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Dovrei smetterla di essere così malinconica,ogni volta che questi ricordi riaffiorano nella mia mente sento il petto opprimersi e il paesaggio intorno a me diventare sempre più triste.
Non riesco ancora ad andare avanti malgrado siano passati quando?
7 mesi?...
Nonostante ciò sento un groviglio di rami chiudermi la vista del cielo e impedirmi la fugga dalla gabbia che io stessa mi sono costruita.
Si chiude sempre di più e mi opprime verso il suolo,schiacciandomi.
-ehi bimba-
La sua voce roca mi risveglia.
Dopo essere scesi dal treno,siamo entrati nella prima gelateria che ci si è parata difronte.
Un luogo piccolo e accogliete,simile ad un maid cafè ma leggermente più moderno.
Eravamo la da circa una decina di minuti ed io,con una coppetta di gelato al cioccolato,me ne stavo zitta con gli occhi  puntati su di essa.
Alzo lo sguardo e incontrato il suo,leggermente preoccupato,un espressione che non avevo ancora visto sul suo viso.
Mi perdo per un momento a fissarlo;
Mascella marcata,naso perfetto,occhi felini e predatori.
Come può essere una persona così perfetta?
Infatti non è una persona,lui è un Dio greco.
-stai bene?-
Si avvicina di piu al tavolo facendo sfiorare le nostre mani.
-non apri bocca da quando siamo scesi dal treno-
Non percepisco alcuna malizia o divertimento nel suo tono,i suoi occhi accentuano il fatto che lui sia veramente preoccupato per me.
Il cuore inizia a battere leggermente più veloce.
Non riesco a parlare ancora persa in quelle gemme ambrate dei suoi occhi.
-ho..ho fatto qualcosa di sbagliato?-
Ora non vedo preoccupazione ma..tristezza.
-non hai fatto niente kuroo è solo...che mi sono ricordata una cosa-
Adesso basta non voglio rovinare questa uscita.
-sai...quando mi hai abbracciato sul autobus,mi hai fatto ricordare una persona-
Non sono ancora pronta a parlargli del mio passato,troppo grande e vicino da farmi paura.
Al momento voglio solo passare del tempo con lui e magari istaurare una vera amicizia,come quella con Ami.
Lui si limita a guardarmi e scorgo un velo di preoccupazione nei suoi occhi,ma nonostante ciò non fa domande.
Una sorriso si fa largo sulle mia labbra e posso una mano sulla sua.
-va tutto bene,non c'è nulla di cui preoccuparsi-
Appena vedo il suo sorriso riaffiorare,perdo un battito,così accecante e spensierato.
Un sorriso genuino,nato dalla vera felicità.

Per quel poco tempo che abbiamo passato insieme tutto è andato bene.
Le sue continue battute mi hanno ridere di cuore e fatto dimenticare quel scuro periodo della mia vita.
Mentre il cielo diventa blu e la luna inizia a sorgere,kuroo mi accompagna verso casa.
Si era creato un silenzio tra di noi,ma stranamente non era imbarazzante anzi era...tranquillo.
Caminiamo attraverso la folla e ci creiamo un varco tra l'affollata vita di Tokyo.
La sera,nel mio piccolo villaggio in campagna, non si vedeva così tanta vita,anzi era spento,solo la luce della luna e quella delle stelle illuminavano il percorso dei notturni.
Ma qui è tutta altra storia,questa città è come un cuore,le persone sono il sangue che fluisce affinché il cuore possa far continuare a far vivere tutto il resto.
-bhe siamo arrivati-
Mi ritrovo davanti al grande condomino dove si trova la mia casa.
-grazie kuroo di avermi accompagnata a casa-
È stato così gentile ad avermi portata a casa nonostante la sua sia dalla parte opposta alla mia,ma non voglio che se ne vada.
Il cuore prende a battere velocemente.
-ti andrebbe ti restare a cena?-
Quella domanda è stata pronunciata dalle mie labbra senza che io me ne accorgessi.
Ancora un volta il mio corpo si è mosso prima che la mente pensi.
Che imbarazzo,magari lui non vuole.
-posso davvero?non vorrei essere di disturbo-
-oh..n..non ti preoccupare mia madre è di turno al ospedale e mio padre...mio padre...lui non c'è-
Mento ancora a me stessa e agli altri,dovrei smetterla di nascondermi sempre invece di combattere.
Lui avrebbe combattuto,avrebbe combattuto fino alla fine.
-oh...allora va bene micia,ti farò vedere che uomo di casa sono-
Il suo tono è allegro,la sua espressione pure,lui è ingnaro della tempesta che ho creato in me stessa.
Nonostante ciò sorrido,perché dopo tanto tempo lui mi fa sorridere come mai prima,come nessuno aveva mai fatto prima.

È stupendo.
Continuo ad osservare la sua schiena muscolosa perfettamente fasciata dalla bianca camicia dell'uniforme.
Le spalle larghe,la vita stretta e poi...le sue chiappe sode.
Non posso credere di star facendo questi pensieri,qui in casa mia mentre lui cucina allegramente dietro i fornelli.
Mi vergono di me stessa mentre sento mano a mano il volto scaldarsi.
Un dolce profumo speziato stuzzica le mia narici e non posso far altro che leccarmi leggermente le labbra.
Il mio stomaco gorgoglia e la fame mi acceca la vista.
-aspetta un po' di minuti piccola,ho quasi fatto-
Il suo tono è premuroso e divertito,e mentre continua a canticchiare sento una sensazione strana allo stomaco.
È qualcosa di diverso dalla fame,
piu intenso,qualcosa che mi fa far sentire bene e allo stesso tempo male.
Qualcosa che fa male anche al torace,che fa battere forte il cuore e aumentare il respiro.
Mi sto per caso innamorando?...



Angolo per me
Ciao tutti,scusate il ritardo.
Ieri non sono riuscita ad aggiornare per problemi tecnici con Wattpad.
Però adesso ecco a voi il settimo capitolo.
Al momento sto scrivendo l'ottavo capitolo e sto pensando anche al nono.
Penso di non aggiornare questo weekend,quindi ci vedremmo la prossima settimana.
Buon fine settimana a tutti,un bacio 😘

-Angel

•𝓨𝓸𝓾  𝓬𝓪𝓽𝓬𝓱  𝓶𝔂  𝓮𝔂𝓮𝓼•[Kuroo x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora