36 ~ Connessioni

389 28 119
                                        

Mortis, santuario dei Guardiani della Forza, qualche tempo prima

Il freddo gli penetrava nelle ossa. Anakin aprí gli occhi e si stupí non poco nel rendersi conto di essere tornato al santuario dei Guardiani della Forza su Mortis.

-Bentornato, Prescelto - affermò una voce femminile che Anakin riconobbe come quella della Figlia.

La ragazza, circondata da un alone luminoso lo osservava con un leggero sorriso.

-Cosa ci faccio qui? - chiese l'ex Sith.

-Ti abbiamo chiamato noi - rispose una voce maschile, quella del Figlio.

Anakin sentí un brivido freddo corrergli lungo la schiena.

Aveva già avuto a che fare con il Figlio, quando era ancora un Jedi e non ci teneva a riprtere l'esperienza.

-Perché?

-Perché ancora una volta hai fatto di testa tua - dichiarò la voce profonda del Padre.

Anakin sbuffò mentre il Padre lo raggiungeva.

-Avevi un solo compito, proteggere il giovane Anakin, restando nell'ombra, non dovevi rivelare tutto! - lo rimproverò il Padre, facendo frusciare la lunga barba candida.

-Hai finito? - chiese l'uomo alzandosi in piedi e voltando le spalle ai tre Guardiani.

-Anakin non puoi continuare a fare quello che vuoi. Ti ho dato delle indicazioni prima di partire, dovevi attenerti a quelle. Non dovevi avvicinarti a, Padmé Amidala! Lo capisci o no che è colpa sua se sei passato al Lato Oscuro. Lei ti ha avvelenato. - dichiarò ancora il Padre.

L'ex Sith si girò velocemente verso il Guardiano e lo guardò con i suoi penetranti occhi azzurri, accesi di rabbia.

A quella vista il Figlio ridacchiò. La rabbia del Prescelto alimentava il suo oscuro potere.

Ma Anakin non aveva intenzione di alimentare il potere del Figlio.

-Padre! Non osare mai più dire una cosa del genere! - affermò il Prescelto.

-Accidenti come ti arrabbi! Cosa c'è la verità su quella donna ti da davvero così fastidio? - lo provocò il Figlio.

Anakin sapeva di non poter raccogliere la provocazione, ma voleva mettere fine una volta per tutte a quella disputa.

-Questo è quello che dite voi.

-No, Anakin, questa è la verità. Possibile che tu sia l'unico a non vederla? Dobbiamo impedire che tu e Padmé vi riuniate. Quella umana ha già causato troppi danni - replicò il Padre.

-Sono stufo marcio di sentirmi dire cosa posso e non posso fare! Cosa vi dà più fastidio, il fatto che una mortale abbia più potere su di me che voi? O il fatto che ho sempre fatto quello che ritenevo opportuno? - ringhiò l'ex Sith.

-Adesso basta smettetela! - intervenne a quel punto la Figlia.

-Padre, non abbiamo alcun diritto di giudicare il Prescelto! Egli è nato dalla Forza stessa e a noi, come ai Jedi non è concesso sapere cosa sia giusto. Quindi, fare quello che abbiamo fatto non è corretto da parte nostra nei suoi confronti. Anakin ha ragione, dobbiamo smettere di giudicarlo - l'alone che circondava la Figlia brillava ancora di più, come a dare enfasi a quelle parole.

-Posso sapere per quale motivo c'è l'avete così tanto con Padmé? - chiese Anakin sedendosi a terra.

-Tu non ti rendi conto di quello che quella donna è. Le hai donato molto di più di te stesso quando avete...ehm - il Padre non sapeva come finire la frase.

Il Vento del Destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora