppo bello?» ghigna il moro, tornando alla balaustra, seguito da Malfoy.

«Forse»

Il biondo doveva smetterla di far arrossire Harry, il moro non ne poteva più; ogni volta che provava lui a mettere un po' in soggezione Malfoy, ecco che la Serpe rispondeva a tono, facendo saltare un battito al suo cuore, ogni volta.

Si limitò a un sorriso appena accennato, mentre guardava il cielo notturno.

Questa volta si resero conto entrambi del freddo, nonostante mancasse ancora qualche settimana all'inverno sembrava ci fossero troppo pochi gradi.
Il moro fu percorso da un brivido, staccò quindi le mani dalla ringhiera fredda.

Un mantello gli piombò addosso.

Malfoy sì era tolto il proprio mantello per darlo al moro, rimanendo così in camicia e maglione.

«Non hai freddo senza?» non arrossire non arrossire non arrossire non arrossire

«No, tranquillo» disse il biondo, togliendo però anche lui le braccia dalla ringhiera fredda.

Il moro arrossì.

«Progressi col tuo piano?» il biondo si riferiva al pino che Harry stava cercando di mettere in pratica per sconfiggere Voldemort una volta per tutte.

«Per ora no, ma ho pensato al tuo ruolo, ci aiuterai ma non direttamente, Voldemort potrebbe usare la legimantia e vedere i tuoi pensieri»

Il biondo annuisce e Harry, inconsciamente si perde a fissarlo, guarda il suo profilo, la luce della luna ne fa risaltare il pallore, e gli occhi...
Questo Harry doveva ammetterlo, ha sempre trovato stupendi gli occhi di Malfoy, non erano né azzurri né grigi, e alla luce della luna sembravano brillare, come la luce di un faro stavano quasi dando un segnale ad Harry "avvicinati".

«Cosa fissi?» il biondo, sentendosi appunto guardato insistentemente, si voltò nella direzione dell'altro ragazzo.

«Ti ricordi quando hai detto che ero libero di farti cambiare idea sul tuo orientamento sessuale?»

Il biondo ghignò, annuendo alla domanda.

Il moro raccolse più coraggio di quello che avesse usato per combattere quel troll al primo anno o il basilisco al secondo.
Si mosse come spinto dalla sua stessa volontà, arrivando a pochi centimetri da Malfoy.

Malfoy era più alto di lui, negli ultimi anni era cresciuto parecchio, Harry dovette infatti sollevare la testa per guardarlo negli occhi.

«Dove è finito il coraggio, Potter?» Harry non stava mettendo a fuoco ciò che stava accadendo, stava per spostarsi, scappare, cosa non molto da Grifondoro effettivamente, ma non ne ebbe il tempo, perché fu Malfoy stesso a fare ciò che avrebbe voluto fare Harry.

Malfoy lo baciò.

Harry non capiva più nulla, mille delle sue certezze andarono in polvere in quell'unico momento.
Malfoy si stacco in fretta, forse per capire se il moro era ancora vivo o era rimasto troppo shockato.

Harry sbatté le palpebre per fare mente locale, attirò nuovamente il volto del biondo verso di sé, baciandolo a sua volta.

Questo, questo non era minimamente paragonabile al suo bacio con Cho, così flebile, quasi svogliato.
Questo era tutto, era perfetto, era qualcosa che forse aveva desiderato per anni, senza mai ammetterlo a sé stesso.
Sapeva come di vittoria, un obbiettivo raggiunto, e Dio se Malfoy era bravo.

Harry trattenne un gemito, o meglio, tentò di trattenerlo, ma in parte gli sfuggì, troppo preso dal bacio che era diventato sempre più appassionato. Il biondo ghignò contro la bocca del moro appena udì il gemito.

Le mani di Malfoy erano salde sui fianchi del moro, lo avevano avvicinato il più possibile, i loro corpi si toccavano completamente, cosa che rendeva difficile a Harry il mantenere il controllo sul proprio amico lì sotto, che sembrava stesse apprezzando il bacio.
Harry invece aveva le mani dietro la testa di Malfoy, gli passava le dita tra i capelli sulla nuca, mentre lo attirava più vicino a sé.

Aveva sempre voluto sentire come sarebbero stati i suoi capelli al tatto, erano morbidi.

Dei passi sulle scale costrinsero i due ragazzi a staccarsi e correre al mantello dell'invisibilità, che Harry aveva lasciato su un gradino.

Si sedettero sul gradino, coprendosi col mantello, mentre Gazza passava loro davanti, con la sua solita aria sospettosa, e cercava in tutta l'area.

Harry toccò per sbaglio la mano di Malfoy tentando di sedersi meglio.

Nessuno dei due però la spostò, nessuno dei due voleva spostarla.

Rimasero lì finché Gazza non se ne andò.

Poi Harry tornò in silenzio alla torre di Grifondoro con il mantello e Draco tornò ai sotterranei, poco interessato a chiedersi se avesse effettivamente finito di fare la ronda.

Entrambi si buttarono nei rispettivi letti, nessuno dei due prese sonno.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora