20 ~ Sabé

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Coruscant, portico del Palazzo del Senato, qualche tempo prima

-Hai un posto dove andare? - l'Anakin più giovane lo stava osservando sotto l'occhio vigile di Padmé che non si era allontanata di un centimetro.

-Ehm...no - l'ex Sith rispose sinceramente, non aveva un posto dove andare e non poteva stare in giro per strada, Coruscant non era un posto sicuro in quel periodo.

-Ma non voglio che vi disturbiate, me la caverò, ci sono abituato - ci tenne a precisare l'uomo cercando di non guardare troppo intensamente Padmé.

Non sapeva dare un nome alle sensazioni che stava provando in quel momento, ma oltre al famigliare senso di colpa, c'era dell'altro.

Ora che lei era a pochi centimetri da lui si stava rendendo conto di non aver mai smesso di amarla.

Tuttavia se lui tentava di evitare il suo sguardo, lei lo cercava insistentemente.

-Ti aiuteremo, hai liberato il Cancelliere e rischiato la vita per salvare Anakin e non posso dimenticarlo - dichiarò Padmé, pentendosi quasi subito di aver parlato.

-Senatrice Amidala davanti a me potete parlare liberamente, so che siete sposati, e prima che fulminate con lo sguardo vostro marito, vi dico che l'ho intuito da solo. Da come lo aspettavate sotto il portico - era così strano per lui darle del voi, ma sapeva di non poter rivelare la sua vera identità, non ora.

Padmé a quel punto lo osservò ancora più attentamente, cercando di capire cosa nascondesse quel bavero.

-Sei un Jedi? - domandò lei.

-Lo sono stato - rispose l'ex Sith.

-Un Sith allora -

-No, posso essere definito una via di mezzo, non mi piacciono le etichette e non sono d'accordo con molte delle regole dell'ordine. Posso solo dire che entrambi gli ordini, sia i Jedi, sia i Sith peccano di molta presunzione. Senza offesa Anakin - dichiarò il più anziano dei due facendo tuttavia sorridere la coppia.

-Allora è deciso, vieni con noi. È un problema per te dividere l'alloggio con una donna? - chiese Padmé mentre salivano su uno speeder.

La coppia davanti, e Anakin dietro.

-No, perché? - domandò l'altro.

-Perché lì ci vive una delle mie ancelle, Sabé, l'ho avvertita, ma potrebbe essere più difficile del previsto - dichiarò Padmé.

Di tutte le ancelle di Padmé, Sabé era quella che più preoccupava l'ex Sith, non perché provasse antipatia per lei, tutto il contrario, ammirava tantissimo la sua lealtà nei confronti di Padmé, ma perché possedeva un'intuito formidabile.

Era molto probabile che la sua copertura saltasse appena l'ancella avrebbe avuto modo di vederlo senza bavero, ma tant'é.

-Nessun problema - rispose semplicemente l'ex Sith.

Vedere il palazzo dove avevano vissuto lui e Padmé per i loro tre anni di matrimonio gli causò una leggera fitta al cuore, non pensava che vedere i luoghi in cui era stato felice gli potesse fare un effetto di quel tipo.

Anakin parcheggiò in un punto dove era possibile per l'ex Sith scendere.

-Sicuro che non vuoi che veniamo con te? - domandò l'Anakin più giovane.

-Certo tranquillo, siete stati lontani per tanto tempo e non è giusto che perdiate tempo con me- rispose l'ex Sith.

Padmé era un po' perplessa, ma decise di non obiettare, mentre il loro nuovo amico scendeva.

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