33. We're on the train

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Harry e i suoi compagni erano sull'Hogwarts express da a mala pena una decina di minuti, che il moro informò gli altri di dover prendere una boccata d'aria.

Camminò lungo il corridoio che costeggiava le varie cabine e scompartimenti, fino all'ultimo vagone, che veniva utilizzato da quelli che volevano pace e silenzio per dormire, chiusi nella loro cabina, il punto più tranquillo e soprattutto mai frequentato del treno.

Con sorpresa del Grifondoro, qualcun altro aveva avuto la sua stessa idea, stava per fare dietrofront quando capì di chi si trattasse.

Si accostò a quella persona, appoggiandosi al muro, vicino al finestrino che era stato leggermente aperto per far entrare un po' d'aria.

«Mi spii, Potter?»

«Coincidenza» rispose sorridendo il moro.

«Il tuo amato elfo mi ha fatto il terzo grado la settimana scorsa per sapere quale fosse la nostra relazione, dopo ogni domanda andava a sbattere la testa contro il muro dicendo che non doveva essere così irrispettoso, fatto sta che è andato avanti per una ventina di minuti»

Harry rise «Dobby è... particolare, ma solo perché si preoccupa, tutto qui» i due si trovavano a pochi centimetri di distanza, le loro spalle quasi si toccavano ad ogni respiro, entrambi schiena al muro.

Il moro interruppe il silenzio che si era creato «Non ci vediamo da tre settimane e non mi hai ancora baciato»

«Potrebbe vederci qualcuno» rispose il biondo, con lo sguardo di qualcuno che l'avrebbe fatto più che volentieri.

Harry si guardò brevemente attorno, nessun movimento sospetto, tirò fuori dalla tasca il mantello dell'invisibilità «Immaginavo l'avresti detto»

Fece a mala pena in tempo a coprire entrambi che il biondo gli fu addosso, le mani sui suoi fianchi lo tenevano attaccato al muro mentre lo baciava.

«Wow, ti sono mancato» rise Harry a bassa voce, appena si furono staccati.

«Forse, Potter, forse» il biondo tornò a baciarlo con una certa urgenza, Harry si sentiva finalmente in pace, dopo tre settimane d'inferno passate con la sua "famiglia" questo era semplicemente il paradiso.

Draco mise una gamba tra quelle di Harry, alzando un po' il ginocchio, il moro trasalì «Siamo sempre sul treno, te lo sei scordato?»

«Allora se fossi in te cercherei di fare meno rumore possibile»

********

Harry tornò nel suo scompartimento mezz'ora più tardi, praticamente a viaggio terminato.

«Dove miseriaccia sei stato? Ti abbiamo cercato in tutti gli scompartimenti»

«Anche in quelli di Serpeverde, e nel frattempo abbiamo notato che anche un certo qualcun altro non c'era» Hermione alzò un sopracciglio, in attesa di una risposta/spiegazione.

Il moro alzò le spalle, sorridendo «Credo tu lo sappia già»

La ragazza sorrise, e in realtà anche Ron, seppur cercò di nasconderlo.

«Vuoi sederti?» chiese quindi il rosso, facendogli spazio sul sedile dove invece nel frattempo si era sdraiato.

«No, no grazie, sto bene in piedi...»

Hermione rise, Ron non capì.

Qualche minuto dopo, come previsto, il treno giunse a destinazione e tutti scesero per dirigersi alle carrozze che li avrebbero condotti nel castello.

Harry respirò a pieni polmoni, era di nuovo a casa.

Lucius, lo sai che non mi piace non essere messo al corrente di ciò che succede, perché tuo figlio è nei ricordi di Harry Potter?

Mio Signore, non ne ho idea, litigano spesso, per quello immagino

Oh Lucius, se non fosse che mi servi ti avrei cruciato all'istante, ma nulla mi vieta di farmelo dire da tuo figlio appena tornerà a casa

Mio Signore...

Harry trasalì, tornando alla realtà e respirando affannosamente, cosa che fece preoccupare i presenti sulla sua carrozza.

«Harry, tutto bene?»

Il moro boccheggiava ancora.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora