Dopo che la campanella della pausa pranzo suonò,vidi la piccola figura di Ami fare capitolino sulla porta della mia classe e invitarmi di andare con lei a fare un giro.
Non mi lasciò neanche il tempo di fare amicizia con i nuovi compagni che la bionda mi trascinò via con forza e mi catapultò negli affolati corridoi della scuola.
Sento molti occhi puntarsi su di me,studiare silenziosamente la mia figura e capire di più sulla loro nuova compagna.
Non adoro stare sotto i riflettori e tanto meno sotto gli occhi scrutatori della gente,è una sensazione di disagio che non poco mi da fastidio.
Mentre Ami continua a parlare,vedo una grande figura farsi spazio tra gli studenti.Il possente corpo è fasciato dalla camicia bianca e la cravatta della uniforme era leggermente slacciata,dando l'idea del forte collo.I capelli corvini sono arruffati e una ciocca ricade su di un occhio.Lo sguardo ambrato è felino,e una volta che I nostri occhi si incrociano non posso non fare a meno di perdermi in essi.Cosi misteriosi e attraenti.Lui ricambia il mio sguardo incuriosito finché io non interrompo il contatto e rivolgo la mia attenzione di nuovo ad Ami sentendo,ancora,il suo sguardo bruciare più degli altri.
(Chi era quello?)
La domanda mi si porge spontanea.
L'unica cosa che posso dire è che è un bel ragazzo,veramente bello.Le lezioni continuano fino a che la giornata non si conclude,Ami mi accompagna volentieri a trovare qualche attività extra-scolastica o qualche club a cui unirmi.
Arrivammo davanti alla bacheca e una miriade di attività mi si propongono davanti.I miei occhi scattano da una parte e l'altra della bacheca.
Club di arte,no
Club di arte,no
Di scacchi,no
Club dei fiori?,penso di no.
Cerco tra i fogli finché non notò la mia preda,una mia passione tramandata da mio padre.
Club di musica.
Esprimi le tue emozioni attraverso gli strumenti
Pianoforte,arpa,violino,violoncello e altri ancora.
Ci troviamo nella classe due 2-b,ogni giorno dopo scuola.
Sorrido spontaneamente e con calma stacco il fogliettino dalla bacheca.
La musica è stata sempre una mia passione,ogni giorno,sotto l'antico ciliegio vicino alla mia vecchia a casa mi ritrovavo a suonare il vecchio violino di papà.
Ogni volta che lo suonavo era come immergermi in un mondo tutto mio,le emozioni le riuscivo ad esprimerle solo pizzicando le corde tese dello strumento.
Mi faceva sentire bene.
-oh è vero tu suoni il violino-
Mi giro verso di lei e rivolgo un sorriso carico di felicità ed emozione.
-con il trasloco e tutto non ho più avuto tempo di suonarlo-
-bhe se mi cerchi il mio club di arte di trova di fianco al tuo-
Saltella sul posto e batte le mani,come una bambina a cui hanno dato le caramelle.
Sono stata molto fortunata a conoscere Ami,è davvero una persona fantastica!Notte passata,nuova giornata!
Il motto di mia madre mi fa sorridere spontaneamente.
Lei è una dottoressa,ed è molto difficile vederla tutti giorni e quindi per quel poco che stiamo insieme cerco sempre di passare il tempo nel migliori dei modi.È una donna veramente allegra e il starle soltanto accanto mi migliora la giornata.
Come ieri cerco di abituarmi alla vista della grande Tokyo e immaginarmi la situazione in essa.
La fermata arriva come sempre dopo 15 minuti e subito,appena metto piedi fuori dal treno,mi ritrovo una sorridente bionda ad aspettarmi.
-buongiorno (t/n)-Chan-
-buongiorno Ami-Chan-
Come fa ad essere così energica la mattina,insomma a me servono 10 tazze di caffè!
-allora,oggi è il tuo secondo giorno di scuola,come ti senti ?-
-bhe come ieri,scombussolata-
Una risata prende tutte due mentre ci dirigiamo verso la scuola e alle nostre lezioni.
C'è meno gente rispetto ad ieri,e i corridoi sono meno affollati.
Si vede che oggi sono in anticipo.
-allora (t/n) ti lascio qua perché io devo andare a prendere una cosa nel club di arte,ci vediamo dopo sul tetto!-
E detto questo la vedo sparire tra le mura di ragazzi,intenti a parlare nei corridoi.
Sorrido,nonostante sia piccola riesce a farsi spazio tra la gente come farebbe un bulldozer.
Entrando in classe non noto nessuno,se non una figura china sul banco.
Il ragazzo dai capelli tinti a cui ho il banco vicino.
Prendo un respiro e decido di presentarmi come si deve.
In fondo dei conti devo farmi altri amici oltre Ami!
-buongiorno-
Lui di rimando alza lo sguardo e nostri occhi si incontrano.Gli sorrido gentilmente e poi allungo la mano verso di lui.
-io sono (t/n),ieri non abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio-
Lo vedo esitare ma poi ricambia la mia stretta,mantenendo uno sguardo calmo,quasi anotono.
-io sono Kenma...Kozume-
Il suo è quasi un sussurro.
-piacere di conoscerti Kenma-kun-
È così parte una conversazione,che vieni tirata quasi sempre da me.Kenma è un ragazzo veramente timido ma il suo carattere tranquillo è completamente diverso da quello di Ami,sono sicura che lo spaventerebbe con la sua energia.
Ci raccontiamo un po' di cose,come "quali sono i tuoi hobby" oppure "che genere di musica preferisci",insomma argomenti da conversazione.
Con gioia ho scoperto che,nonostante non sembri un ragazzo atletico,gioca a pallavolo e più precisamente come alzatore.
-allora vuol dire che sei un ottimo stratega-
Lui si limita ad annuirmi e sorridermi lievemente prima che la lezione incominci mettendo la parola "fine" alla nostra conversazione.Una altra giornata è passata lentamente e con essa vedo il sole tramontare e il cielo colorarsi di tinte arancioni.La scuola si svuota lentamente e il vociare degli studenti diminuisce.
Ieri mi sono iscritta nel club di musica,specificando lo strumento che vorrei utilizzare.Una ragazza paffutella e dalla carnagione scura mi ha mostrato,gentilmente,una stanza dove posso esercitarmi senza interruzioni.
Ora sono qua,da sola,in una normale classe mentre guardo Tokyo animarsi per la notte.
Le mie dita si muovono con calma sulla tastiera del violino mentre l'altra mano accompagna dolcemente l'arco sulle corde e così una dolce melodia si diffonde per la stanza.
Una musica piena di ricordi dolci ma anche ammari,che vorrei dimenticare ma allo stesso tempo viverli di nuovo.
Chiudo lentamente gli occhi e cerco di immaginarmi quell'afflusso di pensieri che,come un fiume,si fanno largo nella mia mente.
Sono in un prato,pieno di fiori di ogni colore.
Il vento soffia gentile e come un mano di un genitore mi accarezza il viso,il cielo è azzurro e in esso non c'è nient'altro se non nuvole,che però non ombrano il sole.
Mi sento così bene,così libera e così....
Un rumore improvviso,la musica cessa e gli occhi si aprono di scatto.
Ma che?
Una figura alta e slanciata appare davanti a me e scorgo un ghigno dipingergli il volto.
-...ciao?-
Il mio saluto è quasi un sussurro rispetto al rumoroso battito del mio cuore,che per lo spavento non la smette di battere contro la cassa toracica.
Lui continua a guardarmi senza accennare ad una parola.
-ti serve qualcosa?-
Adesso il mio tono era quasi infastidito e annoiato.
Insomma non puoi spaventare una persona e poi non scusarti con lei,e tanto meno non parlagli neanche!
Il suo sguardo si fa giocoso,come divertito da quella situazione e poi...come un lampo mi passa per la mente.
Oddio era quel ragazzo carino che avevo visto in corridoio ieri!
Adesso che faccio?!?
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•𝓨𝓸𝓾 𝓬𝓪𝓽𝓬𝓱 𝓶𝔂 𝓮𝔂𝓮𝓼•[Kuroo x reader]
Fanfic•𝓾𝓷𝓪 𝓼𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪 𝓚𝓾𝓻𝓸𝓸𝓧𝓻𝓮𝓪𝓭𝓮𝓻• Nuova scuola,nuovi amici,nuova vita. Un passato turbolento ma cosa farà la nostra protagonista quando catturerà l'attenzione di un corvino dai capelli sbarazzini,capitano del nekoma?