A Day In The Life. [TaeKook]

Quindici.

JUNGKOOK'S POV

Un mese dopo

Mi alzo controvoglia come sempre, prendo la mia uniforme e mi dirigo in bagno. Mi privo del pigiama e faccio scorrere l'acqua, mi guardo per un momento allo specchio e mi rendo conto di sentirmi diverso.

Da quando io e Tae siamo diventati più intimi sento che qualcosa in me è cambiato, non solo perché ho legato con una persona nonostante il mio problema, ma anche perché con lui non provo più tutta quella vergogna e anche se ancora non capisco a fondo i miei sentimenti so che lo desidero e non solo fisicamente.

Mentre guardo il mio riflesso sullo specchio ripenso a lui, alle sue mani che esplorano il mio corpo, la sua bocca intorno alla mia intimità e le sue labbra che baciano e segnano ogni parte di me. Non siamo ancora andati oltre, ci limitiamo a darci piacere attraverso queste piccole attenzioni perché io ancora non mi sento del tutto pronto e lui lo sa e mi rispetta per questo. Le sensazioni che sento quando sono con lui sono indescrivibili, ogni volta che le sue dita entrano dentro di me, scariche elettriche mi percorrono e desidero sempre di più, però c'è sempre qualcosa che me lo impedisce, non so cosa sia, ma sento sempre una strana sensazione.

Entro in doccia e rabbrividisco al contatto con l'acqua, sfioro le mie labbra con le dita mentre l'acqua percorre il mio corpo, chiudo gli occhi e immagino Tae con me. Non è mai successo che pensassi così costantemente ad un ragazzo e che facessi fantasie su di lui per di più in doccia.
La mia mano scende ad accarezzare gli addominali e scende sempre più in basso, incerto afferro la mia intimità e iniziò a muovere la mano prima verso l'alto e poi verso il basso. Non sono ben sciuro di quello che sto facendo, non mi sono mai masturbato, non credevo di esserne capace e non credevo sarebbe mai successo. Da quando ho conosciuto Tae ho iniziato a sentire il bisogno di toccarmi, ma non l'avevo mai fatto, l'unico a toccare la mia intimità è stato lui e adesso sento davvero un fottuto bisogno di soddisfare la mia erezione e quale modo migliore se non pensando a lui?

Continuo a darmi piacere con movimenti sempre più veloci e la voglia di averlo lì con me aumenta sempre di più. Penso ai nostri corpi nudi l'uno contro l'altro, immagino Tae infilare un dito dentro di me e muoverlo sempre più veloce, immagino di toccarlo e succhiare la sua pelle. Improvvisamente vengo attraversato una serie di brividi che si propagano per centimetro del mio corpo e in poco tempo riverso il mio seme sulla mano e sulla parete della doccia. Respiro profondamente e chiudo gli occhi, è stato piuttosto breve ma eccitante ed intenso.
Dopo qualche secondo mi riscuoto e lavo via i residui di sperma, esco dalla doccia, mi asciugo e indosso la mia uniforme. Mi do un'ultima occhiata e scendo con il mio zaino pronto per uscire.
Arrivo in cucina per prendere una mela dopo di che mi avvio verso la porta ed esco senza degnarli di un saluto. È da un mese che va avanti così, non ho intenzione di sottostare ai loro voleri e tantomeno di condurre una vita che non mi appartiene, quindi si meritano di essere ignorati nonostante questo non risolva la situazione è comunque un punto di partenza.

Mi avvio verso Yoongi e intanto controllo la chat con Tae ma noto che il suo ultimo accesso risale a ieri quando eravamo ancora a scuola mentre ci scambiavamo messaggi alquanto sconci.
Ho provato a cercarlo ieri sera, ma non ho ricevuto risposta. È così strano che lui non risponda e il fatto che persino i messaggi non gli arrivino fa molto strano. Cerco di scacciare i brutti pensieri e le strane sensazioni farsi largo dentro di me, ma sento ugualmente che ci sia qualcosa che non va e non mi darò pace fino a quando non incrocerò i suoi occhi e mi assicurerò che stia bene.
In questo mese è capitato due volte di vederlo livido in viso, ma mi ha sempre rassicurato e io ho evitato di essere invadente. Non mi ha mai raccontato cosa succede in famiglia, ricordo vagamente quando mi ha parlato della morte di una persona a lui cara, ma oltre a questo non so realmente cosa lo faccia soffrire e perché viene picchiato così violentemente.