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Premessa che metterò in ogni capitolo:
Precisamente non so quando i fatti avvengono,non so ne giorno ne il mese,mi adeguo all'episodio (Almenochè quello non sia l'episodio di Natale che ovviamente si capisce)
Per farvi capire meglio la storia se lascerò lo spazio bianco tra una vicenda e l'altra vuol dire che le azioni si svolgono lo stesso giorno.
Se invece vedrete gli asterischi (*) vuol dire che le azioni avvengono giorni dopo.
Grazie per aver letto e Buona lettura❤️

<Sei pronta alla tua prima esibizione?>
Chiese Kurt mentre la cugina si sistemava il letto.
Il suo trasferimento aveva portato un po' di caos in casa.
Infatti zio Burt si era fidanzato a quanto pare con la madre di Finn, Carole, e in quella casa c'era sempre un via vai assurdo.
Per fortuna Burt trovò un'anta di un letto e un materasso in soffitta cosi che Alex potesse almeno dormire, per non farlo sul divano.
<Non è proprio un'esibizione>
<Stiamo cercando nuovi membri per il Glee, è un'esibizione>
Rispose lui guardandola con fare ovvio. Il suo primo giorno era stato un giorno normale ed era nel Glee già da due giorni e amava starci lì, anche se Santana la punzecchiava sempre.
<Credi che sia stato un bene entrare nel Glee Club?>
Domandò la ragazza guardandolo e fermandosi un secondo nel fare il letto. Ci fu un attimo di silenzio tra tutti e due.
<Ascoltami>
Disse Kurt alzandosi, rompendo il silenzio e andando verso la ragazza.
<Tu sei fatta per stare nel Glee Club. Non pensare il contrario perché non è vero.
Ci prende in giro quasi tutta la scuola, ma a noi non frega niente. Siamo una famiglia>
<Prendono in giro anche te?>
Domandò alzando lo sguardo e guardando il suo sguardo. Era triste, ma non triste che tra un po' scoppiava a piangere, no.
<Lo fanno più di tutti, per quello che sono>
<Cazzo Kurt, perché non me ne hai parlato?>
<Che potevi fare? Eri a Londra fino a due giorni fa!>
<Non lo sono più. Adesso sono qui e se faranno qualcosa, dovranno competere con me>
Lo guardò e poi si avvicinò lui per abbracciarlo.
Nel mentre prese un cuscino e lo colpì in testa.
<E questo perché?>
Domandò spostandosi e guardando la cugina incuriosito ma divertito allo stesso tempo.
<Perché non mi hai detto che Finn Hudson stava qua>
<Non me lo hai chiesto e poi lui non sta qui, signorina!>
<E cosa ne dovevo sapere io! Sono arrivata solo ieri>
Disse la ragazza imitando il cugino e colpendolo ancora col cuscino.
<Oh vuoi la guerra>
Disse Kurt prendendo il suo cuscino e colpendola così da far cominciare una vera battaglia di cuscini.
Le piume uscirono da quei cuscini e stavano riempiendo tutta la stanza.
<Ragazzi>
Neanche il tempo che al caro e buon zio Burt gli arrivò un cuscino in piena faccia.
Alex si coprì la bocca con le mani, cercando di non ridere, cosa che invece non successe con Kurt che aveva cominciato a ridere buttandosi nel letto.
<Ops>
Pronunciò Alex mentre zio Burt guardava la stanza che era, praticamente, riempita di piume bianche
<Alex, ricordami perché ho accettato di farti venire qui>
Pronunciò soltanto guardando la nipote che ancora cercava di trattenere le risate.
<Perché mi vuoi bene, zietto>
Rispose la ragazza avvicinandosi a lui e dandogli un bacio sulla guancia mentre Kurt continuava a ridere.
Appena Burt fu uscito da quella stanza, si sentirono delle risate da parte di tutti e due.
<Vieni qui>
Disse poi ancora ridendo Kurt e alzandosi tendendogli le braccia in cui Alex si rifugiò
<Ti voglio bene>

************

Nel cortile della scuola c'erano molti studenti, forse pure tutti.
Il Glee Club aveva tutti indosso una maglietta nera con le scritte 'New York City'
In quel cortile di quel gruppo ce n'erano ancora pochi, ma sarebbero arrivati tutti durante l'esibizione.

<Artie:
Yeah
Yeah, I'm up at Brooklyn
Now I'm down in Tribeca
Right next to DeNiro
But I'll be hood forever
I'm the new Sinatra
And since I made it here
I can make it anywhere
Yeah, they love me everywhere

Finn:
I used to cop in Harlem
All of my Dominicanos
Right there up on Broadway
Brought me back to that McDonald's
Took it to my stash box
Five-Sixty state-street
Catch me in the kitchen
Like a Simmons with them pastries>

Continuò Puckerman al fianco di Alex mentre scendevano le scale di una rampa in ferro.

<Puckerman (Alex):
Eight million stories out there in it naked (Oh-wooh, woah)
The city is a pity, half o' y'all won't make it
Me, I got a plug Special Ed, "I Got It Made" (Woah-ooh-ooh)
If Jesus payin' LeBron I'm payin' Dwayne Wade

Three-dice Cee-Lo (Whoa,)
Three-card Marley
Labor Day Parade
Rest in peace, Bob Marley

Jigga, I be spiked out (Whoa) (New Directions Girls: Come on)
I can trip a referee (New Directions Girls: Come on)
Tell by my attitude (New Directions Girls: Come on)
That I most definitely from>

Successivamente si radunarono e cominciarono a ballare e cantare mentre Brittany, Quinn e Santana si divertivano a cantare scendendo le altre scale che portavano al centro del cortile.

<Santana with New Directions (Puck):
New York (Rachel: New york) (Hey)
Concrete jungle where dreams are made of
There's nothing you can't do (That won't do) (Alex: You can't do, oh)

Now you're in New York (Rachel: You're in New York) (Welcome to the bright lights, baby)
These streets will make (with Rachel: you feel brand new) (Alex: You feel brand new)
Big lights will (with Rachel: inspire you)

Let's hear it for New York (Alex: Oh)
New York
New York (Rachel: Yeah, hey)>

Alex, Rachel e Tina raggiunsero le altre nelle scale e la Hummel cominciò a cantare e ballare.

<Alex:
One hand in the air for the big city
Street lights, big dreams, all looking pretty
No place in the world that can compare
Put your lighters in the air

Finn and Alex with New Directions:
Everybody say yeah, yeah
Yeah, yeah

Santana with New Directions (New Directions)
In (Con Alex:New York) (New York)
Concrete jungle where dreams are made of
(Alex:Yeah, yeah, yeah, yeah)
There's nothing you can't do (You can't do)
Now you're in New York (Alex:New York, New York)
These streets will make you feel brand new (Alex:Brand new)
Big lights will (Con Alex:inspire you)
Hear it for New York (Alex:New York)
New York (Alex:New York)
New York (Alex:New York)>

Come gran finale si sedettero nelle scale, ma nessuno praticamente li calcolò.
Così tutti, stufi della situazione e increduli, rientrarono nel grande istituto.

<Che figura di merda>
Commentò Alex con Finn mentre metteva i libri nell'armadietto.
<Andiamo, sei stata forte>
Disse il ragazzo guardandola.
<Prima volta che canto davanti a tutti e nessuno mi calcola>
<Ci hanno sentiti, tranquilla Diva>
La prese in giro Finn mentre la ragazza aveva già chiuso l'armadietto e i due si stavano incamminando per i lunghi corridoi del McKinley. Sorrise per il nomignolo.
<Spero che sia un complimento e non in senso dispregiativo>
<Stupida, ero sarcastico. Vado agli allenamenti di Football, ci vediamo>
<Ciao>
Mentre pronunciava quelle parole, successe l'inaspettato.
Si ritrovò ricoperta di granita e spalancò la bocca.
<Benvenuta al McKinley, sfigata!>
Urlò un ragazzo con la stessa giacca di Finn, passandogli accanto per poi scomparire dietro di lei.
<Oddio Alex>
Pronunciò Finn raggiungendola in fretta.
<Ma che diavolo...?!>
Chiese la ragazza cercando di aprire gli occhi ma non ci riusciva.
<Andiamo>
Disse il ragazzo portandola nel bagno delle ragazze, per fortuna non c'era nessuno.
Prese due panni e l'aiutò a togliersi tutta quella granita dalla faccia e dai vestiti anche.
<Cazzo, quanto fa male la granita negli occhi>
Disse battendo più volte le palpebre mentre il ragazzo ridacchiava e posava il panno sul lavandino.
<Benvenuta nel Glee Club>
<Ma perché questa cosa?>
Domandò Alex posando il panno sopra l'altro e poggiandosi di schiena al lavandino.
<Il Glee viene considerato da sempre il Club degli sfigati>
<Perfetto, che onore allora>
Finn ridacchiò guardandola ed Alex sorrise.
<Grazie, comunque>
<Non c'è di che. Dici che adesso posso lasciarti sola e andare tranquillamente agli allenamenti di football?>
Alex rise ancora e guardò Finn annuendo.
<Certo. Ci vediamo al Glee>

The Life of a Teenager in LimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora