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<Puck quale delle tante porti alla festa di Sugar?>
Domandò Tina guardando il Sex Symbol della scuola. Erano a pranzo, in mensa a parlare.
<Tutte quante>
<Tutta la confraternita?>
Domandò Artie guardandolo. Sugar avrebbe dato una festa per San Valentino e aveva invitato tutti, però non si poteva andare single.
<Ci ho provato con l'amore>
<Con un insegnante>
Dissero insieme Mike e Alex guardandosi e facendo ridacchiare Artie.
<Non è per me>
Disse Puck guardando i due.
<Beh è per me e anche per Blaine a quanto pare. Guardate, anche da convalescente mi manda una cartolina di San Valentino diversa ogni giorno>
Disse Kurt mostrando un bigliettino agli amici per poi aprirlo e leggerlo.
<Mi fai cantare il cuore>
<Lì dice da un'ammiratore segreto>
Disse Artie sporgendosi verso di lui e leggendo il bigliettino.
<Oh com'è romantico>
Disse Kurt e in quel momento dietro di lui arrivò un ragazzo vestito da gorilla con un foglio in una mano e nell'altra dei palloncini.
<Mi chiedo chi sarà mai>
Disse Kurt dopo aver letto l'ennesimo foglio.
<Visto, Puckerman? È questo che ti perdi. Il vero amore>
Disse poi a Puck quando il gorilla se ne andò.
<E tu, Rory? Chi porti alla festa di Sugar?>
<Sugar>
<Fermo>
Disse Artie alzando lo sguardo verso di lui.
<Cercati un piano B perché è prenotata>
<Ti ci rechi con Sugar?>
Domandò l'irlandese guardandolo.
<Appena glielo avrò chiesto e lei avrà detto di si. Lascia perdere perché, senza offesa irlandese, non si capisce niente di quello che dici>
<Ragazzi, non litigate.>
S'intromise Alex guardando i due.
<Prendete quelle che avanzano al Pucksauro>
Disse Puck non aiutando minimamente Alex che invece lo fulminò con lo sguardo.
<Questo è un raro quadrifoglio, ti servirà tanta, tanta fortuna>
Disse Rory a Artie mostrandogli un quadrifoglio e ignorando Alex e Puck.

<Questo è un raro quadrifoglio, ti servirà tanta, tanta fortuna>Disse Rory a Artie mostrandogli un quadrifoglio e ignorando Alex e Puck

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<Ma ve li portate in tasca in Irlanda?>
Domandò Kurt guardando l'irlandese che ovviamente lo ignorò.

<Mamma!? Papà!?>Mormorò la ragazza una volta entrata in cucina con Finn e ritrovandosi dentro i suoi genitori, Burt e Carole

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<Mamma!? Papà!?>
Mormorò la ragazza una volta entrata in cucina con Finn e ritrovandosi dentro i suoi genitori, Burt e Carole.
<Che ci fate qui?>
<Siamo venuti quando Burt ci ha detto che doveva parlarci>
Disse sua madre guardandola.
<e non era discorso da fare al telefono a quanto pare>
Continuò il padre visibilmente infastidito.
Alex scambiò uno sguardo con Finn, che ci mise poco a capire.
<Io vado allora>
<No>
Lo fermò in fretta la madre del ragazzo guardandolo e non si mosse più.
<Ci vuoi spiegare?>
Chiese poi Helen guardando la figlia che fece un respiro profondo e poi guardò i genitori.
<Mi dispiace di non avervi detto nulla, io e Finn stiamo insieme da un po' di tempo.
Lo so che adesso partirete con la ramanzina, ma ci ha già pensato zio Burt. A tal proposito, ripeto che non saremo mai cugini di sangue perché Finn non è veramente figlio dello zio>
<Non questo. Lo sai che ti avremmo accettato con chiunque>
Disse la madre fermandola.
<Tranne con i motociclisti tatuati, con quelli neanche dalla porta ti facevo entrare.>
Disse invece suo padre guardandola.
<Che storia è questa del matrimonio?>
Parlò Burt guardando tutti e due. Nessuno dei due però fiatò, pensando a chi glielo avrebbe mai detto.
Alex si sedette in una sedia, non sapendo che dire.
<Alex, hai 16 anni. Come puoi sposarti a quell'età. Neanche sai cos'è l'amore tesoro>
Disse la madre prendendole le mani.
<Mamma io da quando sto con Finn, l'amore so cos'è. Lui mi ha insegnato ad amare. Lui è la mia metà>
Disse la ragazza sicura e girandosi a guardare il ragazzo che le sorrise.
<Mi hai mai sentito parlare così di un ragazzo?>
La madre guardò il marito mormorando un 'In effetti'.
<Ecco mamma, sarò responsabile di tutto questo. Tutti e due lo saremo>
Disse tornando ad affiancare Finn e prendendogli la mano che il ragazzo strinse.
Gli adulti si guardarono e si scambiarono degli sguardi.
<Se vi rende felici, allora siamo d'accordo.>
I due si guardarono e sorrisero ancora.
<Mi dispiace di non aver chiesto la sua mano, ma->
Cercò di scusarsi Finn con John, il padre di Alex, ma questo lo fermò subito.
<Stai tranquillo ragazzo. Se rendi felice la mia bambina, allora sono felice anch'io>

The Life of a Teenager in LimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora